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Per Maria Giovanna Elmi i viaggi sono la più efficace terapia di coppia, perché aiutano a capire se due persone sono fatte per stare insieme nella buona e nella cattiva sorte. La bionda ex Signorina buonasera, reduce da! successo della cover dei brano Buonasera Buonasera realizzato con Manuel Aspidi, Sara Galimberti e Rosanna Vaudetti, si racconta a Vero.

Maria Giovanna, anche quest’anno hai deciso di concederti una lunga vacanza con tuo marito. Puoi anticiparci dove andrete?

«Con Gabriele Massarutto, stiamo pensando a un viaggio, forse per il prossimo autunno, ma in questo momento immaginiamo solo le possibili mete e non abbiamo preso decisioni definitive. Dipende tutto dal lavoro: mio marito è sempre impegnato, poi il mondo è così grande e ogni volta ci piace fantasticare sui possibili itinerari. Adoro fare viaggi, è un po’ nel mio Dna!».

«Amo il mare della Sardegna»

Tra i tanti posti meravigliosi che avete visitato, ce n’è uno in particolare che ti è piaciuto di più?

«Per la bellezza spettacolare sicuramente San Pedro de Atacama, in Cile. Per la sua perfezione, invece, scelgo Vancouver, in Canada. Ma anche Las Vegas, negli Stati Uniti, per la sua bellezza surreale e colorata. Per il mare, invece, scelgo la Sardegna.. Ho amato anche Sun City in Sudafrica e il ghiacciaio Perito Moreno in Argentina. Naturalmente, amo molto il posto in cui vivo: Tarvisio e il monte Lussàri».

C’è un posto che  Maria Giovanna Elmi  , invece, ha un po’ deluso le tue aspettative?

«No, nessuna meta mi ha delusa. Sono una persona curiosa, ogni luogo ha una bellezza particolare e può piacere o meno, ma bisogna comunque apprezzarlo perché ha una storia. Poi, le novità affascinano sempre».

Giri il mondo, ma ami moltissimo anche l’Italia. A Rimini, per esempio, hai avuto un incontro ravvicinato con alcuni tenerissimi delfìni…

«È stata un’esperienza indimenticabile! A Rimini ho conosciuto Speedy e Lola. Entrambi, ma soprattutto Speedy, hanno condiviso con me le riprese di Sereno Variabile. Aiutata dall’istruttore, sono riuscita a far nascere tra noi un’empatia incredibile. Finite le riprese, Speedy sembrava dispiaciuto quando sono uscita dalla vasca, cosi ha cominciato a protestare. Nuotare con loro ti riempie il cuore».

«Si condivide insieme la bellezza»

Quanto è importante per una coppia condividere l’esperienza di viaggiare insieme  Maria Giovanna Elmi ?

«E bellissimo scoprire in due le bellezze che ci circondano, vedere nuovi mondi e provare nuove emozioni. L’esperienza del viaggio consente di conoscere meglio il partner, è una specie di “prova del nove”: durante una vacanza ci sono momenti bellissimi, ma possono anche capitare degli imprevisti, come brutto tempo, volo rimandato, influenza e via dicendo».

C’è un posto in cui non siete ancora stati e che vi piacerebbe visitare?

«Ci sono tante parti del mondo che non abbiamo ancora visto… Ci vorrebbero più di tre vite per poterlo vedere tutto! Ci affascina scoprire civiltà diverse dalla nostra, per questo magari le nostre prossime mete saranno in Oriente».

Qual è stato il viaggio più divertente che avete fatto  Maria Giovanna Elmi ?

«Quello ad Anguilla, nelle Piccole Antille britanniche, ai Caraibi, Tra spiagge bianche, campi da golf e l’infinito trasparente Mar dei Caraibi».

E quello da dimenticare?

«Non esiste per noi un viaggio da dimenticare. Ogni luogo ha un suo fascino: anche l’isola più selvatica Samanà, nella Repubblica Dominicana, che ho visitato quando ho partecipato a L’ìsola dei Famosi, è stata comunque indimenticabile».

Professionista preparata e moglie impeccabile: come riesci a conciliare le due cose?

«Mi piace il mio. lavoro, lo amo. Così come mi piace mio marito, lo amo. Semplice, no?».

Passando alla sfera professionale, che cosa ti ha spinto a partecipare alla cover di Buonasera Buonasera incisa da Manuel Aspidi e Sara Galimberti?

«Quando a me e a Rosanna Vaudetti è stato proposto di partecipare alla cover della canzone Buonasera Buonasera con Manuel e Sara, ho pensato che l’intervento di due presentatrici, conosciute dal grande pubblico come “Signorine buonasera’’, fosse un’idea azzeccata e quindi abbiamo subito detto di si».

Nel corso della tua carriera sei stata apprezzata anche nelle vesti di cantante: un bilancio?

«Ho cantato solo canzoni per bambini realizzate da autori come Zambrini, Jurgens e Meccia, dal Maestro Simo-netti, o da Gianni Castaido e Rocco Burtone. Le melodie erano fantastiche e si adattavano bene alla mia voce».

