Una volta tutti volevano salire sul carro dei vincitori…oggi a quanto pare tutti non vedono l’ora di saltare giù dal carro vincente, specialmente se questo carro si chiama Amici, infatti prima l’addio da fb di Mara Maionchi e ora direttamente da Vanity Fair anche Luciano Cannito annuncio l’abbandono alla trasmissione che praticamente lo ha lanciato al grande pubblico. Lui dice che abbandona senza polemiche e senza rimpianto, ma è ovvio che a nostro modesto avviso l’addio è dovuto al fatto che si sono sentite messi in parte in un cantuncino e hanno deciso che forse era arrivata l’ora di cambiare idea…
Cannito, che è successo, si è stufato? «No, semplicemente credo che la trasmissione si sia trasformata e una figura professionale come la mia non sia più necessaria. La struttura di Amici è diventata più vicina a quella di Ballando con le stelle, dove i concorrenti alla fine vengono giudicati da una giuria di persone “normali”, quali attori e personaggi dello spettacolo. Gente rispettabilissima che però può dare una valutazione di cuore, non tecnica : quante volte è capitato che la Ferilli, Argentero e Gabry Ponte, con grande umiltà, dicessero “io non ne capisco però mi è piaciuta…”.
Si è sentito sminuito? «Non per un fatto di orgoglio, ma perché si tratta di fare un altro mestiere, l’assistente, che io non so fare. Ho una mia linea, delle idee e non sono capace di organizzare, aspettare che ti dicano che cosa fare, per farlo. La trasmissione è diversa rispetto a quando sono entrato io nel 2010: allora era fortemente specializzata, adesso sembra che non ci sia più bisogno di esperti che diano il loro contributo, ma si tratta più dell’emozione che l’artista dà. E va benissimo così, del resto l’arte è fatta non per gli addetti ai lavori ma per il pubblico».
Ha avuto contrasti con la produzione? «No anzi, anche perché la forza di Maria è riuscire a costruire una squadra che lei protegge tantissimo, quindi contrasti non ne esistono proprio. Io stesso sono stato molto “coccolato”, soprattutto all’inizio quando non mi conosceva nessuno.
E la sua decisione di andar via com’è stata presa? «Ho mandato loro una lettera, in cui ho spiegato le mie ragioni e, soprattutto, li ho ringraziati dell’esperienza. Anche Mara (Maionchi, ndr) ha fatto la mia stessa scelta, perché anche lei ha una importante personalità. È molto difficile per me non essere protagonista delle scelte che faccio perché non ho fatto altro per tutta la vita. Oggi questo mio know-how nella trasmissione Amici non serve più».
Lo dice con rammarico? «No, sono sereno».
Non è che finirà in polemica come con il teatro Massimo di Palermo, che l’hanno licenziata in tronco da direttore del corpo di ballo?
«Lì è successa una cosa gravissima, e il fatto di non avere ricevuto neanche una replica dal sindaco Leoluca Orlando dimostra platealmente la gravità della cosa».
Dal teatro hanno risposto che il problema era il compenso, non è che c’entra quello pure con la trasmissione? «Per carità non c’entra niente, anzi fughiamo ogni dubbio. La loro replica sul compenso è una menzogna, tant’è che in questo momento stanno spendendo il doppio di quanto avrebbero speso con me. Non possono provare contrario, infatti sono in causa con il teatro e quasi sicuramente la vincerò. Tutto si può dire sul mio conto, tranne che io sia “comprabile”: per un sorriso posso lavorare gratis, ma se c’è una cosa che non mi va di fare non ci sono soldi che mi convincano a farla».
Detta brutalmente: Amici non ha più bisogno di lei, ma neanche lei, forse, ha più bisogno di Amici visto che la sua visibilità l’ha ottenuta. «Sì ma ci tengo a non essere messo in contrasto con persone a cui sono molto riconoscente e con un programma che mi ha dato tantissimo e che fa tanto bene soprattutto alla danza, perché se per il canto esiste The Voice, esiste X Factor, non esiste in Italia una sola trasmissione dove sia data pari dignità alla danza così come al canto. Sul fatto che io vada via molti mi dicono “ma tu sei pazzo”».
La sua compagna Rossella Brescia è fra questi? «La mia compagna ha lavorato lì per tanto tempo quindi sa quanto è importante quel programma, anche dal punto di vista della popolarità. Ma quando pensi di avere esaurito il tuo contributo non ci sono compagne che tengono: per chi ha il mio carattere è inevitabile. Forse sono così perché mio papà è morto a 52 anni da un giorno all’altro, quindi penso che nella vita bisogna seguire quello che il tuo cuore ti dice di fare, senza che le decisioni siano dettate dalla paura»
Lia says
Secondo me se il prossimo anno c’e’ la Marrone non c’e’ nemmeno Bosè, nonostante tutte le sceneggiate che hanno fatto per sembrare di essere grandi amici…
Sono curiosa di vedere cosa si inventerà Maria il prossimo anno…dovrebbe chiudere Amici sempre + TAROCCO , ho letto cose inquietanti su Greta…che infatti non mi spiegavo come fosse possibile che sia arrivata cosi’ lontano…
la verità che che ne vogliano dire o fare apparire il clima in quello trasmissione mi sembra che sia diventato bello pesante..