La Bruganelli durante una diretta fatta sull social Instagram sta pensando di ritirarsi dal programma Ballando con le stelle dove ha palesato la sua delusione […]
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E’ scontro frontale fra Alessia Cammarota , Aldo Palmeri e taluni blog
Oggettivamente raccontarvi quello che è successo a Alessia Cammarota e Aldo Palmeri è veramente molto difficile , innanzitutto vi tranquillizzo subito, Aldo e Alessia sono felicemente fidanzati e filano d’amore come non mai, ossia come da quando sono usciti dalla trasmissione, litigi, si, ma i soliti litigi da innamorati che sono poi il sale di una vera storia d’amore.
Lui fa il monello , lei lo bacchetta e lo lascia a piedi in macchina 🙂 , ma il motivo per cui abbiamo scritto questo articolo è ben altro. Ve la facciamo breve. Aldo sta facendo le sue serate ed è capitato che Alessia sia andata a divertirsi con delle sue amiche e non avesse l’anello al dito e sia stata vestita in maniera troppo succinta, non vi mostriamo le foto in quanto la stessa lo ha vietato espressamente tale pubblicazioni di foto. Fatto sta che invece queste foto sono state pubbblicate in un altro blog di cui per correttezza non facciamo il nome..sono arrivate le inevitabili polemiche e quindi si è molto risentita. Prima però è intervenuto Aldo Palmeri che ha chiesto un pò di comprensione per la sua donna dicendo
Invito non raccolto e quindi il giorno dopo ha preso la parola direttamente Alessia Cammarota che ha vietato espressamente che si parli di lei e che si mostrino tali foto e ha ricordato a tutti che è una ragazza di 20 anni e quindi si vive la sua sua vita come ragazza di tale età. Dicendo
Ragazze ci dispiace , adesso vediamo come evolveranno le cose, ma il divieto per il momento ci sembra abbastanza netto.
Da Facebook di Flavia Fiadone , Tommaso Scala è fidanzato a Napoli
Non so voi …ma a noi questa storia di Tommaso Scala e Flavia Fiadone ci riferimao alla loro rottura, assomiglia tanto a quelle brutte storie di cui non vorrremo più sapere nulla e invece i diretti interessati non la smettono di sprofondare verso abissi che sembrano veramente non avere fine.
Una piccolissima precisasione mi preme fare..anzi due. La prima è che nei prossimi giorni troverete degli articoli dove ci permettiamo di dubitare che la storia fra Tommaso Scala e Flavia Fiadone non stia andando per il verso giusto.
La seconda è che per queste ipotesi che stiamo facendo da lunedi , la sottoscritta ma non solo si è presa della pazza visionaria dall’amministratrice di una certa pagina…ma vabè, tanto lo sappiamo quando diciamo le cose scomode prima che accadono e lo facciamo spesso forse è perchè qualcosa sappiamo prima da fonti certissime che magari non vogliamo svelare, non siamo delle indovine che hanno il 100% dei casi di successo °_°…La cosa che mi fa piu’ ridere di tutto questo è che poi passiamo dalle matte visionarie alle
“solite bene informate per il web”
e mai vedere il link riportato correttamente, oltretutto vi ricordo che questo blog è sotto controllo copyright e quindi poi alla fine ci stancheremo di questa situazione. Basterebbe scrivere che tali informazini l’avete lette su www.ilblogdiuominiedonne.net o il blog di uomini e donne punto net ci andrebbe bene cmq… ma lasciamo stare.
Vi avverto anche trovere degli articoli dove tornavamo a dubitare di questa storia , che abbiamo scritto prima di domenica e quindi ormai sono finiti nella coda di programmazione e che quindi leggerete a prescindere. Ci dispiace ma non possiamo farci nulla.
A proposito, ci dispiace dirvelo nelle prossime settimane temiamo che ci saranno altre novità su una’altra storia che non vi farànno piacere leggere.
