Scrittore, autore teatrale, attore, mental coach. Tante sono le attività a cui adesso si dedica Franco Trentalance, per vent’anni figura di rilievo deiFhard in Italia e all’estero. Da qualche tempo l’ex pomodivo ha messo da parte i 445 film a luci rosse realizzati, per dedicarsi ad altre sye passioni. Oggi Franco tiene corsi (sempre affollati…) di seduzione e successo, collabora con Italo Pentimalli, esperto di cervello quantico e conoscitore delle potenzialità inesplorate della mente umana, affianca il dottor Attilio Cavezzi nel campo della medicina anti-aging, per restare giovani più a lungo. È anche istruttore di tiro con l’arco e produce un vino ribattezzato ‘”11 Peccatore”.
Servono tante qualità nel sesso»
Franco Trentalance sostieni che «il sesso è la palestra dell’anima». In che senso?
«Il sesso presuppone tante qualità: conoscenza e rispetto di sé e degli altri, generosità, performance, controllo, disciplina, introspezione, psicologia. preparazione. Coinvolge mente, corpo e spirito. Citando Schopenhauer, la spinta sessuale è il concentrato di tutte le volontà».
Quali sono gli errori più frequenti nei rapporti?
«A volte si è incapaci di guardare in prospettiva se stessi e la coppia. Se ci sono discrepanze di base, il tempo tenderà ad accentuarle. La verità è che, alla lunga, si sceglie il partner non esclusivamente per caratteristiche e qualità, ma in base alla vicinanza geografica, alla comodità della frequentazione…».
Sei fidanzato?
«Ho una compagna da qualche mese. Non fa parte del mondo dello spettacolo. È una relazione a distanza: io sto in Emilia-Romagna, lei in Piemonte. Come vedete, a volte ci casco anch’io…».
«In coppia‘lacere” è peggio»
Altri sbagli da evitare in coppia?
«Spesso si è poco trasparenti. Si preferisce tacere col partner perché si teme di destabilizzare certi equilibri. In realtà i silenzi sono più dannosi. Suggerisco di dirsi sempre tutto, anche nel sesso. Basta usare modi carini e rispettosi. Ho avuto valanghe di amanti “accompagnate” che mi raccontavano che con me facevano a letto quello che desideravano e che non facevano col loro fidanzato o marito. Il 90 per cento dei tradimenti avviene per curiosità, non perché si vuole davvero cambiare partner».
Hai ancora il letto a forma di ring?
«Sì. Per aggrapparsi, spingere, legare e puntellarsi…».
Non ti sei mai sposato.
«Non ci sono andato mai nemmeno vicino. Ho un forte concetto della libertà personale. E mi piace andare fuori dagli schemi per principio».
Anni fa hai lavorato con Fausto Brizzi, il regista accusato di molestie sessuali da alcune aspiranti attrici…
«Conosco abbastanza bene Brizzi, anche se non lo vedo da un po’. Me lo presentò una sua ex, l’attrice Giorgia Wurth. Lo ricordo appassionato di sesso come tutti gli uomini, ma anche come una persona educata e corretta. Non posso sapere cosa sia successo in certe situazioni. Posso dire, però, che se sul set dirigeva tutto lui, nel suo privato ha sempre demandato molto alle sue donne, inclusa la moglie attuale (Claudia Zanella, ndr). Non è forse un segno di rispetto del genere femminile?».
Cosa pensi degli scandali nel cinema?
«È giusto che le donne si ribellino e non vengano considerate solo dei corpi. Ma un conto è un atto di violenza, un altro sono le avance. Se non è sopraffatta fisicamente o psicologicamente, una donna in gamba reagisce davanti a un uomo insistente o troppo esplicito. Gli dice: “Tira indietro quella mano” o “Rivestiti”».
Hai dei progetti in ballo sul piano lavorativo?
«A fine maggio uscirà il mio libro Seduzione magnetica. Sto valutando una distribuzione ufficiale per lo spettacolo teatrale li sesso e la ricerca della felicità, scritto con Sergio Spaccavento, pubblicitario di fama internazionale e autore di Maccio Capatonda».
Articolo tratto da Vero.