E ora un articolo dedicato a Michela Vittoria Brambrllia un animalista convinta, amante dei cani e politica. Leggiamo direttamente da Visto che .
Michela Brambrilla e i fondamenti della costituzione sui cani
L’ho definita la madre di tutte le battaglie animaliste. E non edo proprio di avere esagerato , qualche giorno fa, presentando insieme con il presidenti delle principali associazioni animaliste riunite nella Federazione Italiana associazione diritti animali e ambiente un manifesto appello, sottoscritto anche da altri intellettuali, per chiedere, che come già avviene in altri paesi europei, isa accolta tra i principi foandamenti della costituzione la tutela dell’ambiente, degli ecosistemi e degli animali in quanto esseri viventi e sezienti.
Michela Brambrilla e la costituzione Europea sugli animali
Aggiunge Michela Vittoria Brambrilla.
Del resto gli animali sono già menzionati nelle costituzioni di Paese Europei come la Germania e l’Austria dal 2002. e 2005 , la svizzera che alla protezione degli animali dedica un intero articolo e tutuela anche la dignità della creatura minacciata dalle moderne tecniche di manipolazione genetica. E degli animali come esseri sezienti parla esplicitamente il trattato di Lisbona dell’Unione Europea.
Sappiamo che il rispetto per la vita qualsiasi vita è una delle grandi conquiste dell’uomo, un segno di autentica civiltà. Sappiamo che è riduttivo parlare di vita intendendo sola l a nostra vita e non quella degli animali che condividono con noi il viaggio sull’arca planetaria ,. Sappiamo che i diritti degli animali , contestati da alcuni, rivendicati da altri, sono in realtà i nostri doveri di uomini , non paadroni, del creato, semmai amministratori responsabili si spera un patrimonio dia preservare e tramandare delle generazioni future.
Vittoria Michela Brabrilla e la sensibilità per gli animali
Dice ancora Michela Vittoria Brambrilla.
“Un tempo questa sensibilità apparteneva a pochi. Ma da quando trent’anni fa ho iniziato la mia militanza animalista è cresciuto enormemente il numero di persone che non accetta più questo stato di cose. Un’evoluzione per molti aspetti analoghi a quella della questione ambientale che ci interroga sui limiti dello sviluppo. Tanto che ormai nessun discorso serio sul futuro può prescindere dal riferimento a problemi come il riscaldamento globale, l”uso del territorio, la gestione delle risorse naturali. Il riferimento al paesaggio nell’attuale articolo 9 della costituzione non basta più. Ci vuole una tutela più incisiva.