Scusateci ma una tantum anche io ho bisogno di togliermi qualche sassolino :). Ma torniamo al caso formato da Flavia Fiadone e Tommaso Scala, ieri di fatto l’ex tronista di torre del Greco aveva accusato Flavia di averlo lasciato solo ed unicamente perchè lei in realtà stava ancora con l’ex ossia Daniele e ha detto anche di avere le prove.
Le ha replicato oggi Flavia dicendo che il fidanzato fuori dalle telecamere sarebbe proprio lui ossia Tommaso Scala che starebbe con la sua ex di Napoli da almeno 3 anni…per la verità chi parla si è qualificata come una fans della pagina , ma data la dovizia di particolari che porta ci sembra evidente che è un tantinello troppo informata. Anche perchè alcune cose che ha scritto sono identiche a quelle scritte proprio da Flavia manco 12 ore fa…insomma se 2+2 fa quattro…Sempre questa fans racconta che Tommaso non è mai andato da lei e che l’orgolgio di donna di Flavia era tradito. Sinceramente non sappiamo di preciso quali siano i motivi di questa rottura . La cosa che mi fa pensare è che fra si e no si sono visti 1 volta e sembra che abbiano accumolato cattiverie di una coppia che è stata insieme 10 anni. Che dirvi? Sicuramente ne vedremo delle belle…nella peggiore delle ipotesi sono venuti a Uomini e donne entrambi fidanzati…
Flavia Fiadone svela chi è Daniele, per Tommaso è il suo fidanzato
Come vi abbiamo già detto noi su questa rottura fra Flavia Fiadone e Tommaso Scala non prendiamo posizione. Insomma il Blog questa volta preferisce non schierarsi anche se in merito un’opinione ce l’abbiamo…Fatto sta che Flavia e Tommaso si sono lasciati e sono volati anche gli stracci…Cmq facciamo un pò di riepilogo anche perchè come vi abbiamo già detto le cose stanno avvenendo in tempo reale , dividiamo per fasi.
- Flavia Fiadone annuncia su facebook che fra lei e Tommaso è rottura. Rileggi lettera di Flavia Fiadone
- Tommaso Scala dice di cadere dalle nuvole di non sapere nulla, che Flavia è fidanzata con un certo Daniele. Rileggi Tommaso Accusa Flavia di essere fidanzata fuori
- . Fase ossia gli stracci, Flavia dice a Tommaso che continua lo denuncia (trovate tutto nell’articolo del punto 2)
- Flavia tenta di fare chiarezza e spiega che questo Daniele è in reltà il suo ex e che lei non è una brutta persona, nello specifico quello che ha detto lo trovate qui sotto.
Questo è quanto è ssuccesso in qeuste ore.A noi rimane solo l’amarezza di una coppia che ci aveva date tante speranze…ed invece era un calesse.
Elga Enardu e Diego Daddi nuove foto e novità
E adesso vi mostriamo qualche bella foto di Elga Enardu e Diego Daddi, ricordiamo brevemente la storia di questi splendidi ragazzi,. Diego Daddi era approdato a Uomini e donne per corteggiare Claudia Piumetto, mentre il corteggiatore principe di Elga Enardu era proprio l’amico ossia Marcelo Fuentes, sinceramente ma chi avrebbe mai immaginato che adesso Elga Enardu e Diego Daddi fossero cosi’ felicemente fidanzati a tal punto che i due ormai convivono da tempo a Olbia, ma non solo infatti proprio qui Diego ha trovato proprio il lavoro ossia ha intrapreso una carriera imprenditoriale come produttore di teen shirt , attività nella quale sembra riscuotere anche un certo successo. E quindi senza aggiungere altro ecco a voi le ultimissime foto di Diego Daddi e Elga Enardu. Veramente bellissimi.
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Tommaso Scala accusa Flavia di essere fidanzata, lei di denuncia
Vi giuro che quello che leggerete adesso su Flavia Fiadone e Tommaso Scala sconvolgerà voi quanto ha sconvolto noi. E non voglio prendere parti, almeno fino a quando non ci avrò capito qualcosa veramente anche io.