Tra tutti i brani incisi ce n’è uno a cui ti senti particolarmente legata?

«Lo sono un po’ a tutti, in verità. Forse Stella di Natale che ho cantato con Roberta Giusti, con la musica del maestro Simonetti: il 45 gin arrivò fino alla posizione numero 9 della classifica dei singoli più venduti del mese di dicembre del 1982. Ma anche La prima cosa che devi sapere di Zambrini, Jurgens e Meccia e che fa parte del 33 giri Clic-Clic, oltre ad alcune sigle di Sereno Variabile di Raidue: cito Scivolare o Invincibile Dirigibile, sigla del programma Tv di Raiu-no II Dirigibile. Poi ci sono state occasioni particolari, come Canto bambino di Rocco Burtone e il cd Insieme si canta meglio di Nilla Pizzi, dove ho cantato in coppia con la regina della musica leggera italiana la canzone inedita L’altra faccia dell ‘uomo, scritta per noi da Gianni Castaldo».
«Ci ho provato quando, con la canzone incisa con Idris, dal titolo Bimbi, di Gianni Castaido, realizzato il cd, ho pensato di lasciarlo nell’ufficio di redazione del Festival, chiedendo, in un biglietto, se ritenevano possibile la nostra presenza al Festival a titolo gratuito e non in gara. Avevamo intenzione di mandare un messaggio a favore dell’adozione, cui si fa riferimento nella canzone. Ma non abbiamo avuto risposta».

In futuro, presa dai tuoi tanti impegni, escludi di tornare a incidere un nuovo disco o di partecipare al Festival di Sanremo?

«Mai dire mai. E poi. Sara Galimberti e Manuel Aspidi, Rosanna Vaudetti ed io, potremmo anche, partecipare al Festival del 2011.

Intervista a Maria Giovanna Elmi tratta da Vero.

Cinque anni fa ha vinto Italia s Got Talent. Qualche giorno fa, Stefano Scarpa ha conseguito un traguardo ancora più importante: sposare ìa sua Melissa dopo dieci anni di fidanzamento. Vero non poteva mancare alle nozze de! contorsionista più amato del piccolo schermo.

Quali sono i ricordi più belli del tuo matrimonio Stefano Scarpa?

«Lo scambio degli anelli e l’arrivo in chiesa di Melissa».

II giorno delle nozze ti sei anche esibito: è stata una sorpresa o era in programma?

«La mia esibizione è slata la chiusura di uno spettacolo che avevo organizzato con i miei amici acrobati, era tutto programmato. Ma Melissa non ne sapeva niente. Come avrei potuto non regalarle uno spettacolo dopo che lei mi ha sostenuto e seguito in tutto il mondo?».

«Prima lavoravo come operaio»

Com’è cambiata la tua vita dopo Italia’s Got Talent Stefano Scarpa

«Dopo la vittoria, la vita mi ha messo davanti a scelte e cambiamenti, che riguardavano il lavoro e il mio stile di vita. Lavoravo come operaio nell’azienda di famiglia, che si occupa di costruzione di piscine, mentre ora sono un artista a tempo pieno, anche se non ho smesso di seguire le attività della famiglia, con cui gestisco un risto-pub nel centro storico di Trani, aperto investendo parte della vincita a Italia s».

Nel 2017 è stata la volta di Tu si que vales in Spagna Stefano Scarpa

«Con la nuova vittoria ho riconfermato il mio talento. Contrariamente a ciò che pensavo, la vittoria in Spagna mi ha emozionato molto di più. Essere proclamato vincitore da un pubblico che non ti conosce è stata un’emozione».

Quali altri traguardi ti piacerebbe raggiungere?

«Spero di partecipare a un programma televisivo americano, a Los Angeles. Poi, continuo a girare in Italia e in Europa con il mio spettacolo. Sto utilizzando il fuoco, per rendere ancor più spettacolari le mie acrobazie. Voglio stabilire nuovi record: il mio nome è già iscritto nel Guinness World Records, ma non mi basta»,

«Vogliamo menerò su famiglia»

Le tue performance sono avvincenti ma anche rischiose:  Stefano Scarpacosa ne pensa Melissa?

«Preferisce non pensare a cosa succederebbe, infatti .non riesce ad assistere agli allenamenti, dove posso esprimermi al massimo delle mie capacità. Pratico anche qualche disciplina un po’ più rischio della human flag, ma lei, oltre a essere contraria, non vuole vedermi. Non le do tutti i torti».

li viaggio di nozze?

«Lo abbiamo spostato a novembre, perché d’estate lavoro tanto e il lavoro viene prima di ogni altra cosa. Vorremmo andare alle Hawaii. Subito dopo il matrimonio, invece, siamo andati a Medjugorje: sono devoto alla Madonna».

Con Melissa ti capita già di parlare di fìgli?

«Sì, abbiamo preso un cuscino a Medjugorje con gli angioletti. Stiamo provando ad averne».

