E adesso questa bella intervista a Emanuela Panatta che abbiamo conosciuto durante la trasmissione non è la Rai e viene intervistata dalla rivista vero. È solare e grintosa come vent’anni fa quando era una delle protagoniste più amati di non è la Rai. Ha scelto vero, Emanuela Panatta per raccontare oggi la sua vita di ballerina e attrice ma anche scrittrice, Emanuela ricorda con noi quegli anni che hanno rivoluzionato la sua adolescenza e il suo mondo della televisione
Emanuela Panatta di che cosa si occupi attualmente
“sono docente di movimento scenico all’accademia di recitazione Studio Emme di Sergio Martinelli a Roma. Grazie alla mia insegnante di recitazione, Beatrice Bracco, ho fatto questa mia passione un mestiere. Nelle mie lezioni cerco di valorizzare la naturalezza dell’espressione corporale. Con un allenamento fisico si prepara il corpo dell’attore affinché possa agire e muoversi in maniera organica. Insegna danza moderna e Gyrotonic , una metodologia di allenamento ideale per sviluppare le potenzialità fisiche di atleti, danzatori e di chi aspira al benessere psicofisico. Anche star come Madonna e Gwyneth Paltrow la praticano”
Emanuela Panatta ha scritto anche un libro
“Civico 33 è una raccolta di monologhi teatrali pensati per la messa in scena. È disponibile anche in versione e-book . È uno spaccato dell’universo femminile in cui le protagoniste si raccontano partendo dalle proprie emozioni e si sfogano in chiave tragicomica virgolette
Emanuela Panatta è vero che per un periodo hai lasciato l’Italia
” Nel duemilatredici sentivo l’esigenza di ricaricarmi, Marco Joseph il mio compagno musicista aveva degli impegni a Berlino. Ho deciso di accompagnarlo, pensando di fermarmi due settimane. Sono rimasta più di un anno. Ho approfondito la ricerca sul teatro fisico migliorando l’inglese, studiando acting , physical training , coreografia. La Germania mi ha regalato una rinascita. Quando vai all’estero scatta il desiderio di ritornare e l’ho fatto carica di nuovi stimoli “
Emanuela Panatta non è la Rai si trasformò da un programma televisivo a fenomeno di costume
” Io arrivai per caso selezionata nella mia scuola di danza. Non m’interessava tanto la televisione quanto ballare. Partecipai a Bulli e Pupe e dopo a Non è la Rai un programma che nonostante le critiche è diventato un cult ed è considerato il primo talent della nostra televisione. Moltissime ragazze di allora hanno poi fatto fortuna nel mondo dello spettacolo”
sei rimasta in contatto con qualcuno di loro?
” Vedo spesso Pamela Petrarolo, la sorella che non ho mai avuto. Ultimamente vi scrivo con Ambra Angiolini che considero un’attrice eclettica che ha saputo raggiungere grandi successi. Mi piacerebbe lavorare con le virgolette
Emanuela Panatta quando hai capito che la sua vita non sarebbe stata più quella di prima
“l’affetto dei fan era travolgente. Avevo casa stracolma di fiori, lettere e regali ogni giorno. Quando vidi la mia immagine su figurine, diari e quaderni mi fece uno strano effetto e fu allora che mi resi conto di ciò che mi stava accadendo. Il primo anno di liceo e impegnativo per tutti e quando i miei risultati cominciarono a essere meno brillanti, dato che avevo ottimi voti in tutte le materie, i miei genitori non li confermarono la mia presenza nel programma”
Emanuela Panatta e come la prendesti
“capii la scelta a me è sempre piaciuto studiare. A diciassette anni sfrutta l’occasione di una borsa di studio e andai a studiare danza negli stati uniti”
Emanuela Panatta sul fronte sentimentale
“Ho conosciuto il mio compagno ben quindici anni fa nessuno dei due all’epoca pensava ad una storia d’amore lunga duratura ci piace fare tutto insieme progetti artistici inclusi d’altra parte, io a quattro anni già ballavo e lui già suonava”
Da Vero. Emanuela Panatta Sito Ufficiale
Rispondi