Fatto sta che è saltata fuori dove Flavia di fatto diceva a Tommaso che avrebbe comunicato su facebook la loro rottura
e lui sotto ha scritto che pensava non fosse vero.
Preciso che tutto questo sta accadendo realmente in questo momento in tempo reale. Tommaso Scala preso da un momento di lucida arrabbiatura comincia ad aprire bocca, e dice che Flavia Fiadone è fidanzata ed era fidanzata con un certo Daniele , ma non solo dice anche di averne le prove
A questo punto prende la sua parola Flavia Fiadone proprio nella sua pagina ufficiale e dice chiaro e tondo che se lei non è assolutamente fidanzata fuori con nessuno e che è sempre stata corretta e se Tommaso continuerà non esclude di procedere con le vie legali.
Mamma mia, mamma mia veramente…e io che c’avevo tanto creduto in questa coppia al punto che li avevo definiti i piu’ maturi del lotto…mamma mia veramente ….
Tommaso Scala e Flavia Fiadone hanno rotto ecco le prove.
E come purtroppo avevamo chiaramente immaginato e come Flavia Fiadone e Tommaso Scala si sono lasciati, dopo nemmeno un mese che stanno insieme. Mi dispiace ma questa volta dico la mia. Salvo Flavia che se non altro nelle ultime interviste non diceva nulla di Tommaso , invece non mi è piaciuto il comportamento di Tommaso che fino all’altro giorno raccontava che con Flavia andava tutto bene ….si come no…e di alcune amministratrici della sua pagina che solo per avere sospettato che le cose non andavano mi hanno data della visionaria e che avrebbero riso di me….ecco la visionaria sentite cosa ha scritto Flavia nella sua pagina facebook qualche minuto fa. NON RACCONTIAMO BALLE ALLA GENTE SE NON SI VOGLIONO FARE FIGURE BARBINE.
Tre anni fa Melania Rea veniva uccisa dal marito
E adesso un articolo dedicato a Melania Rea e ovviamente a Salvatore Parolisi con questo ricordo di Vittoria rea che altro non è che la madre della donna è stato ucciso il 18 aprile 2011 per il quale l’unico condannato è appunto il marito Salvatore con una pena a trenta anni di carcere e dice la donna
“mia figlia da lassù guida i passi della sua bambina e la sua morte rimarrà un monito contro i femminicidi“
due famiglie che sono state distrutte dal dolore che tornano adesso a parlare. Da una parte i genitori e le sorelle di Salvatore Parolisi, che si sentono come delle vittime di una mala giustizia
“Salvatore è innocente”
continua a dire con un solo filo di voce la sorella di Franca. Dall’altra parte invece ci sono i genitori e il fratello di Melania rea che aspettano con ansia la conferma della sentenza della corte d’appello
”
credo nella giustizia, spero che la cassazione ribadisca l’ergastolo”
ripete mamma Vittoria Rea. Nel frattempo tre anni dopo la sua uccisione Melania è diventata un po’ il simbolo di tutte le donne vittime di femminicidi. Era il 18 aprile del duemilaundici quando in un gesto di follia del marito, almeno questo pare essere l’esito del processo, ha spezzato l’esistenza di quella bella ragazza nei suoi giorni migliori, portandola anche alla felicità di una bambina di diciotto mesi. Melania, mamma affettuosa, moglie innamorata, figlia modello, quel pomeriggio era andata in gita a colle San Marco nella scuola, con la sua piccola vittoria e il padre Salvatore, suo primo e unico uomo. Da lì i coniugi secondo la ricostruzione dei giudici che anche in appello dell’autunno duemilatredici hanno condannato a trent’anni Parolisi, si sono spostati pochi kilometri più a sud, nel bosco delle casermette. Qui Parolisi forse in preda ad un raptus per il rifiuto della moglie di avere un rapporto con lui ha ucciso Melania a coltellate, mentre la bimba, ignara, dormiva nell’auto. Quindi l’uomo ha cercato di