Trenta appuntamenti tra Italia ed Europa, lo sbarco sul grande schermo, un nuovo album entro il 2018. Si preannunciano mesi caldi per il trio II Volo, impegnato a esportare “il bel canto” all’italiana a livello internazionale, ma non solo. Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble sono reduci da duetti con fuoriclasse come Barbra Streisand, Andrea Boccili, Eros Ramazzotti e Laura Pausini. E, nella prima parte del tour mondiale, hanno registrato il “tutto esaurito” in 15 date negli Stati Uniti. Ora i tre ragazzi sono pronti a calcare i palchi del Vecchio Continente fino a fine luglio, con lo spettacolo Notte Magica – A Tribuie to thè three tenors (Un tributo ai tre tenori, ndr). 11 15 giugno, il gruppo arriverà anche nelle sale cinematografiche italiane con il film-concerto Notte magica che, solo pér quel giorno, farà rivivere agli spettatori i momenti del Tour 2017, dagli inizi della tournée alla tappa di marzo in California, fino alle curiosità del backstàge. Sono alcune delle principali novità presentate a Milano durante un incontro con la stampa.
«In autunno faremo un disco pop»
«Non ci paragoniamo ai grandi della musica lirica»,
ha spiegato, durante la conferenza, Gianluca Ginoble,
«ma il nostro obiettivo è far arrivare questo genere al pubblico, anche a quello più giovane conquistato dopo la vittoria a Sanremo (nel 2015, con il brano Grande amore, ndr)». «La musica che facciamo non è vecchia. È vintage»,
ha puntualizzato Ignazio Boschetto.
«Siamo i primi a ricordarci che abbiamo solo vent’anni. Alle nostre spalle c’è molto lavoro, ci prepariamo tanto prima di ogni esibizione, ma dobbiamo ancora crescere».
In che cosa consiste il tour Notte magica?
Piero Barone:
«11 concerto sarà un tributo ai tre mitici tenori, Luciano Pavarotti, José Carreras e Placido Domingo, con classici, arie d’opera e la versione sinfonica del nostro successo Grande amore. Domingo continua ad accompagnarci in questo cammino, è tornato con noi sul palco a Los Angeles un paio di mesi fa, dopo averci già diretto a Firenze. In scaletta è stato inserito anche il brano Ave Maria Mater Misericordiae. Avremmo dovuto cantarlo alla Giornata Mondiale della Gioventù 2016, a Cracovia (la partecipazione del trio all’evento è saltata all’ultimo istante per problemi organizzativi, ndr). Pochi giorni fa, però, abbiamo avuto un’udienza privata con Papa Francesco e gli abbiamo consegnato un’incisione fatta appositamente per lui. Stiamo anche lavorando a un’iniziativa con la Caritas, per regalare una serata di musica, cibo e gioia ai poveri di Roma entro fine anno».
A settembre tornerete in America con nuove tappe e poi debutterete in Giappone. Altri progetti?
Ignazio Boschetto:
«In autunno ci rinchiuderemo in studio per lavorare al nostro album. Sarà pop, un lavoro importante, la dimostrazione, speriamo, che ormai 11 Volo è un nome consolidato».
Gianluca Ginoble:
«Lavoreremo con il produttore cubano Emilio Estefan per un progetto legato al mercato latino. Le canzoni spagnole stanno spopolando… Certo, non faremo Despacito, anche se ne saremmo capaci (ride, ndr). Siamo sempre alla ricerca di nuovi brani, pure per il futuro. Ennal Meta, che è un amico, ci ha già mandato dei pezzi. Chi altri potrebbe scrivere per noi? Forse Tiziano Ferro…?».
Sembrate sempre molto uniti. Nessuna ambizione da solisti?
Ignazio:
«Pensare di dividerci adesso sarebbe una follia. Dobbiamo dimostrare ancora tanto con II Volo. Però ulteriori esperienze potrebbero portare solo prestigio e valore al gruppo. Sarebbe così, per esempio, se un domani Piero («che sta studiando opera lirica e sogna di diventare un grande tenore e cantare nei teatri», sottolinea Gianluca, ndr) debuttasse alla Scala o se Gianluca facesse un progetto suo e io uno mio. Ma 11 Volo ha un suo marchio, credo che nessuno di noi tre vorrebbe abbandonare questa realtà».
Gianluca:
«Magari seguiremo le orme dei Take That o degli One Direction… Harry Styles, che grande! (con riferimento all’ex membro della band britannica che ha appena debutiate da solista, ndr)».
Durante l’incontro con la stampa avete dichiarato che vi piace andare in giro per locali, divertirvi, concedervi, qualche volta, un calice di vino bianco con del pesce. E il calcio?
Ignazio:
«Io sono juventino, ma amo questo sport a prescindere. A casa mia ho una compagnia, dove sono .tutti ex giocatori. Quando tomo, ogni tanto, il mercoledì, organizziamo una partita. Gli altri hanno dai 40 ai 60 anni. In mezzo a loro mi sento Cristiano Ronaldo!».
Piero:
«La mia famiglia è spaccata a metà. Mio nonno materno, juventino, mi incoraggiava a dire: “Forza Alex Del Piero!”. Mio padre, rossonero, replicava: “Tu puoi tifare chi vuoi. Ma ricordati che, quando non ci sarò più, potrei non lasciarti nulla…”. Oggi sono milanista!».
Gianluca:
«Sono romanista. Negli ultimi tempi,.vedere uno come Francesco Totti in panchina è una sofferenza. Ma so che questo sarà il suo ultimo anno da calciatore… Seguo anche il Barcellona, mi piace Messi. Il Volo, inoltre, fa parte della Nazionale Cantanti».
Intervista al Volo tratta da Vero.