Intervista e foto a Stefano Scarpa da Vero

Al fianco di Paolo Poggio, Benedetta Rinaldi è la padrona di casa del pomeriggio di Rai uno con La vita in diretta estate. Una stagione d’intenso lavoro per la giornalista romana, che affronterà anche un autunno altrettanto ricco d’impegni. Sì, perché la Rinaldi sarà chiamata a dare il buongiorno ai telespettatori di Raiuno alla guida di Unomattina. La conduttrice racconta al nostro settimanale le numerose soddisfazioni professionali che sta raccogliendo in questo periodo, ma anche le gioie (davvero tante!) che le regala suo figlio Edoardo a cui le piacerebbe dare presto non uno, ma addirittura due fratellini o sorelline.

«Raccontiamo storie positive»

Benedetta, da poco più di un mese sei la padrona di casa de La vita in diretta estate, comesta procedendo questa tua avventura professionale?

«Sono stata catapultata in questa bella esperienza aH’improvviso e… non me l’aspettavo! Avrei dovuto condurre uno spazio al mattino al fianco di Umberto Broccoli, poi è arrivata La vita in diretta estate. E un’occasione importante per me, questa opportunità non può che rendermi felice».

Che Italia ti piacerebbe raccontare da qui ai prossimi mesi?

«In un programma come il nostro è l’attualità a dettare la scaletta. Il tentativo, però, è proprio quello di ricavare dall’attualità tematiche positive. Certo non è un’impresa facile, dal momento che la realtà italiana e quella internazionale ci offrono ogni giorno argomenti delicati, come la crisi economica, gli attentati e i terremoti. Noi, però, siamo convinti che al pubblico bisogna dare anche le belle notizie e che queste debbano essere approfondite: a nostro parere, al contrario di quello che si pensa, pagano anche sul fronte degli ascolti. Storie positive, di solidarietà e di speranza, in mezzo al grigiore che ci circonda, rappresentano un esperimento importante con cui ci stiamo misurando».

Che compagno  Benedetta Rinaldi di lavoro è Paolo Poggio?

«Ci eravamo incrociati professionalmente diversi anni fa: io ero in studio a Unomattina e lui inviato  in giro per l’Italia. Li siamo conosciuti in corsa in questa avventura. 0, Come tutti i giornalisti tutti d’un pezzo, forse w ha un po’ di difficoltà V a lasciarsi andare anche V perché è abituato a fare * un mestiere molto serio io sto cercando d’insegnargli un po’ di morbidezza, da lui, invece, sto apprendendo rigore nel trattare le notizie. Il nostro è un confronto quotidiano stimolante e costruttivo».

«Sono scoppiata a piangere»

Benedetta Rinaldi hai un figlio, Edoardo, che ha quasi due anni: la maternità come ti ha cambiata?

«E un’esperienza che ha influito anche sul mio approccio al lavoro. Vi porto un esempio: da quando sono mamma, trattengo a stento la commozione quando affronto vicende difficili che hanno per protagonisti dei bambini. Giorni fa, in redazione, mentre discutevamo della vicenda del piccolo Charlie Gard (il bimbo inglese affetto da una rarissima malattia genetica che ha commosso il mondo intero, ndr) sono scoppiata a piangere. Mi capita spesso».

«Faccio sempre di testa mia»

Com’è cambiata la tua vita quotidiana Benedetta Rinaldi?

«Con il bambino mi danno una mano le nonne e una tata. Come ogni mamma che si rispetti, vivo dei piccoli sensi di colpa, che fortunatamente si attenueranno a partire dal prossimo autunno: la conduzione di Unomattina, infatti, mi permetterà già a partire da mezzogiorno di stare con mio figlio per tutto il resto della giornata».

Tuo marito Emanuele come vive i tuoi tanti impegni di lavoro?

«E una persona splendida. E sempre stato al mio fianco quando si trattava di “tirare la carretta” e oggi che mi godo alcuni importanti traguardi raggiunti è il primo a gioirne. Mi è vicino e sa comprendere anche il fatto che da anni d’estate non riusciamo a fare una vera vacanza».

Gli chiedi dei consigli prima di prendere un’importante decisione professionale?

«Certo, anche se mia madre dice che alla fine faccio sempre di testa mia (ride). Mi confronto con lui e ascolto il suo parere anche perché si tratta di decisioni che poi hanno ripercussioni su tutta la nostra vita familiare. Quando è lui a dirmi: “Vai”, lo faccio con maggiore convinzione e con il sorriso sulle labbra».

«Vorrei avere due gemelli»

Pensate mai Benedetta Rinaldi  all’eventualità di regalare un fratellino o una sorellina a Edoardo?

«Questo sarebbe il momento meno adatto. Però, nel mio futuro vedo l’idea di una seconda maternità. Anzi, vi dirò di più: non mi dispiacerebbe avere due gemelli. Ci spero, anche perché sia io sia mio marito abbiamo avuto parti gemellati in famiglia».

Intervista a Benedetta Rinaldi tratto da Vero.