procurarsi un alibi sostenendo che la donna si era allontanata nel parco per andare in bagno senza più fare ritorno. Una versione cui i giudici non hanno creduto. Ma qual è stato il motivo del delitto? È presto emerso dall’inchiesta che Melania e Salvatore non erano una coppia felice. Salvatore, marito e padre apparentemente perfetto da tempo tradiva Melania con una delle soldatesse che addestrava, di nome Ludovica e travolto da questa relazione extraconiugale, o forse messo alle strette dalla moglie che aveva scoperto la sua doppia vita, ha perso la testa e umanità. Franca, però, la sorella di Parolisi minimizza il tradimento del fratello
“mi dispiace per Ludovica, chissà cosa le aveva messo in testa Salvatore, però sinceramente che lei non mi interessa. A me importa solo di Melania che non c’è più, di mio fratello mi ha tradito, ma non è un assassino di mia nipote. Vittoria ha bisogno di suo padre, deve poterlo vedere. Quando io una volta alla settimana la vado a prendere e insieme telefoniamo a Salvatore, lei gli racconta le sue giornate e poi gli dice sempre papà ti ricordi quando c’era la mamma? A fatti voglio tanto bene”
di tutto altro parere invece è Michele rea fratello di Melania
“non credo che un padre abbia diritto di definirsi tale quando tradisce la moglie proprio nel momento in cui sta diventando padre. Durante le indagini sono risaliti anche acquisto. Melania per il parto era tornata a casa nostra, assomma vesuviana e quando è iniziato il travaglio abbiamo cercato Salvatore ma non lo abbiamo trovato. Ora sappiamo dove era era con Ludovica. Poi quando è in carcere non ha mai scritto una sola riga, né a sua figlia e nemmeno alla nostra famiglia. Le famose lettere al Vittoria divenute pubbliche a noi non sono mai arrivate mentre so che scrive molto spesso Ludovica. Evidentemente il di lei si preoccupa”
intervista attratta dalla rivista visto
Domani Aldo Palmeri e Alessia Cammarota a Radio Mana da Giada di MIceli
E adesso ancora un articolo che riguarda i nostri cari pulciari ossia Aldo Palmeri e Alessia Cammarota che domani saranno ospiti da Giada di Miceli alla trasmissione non succederà più su su Radio Mana Mana, e vedendo quello che sta succedendo in questi giorni , mi sa che ne avranno veramente molte di cose da raccontare, di questo ne siamo fin troppo sicuri…che ne dite? L’appuntamento è verso le 17 e dovrebbe terminare verso le 19 , all’interno di queste due ore saranno presenti anche i nostri due pulciari.
La scrittrice Andrea Delogù la Collina, il triste segreto di San Patrignano
Adesso facciamo quello che in gergo si chiama off topic ossia andiamo fuori tema e non vi parliamo di uomini e donne né di amici o grande fratello, ma oggi in questa giornata della Santa Pasqua vogliamo affrontare anche qualche argomento più impegnativo e parliamo di Andrea Delogu, una giovane scrittrice che ha raccontato la sua incredibile esperienza a San Patrignano luogo nel quale ha trascorso la sua infanzia con la madre e il padre che si trovavano in quel posto in cura, ma poi i genitori hanno deciso di andarsene da quel luogo in quanto non accettavano più alcuni metodi del posto. E leggiamo direttamente dalla rivista visto.
“Successe appena uscito dalla comunità. Di pomeriggio. Quando la mamma per la prima volta nella mia vita mi chiese cosa volessi per merenda. Lo so che per tutti è un dettaglio cui nemmeno si presta attenzione. Ma per me che non avevo mai potuto scegliere e che mi ero mangiata sempre comunque la stessa merenda degli altri senza nemmeno sapere che mi poteva esistere un’altra, fu una gioia indescrivibile. Fu così che mi accorsi che il mondo era diverso da quello che conoscevo.”
