E adesso un articolo dedicato a Gigi d’Alessio che da duemilacinque fidanzato con Anna Tatangelo che nel suo nuovo libro Ciro voce racconta il suo unico vero scontro in cassa. La rivista in questione da cui è tratto l’articolo è vero. Hanno appena festeggiato i loro primi dieci anni insieme. Eppure almeno una volta al mese spunta fuori qualche indiscrezione circa una loro presunta rottura. Gigi d’Alessio e Anna Tatangelo, però, riescono sempre a smentire ogni fantasiosa voce con i fatti. E, nonostante le malelingue, la loro oggi è una relazione fra le più collaudate in circolazione
“io mi sono totalmente dedicata a lui, alla nostra casa, al nostro rapporto. Può essere pazienza”
ha dichiarato Anna Tatangelo aggiungendo a proposito delle crisi tante chiacchierate
“ci sono ed è normale. Ma bisogna affrontarle. Magari litighiamo e non ci parliamo. Prima anche per una settimana adesso dopo cinque minuti dico basta. Sono cambiata.”
Anna Tatangelo il vostro rapporto cresciuto nel tempo, nonostante l’inizio fossero davvero in pochi a scommettere sul loro amore
“mi sentivo sempre come se, appunto, dovessi dimostrare che era capace di affrontare la pressione che avevamo addosso all’inizio della storia con Gigi d’Alessio, dimostrare a lui che venti anni di differenza non si sentivano, dimostrare che era abbastanza matura miei genitori, ai suoi figli e alla gente che era un rapporto vero. Una lotta continua e come ho sofferto io avrà sofferto lui, ma non ce la siamo mai detti”
ha confessato Anna Tatangelo. Tanti ostacoli che la cantante affrontato con la sua innata caparbietà, convinta che ne sia valsa la pena
“l’amore è la cosa che più di tutte si fa tirare fuori risorse che neanche pensare di avere. Nel mio caso, la grinta: in questi dieci anni ce n’è voluta tantissima per resistere al bersagliere dei media contro di me e Gigi d’Alessio “
il loro piccolo Andrea che lo scorso trentun marzo ha vinto le sue prime cinque candeline sulla torta, per Anna Tatangelo ha rappresentato una vera e propria vittoria, come ha confermato di recente alla stampa
“la mia rivincita è stata Andrea. Un figlio fortemente voluto, anche se avevo ventidue anni. Mi sento ripetere: potevi divertirci un po’ di più. Ma questa sono gli ho. Se i miei mi avessero lasciata andare in discoteca quattordici anni oggi sarei un’altra Anna: penserei ad andare in vacanza con le mie amiche. Sento di aver mancato dei passaggi, ma sono in tempo per recuperare e se voglio andare a ballare, si possa andare con mio figlio mi dispiace essere una mamma giovane”
un figlio unico che non rimarrà tale ancora lo quando di recente ad Anna stato chiesto se lei e Gigi d’Alessio pensavano ad allargare la famiglia ha risposto
“ovvio quando sarò vecchia i miei figli mi devono accudire
e anche matrimonio con Gigi d’Alessio sembra sempre più vicino
“come ha detto lui, quando ci sposeremo lo saprete a cose fatte”
ha detto Anna Tatangelo che torna in televisione dal 20 aprile alla guida del nuovo programma di Italia uno About Love dopo la partecipazione al festival di Sanremo con il brano libera. In attesa di vederli insieme all’altare vero ha incontrato Gigi d’Alessio allo stadio olimpico di Roma in occasione della conferenza stampa di presentazione del libro Ciro vive, scritto dalla mamma di Ciro Esposito ossia Antonella Leardi, a quattro mani con la giornalista VIttoriana Abate, pubblicato. E Gigi d’Alessio ne ha approfittato per lanciare un appello alla non violenza.
Gigi d’Alessio una vicenda particolarmente dolorosa, quella che ha visto protagonista tifoso del Napoli Ciro Esposito ucciso da un tifoso della Roma prima della finale di coppa Italia tra Napoli Fiorentina lo scorso 3 maggio, che cosa ne pensi
“è stata una dolorosa vicenda che non dovrebbe più toccare nessuno la mamma del povero Ciro Esposito, Antonella, ci ha fatto fare a tutti una bella figura, soprattutto perché sin da subito ha dichiarato di cercare giustizia non vendetta. Per il resto, ho sempre sostenuto che lo sport non deve essere violenza, c’è poco da fare. Una partita di calcio al massimo deve divertire e non dividere. Perdere la vita per un incontro di calcio della propria squadra è qualcosa di inconcepibile. È per colpa di questa violenza che la gente si allontanerà dagli Stati e non porterà più i propri figli a vedere le partite. Un vero peccato, perché è così bello portare i bambini a vedere le partite e fare sì che sin dalla prima infanzia abbiano una propria fede calcistica. La maglia del Napoli per Ciro non era una semplice maglia, ma era la sua gioia. Ed è assurdo che abbia perso la sua vita in quel modo”
Gigi d’ALessio che cosa ti ha spinto a invitare Antonella al concerto di Capodanno che hai realizzato per Mediaset?
“In quell’occasione pensato di invitare Antonella perché era giusto festeggiare ma anche riflettere e dare un messaggio di pace. Per questo è stato realizzata una maglia con due simboli: uno rappresentativo della Roma e l’altro rappresentativo del Napoli, accompagnati dalla parola pace, posta al centro. Mi spiace quando i tifosi del Napoli non possono partecipare a una partita romana e viceversa, quelli della Roma non possono andare a Napoli. Perché parliamo di sport, amica di guerra. È come fare un concerto in un palazzetto senza il pubblico non dimentichiamoci che i diffusi sono il dodicesimo uomo in campo. Nell’ambito di qualsiasi partita, non ci si può che augurare che possa sempre vincere l’intelligenza. Va bene anche un pareggio, importante è che a trionfare siano sempre le cose belle e alla violenza”
intervista Gigi d’Alessio tratta dalla rivista vero
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