Avevo dieci anni ne sono passati altri ventidue prima che Andrea Delogu raccontasse in un romanzo quella che è stata sostanzialmente la sua infanzia: una bimba nata e cresciuta per un decennio in una comunità. Nella realtà di San Patrignano, la più famosa discussa comunità per il recupero dei tossicodipendenti fondata da Vincenzo Muccioli. Andrea racconta la sua storia nel romanzo la collina scritta a quattro mani con Andrea Cedrola
“a dire la verità la mia fu un’infanzia bellissima. I miei genitori si erano conosciuti a San Patrignano molto giovani, quando la comunità era ancora agli albori. A parte la scuola, in esterno tutto il resto del giorno lo passavamo correndo libera, andando a giocare nelle stalle, con i cavalli e le mucche. Mangiavo in mensa eravamo duemila. Non sapevo cosa volesse dire il pericolo di attraversare una strada, il portarsi dietro le chiavi di casa. Neppure scegliere. Certo, qualche volta vedevo qualcuno dei grandi con dei lividi. Ma non mi interrogavo sul perché. Solo quando iniziarono i processi, e io avevo quattordici anni cominciai a capire che non tutto era quello che appariva”
no. In mezzo a miriadi di ragazzi salvati dalle crisi d’astinenza, rimasero alcune ombre sui metodi usati per liberare i giovani dalla droga. Di fatto, nella comunità più di qualcuno si suicidò. Qualcuno morì, ma non di droga. Gli anni ottanta erano stati degli anni dell’eroina, delle siringhe ad ogni angolo di strada. Di persone ridotte a zombie, pronti a qualsiasi cosa pur di procurarsi una dose. Nessuno all’inizio sapeva come uscire da una piaga che affliggeva l’Italia intera:
“Muccioli agiva distinto. Non c’erano esperti del settore, perché l’eroina era nuova. Lui ti dava una casa, un lavoro, un alloggio. E nessuno sapeva mai quanto sarebbe durata la cura. Quello che poteva accadere ai grandi di noi piccoli nemmeno lo intuiva”
ma poi Andrea si è informata ha raccolto articoli di giornali, libri, atti dei processi e soprattutto ascoltato testimonianze.
“C’è anche un sito Internet che racconta alcune storie La mappa perduta. com”
Quindi è stato tutto un ripensare a cosa e come scrivere
“mi dicevo sempre a chi vuoi che interessi la storia di una bimba cresciuta San Patrignano? Finché non ho incontrato lo sceneggiatore Andrea Cedrola”. Abbiamo così decide di scrivere un romanzo che fosse solo ispirato alla comunità e che non rispecchia del gusto quello che è accaduto in realtà, per dare più spazio alla narrativa”
Nonostante questo il libro ha scatenato le ire di Andrea il figlio di Muccioli che l’ha attaccata pubblicamente da Facebook dicembre
“il luogo che viene descritto non è la San Patrignano in cui sono cresciuto, ho amato, ho lottato, sofferto, riso costruito tanto, a fianco di tanti ragazzi e famiglie. L’uomo che vi raccontato non è certamente Vincenzo Muccioli. Mio padre aveva tanti pregi tanti difetti ma era un uomo buono e giusto, con una generosità straordinaria che gli proveniva dal rispetto per la vita e per l’uomo”
viene da chiedersi come la piccola Andrea Delogu vedesse Vincenzo Muccioli
“lo consideravo il padre di tutti. Decideva ogni cosa. Ogni tanto capitava che in un piazzale della comunità, parlasse al microfono dell’errore commesso da qualcuno. Egli tirasse dei ceffoni davanti a tutti. Ma pensavo fosse normale. E che certamente quei ceffoni il tizio se li meritasse.”
Ma ai processi verrà fuori altro su quanto accadeva all’interno della comunità
“persone incatenate alla macelleria, nel canile, nella piccionaia, in pellicceria. Punizioni pesanti violenze “
fu per questo, dice che suo padre e sua madre decisero di portarla via da quel luogo
“La mamma era più ribelle, papà però era l’autista di Muccioli, il suo uomo di fiducia. Quando ritiene di non potere più resistere e andammo via fu lui a registrare le conversazioni poi portate al processo”
già il padre di Andrea Delogu fu uno dei grandi accusatori del fondatore di San Patrignano. Ma perché non se ne andò via prima!
“Bisognerebbe capire come vivere in una comunità. Lì tu avevi tutto cibo, un tetto, un lavoro, tranne i soldi”
Intervista attratta dalla rivista visto
Il ballerino Roberto Bolle svela i suoi segreti
Eccoci qua nuovamente dunque con il nostro consueto appuntamento con il mondo della danza ed in particolare ci occupiamo questa volta del ballerino Roberto Bolle nato nel Monferrato ma che fin da piccolo si è trasferito alla scala di Milano per studiare danza classica dove è diventato primo ballerino della scala di Parigi
E gli viene detto Roberto, guardarti fluttuare nell’aria un po’ come osservare un’opera d’arte come si raggiunge un tale livello di coordinamento!
“È un obiettivo che si ottiene solo con un costante lavoro negli anni. Servono tanto studio e tanta preparazione per riuscire a raggiungere un controllo millimetrico di ogni muscolo. E poi ovviamente ci vogliono passione dedizione e grande senso del sacrificio”
quante ore al giorno gli alieni?
“Tutti i giorni lavoro per otto ore, studio, mi perfezionano, potenziando il mio corpo. E poi ci sono gli spettacoli dove ho l’opportunità di esprimere tutta l’energia che la danza mi tira fuori, interpretando ruoli coinvolgendo il pubblico e, spero regalando emozioni”
sei entrato nella scuola di ballo della scala a soli undici anni. Dove hai trovato la forza per affrontare a quell’età una prova così importante?
“Da piccolo ero un bambino molto timido e impaurito, arrivavo da un paesino di provincia e di certo non immaginavo la strada che mi aspettava. Senza l’appoggio dei miei genitori non sarei mai riuscito ad arrivare dove sono ora, anche perché a quell’epoca mi accontentavo di frequentare la scuola di Vercelli. Ero felice solo quando balla a prescindere dal contesto in cui lo facevo”
in che modo gli hanno dato il supporto di cui avete bisogno?
“Mi hanno insegnato i valori in cui oggi credo fermamente, mi hanno permesso di diventare la persona che oggi sono, hanno forgiato il mio modo di essere. Insomma sono stati i miei punti di riferimento”
hai avuto momenti di difficoltà?
“Dopo un paio di anni, al momento del passaggio alle scuole medie al liceo, ho passato un periodo molto difficile. Sentivo dentro di me che non ce l’avrei fatta ad andare avanti, mi mancava troppo la mia famiglia. Avevo paura di proseguire lungo la strada che avevo iniziato a Milano mi avrebbe portato ad allontanarmi via via dai miei genitori. Per quel motivo chiesi loro di iscrivermi al liceo scientifico di Vercelli, in modo da avere fino all’ultimo una via di fuga una doppia scelta. Poi però grazie anche ai loro consigli, ho capito che quello era il mio destino e da allora non ho avuto più ripensamenti”
i concetti molti vizi? Di tipo culinario?
“Qualche volta mi mangio un bel piattone di spaghetti (ride). Ma ovviamente non posso esagerare. In genere, la mia resta un’alimentazione molto controllata non tanto in termini di quantità ma quanto in termini di qualità. Infatti, non ho grandi limitazioni legate agli alimenti calorici, ma ogni pasto deve contenere solo cibi di qualità perché rappresentano il carburante per il mio corpo e niente oscuri e sono fondamentali per garantirmi delle alte prestazioni.”
Stralcio di intervista tratto dalla rivista top