La scorsa settimana il mondo della televisione è stato spaventato da una notizia preoccupante: Maurizio Costanzo ricoverato in ospedale in fin di vita per un problema cardiaco. Per fortuna, la notizia era falsa nella sua gravità. Ed è lo stesso Costanzo, in questa intervista, a tranquillizzare tutti:
«Ho solo una bronchite, e mi sto curando per evitare che diventi polmonite. Ma continuo regolarmente a lavorare, ho anche registrato l’ultima puntata dell’intervista, in onda il 2 febbraio».
Già, perché i programmi di Costanzo continuano a convincere i critici e a fare il pieno di ascolti. L’intervista, su Canale 5, supera regolarmente il milione di spettatori, e lo stesso l’autunno scorso è capitato con S’è fatta notte, il programma con Lisa Marzoli andato in onda su Raiuno. Per questo il direttore della rete Rai, Andrea Fabiano, ha chiesto al giornalista romano altre dieci puntate, che andranno in onda a maggio.
A settantantotto anni quindi Costanzo, nonostante la fastidiosa bronchite, è energico più che mai. E uno stakanovista convinto, con un’unica vocazione: il giornalismo. Per questo è in grado di lavorare ore ed ore nel suo ufficio a Roma, quartiere Prati, dove c’è un gatto a fargli compagnia nella sua stanza piena di fotografie, televisori (tutti rigorosamente accesi).
Tre matrimoni alle spalle e la convivenza con Simona Izzo, che ha sempre definito un altro matrimonio. La relazione più lunga è stata quella, che dura ancora, con Maria De Filippi, che vedremo sul palco dell’Ariston al Festival di Sanremo al fianco di Carlo Conti. Vive con lei da 25 anni, e si sono sposati con rito civile celebrato in Campidoglio dall’allora sindaco di Roma Francesco Rutelli.
«Io e Maria siamo prima di tutto amici. Ed è per questo motivo che andiamo d’accordo. Mai un litigio»,
racconta, accogliendoci nel suo uffici. Maurizio Costanzo e Maria De Filippi hanno adottato nel 2004 Gabriele (oggi ventiquattrenne), che lavora per la loro società di produzione televisiva Fascino. Maria ha comunque un ottimo rapporto anche con gli altri due figli di Maurizio Costanzo, Saverio e Camilla, e con i suoi nipotini.
Costanzo ha ancora dei sogni da realizzare. Uno di questi è intervistare di nuovo Mina. Per la “tigre di Cremona”, nel lontano 1966, ha scritto Se telefonando. Da anni Mina non si fa più vedere in pubblico e Costanzo, per convincerla a rilasciare un’intervista, si è detto pronto a tutto. «Vado con le telecamere a Lugano. Magari facendo una serenata musicale sulle note di Se telefonando», dice scherzando.
Maurizio Costanzo Perché il suo sogno è Mina?
«Penso che intervistarla sarebbe in assoluto la cosa più bella al mondo. Non sogno altri scoop».
Com’è nata Se telefonando Maurizio Costanzo?
«Serviva come sigla di un programma di cui io e Ghigo De Chiara eravamo autori: Aria condizionata.
Morricone curò gli arrangiamenti. Ha detto di essersi ispirato al suono delle sirene delle ambulanze di Marsiglia. Morricone la suonò per Mina nella saletta prove di Via Teulada. Mina aveva il foglio con il testo tra le mani. Mi ha regalato una canzone favolosa».
Tanti anni di carriera nel giornalismo. Sempre con la stessa emozione Maurizio Costanzo?
«Ho cominciato a 17 anni. Ero giovanissimo. Ma conservo ancora un bel po’ di tensione prima di cominciare una trasmissione. Prima di ogni intervista ho ancora paura. Credo che il mio lavoro non si possa fare senza far finta di niente»
Lei sembra avere ancora tantissima forza.
«Certo. Soprattutto quando faccio televisione e nella stessa giornata magari la radio. Ma il lavoro aiuta a non invecchiare con la mente».
E Maria cosa le dice Maurizio Costanzo?
«Non dice nulla. Perché di solito rientro in casa prima io di lei. Le sue giornate sono lunghissime».
Lei ha perso suo padre giovanissimo. Ha detto che pensa sempre ai suoi genitori.
«Sono convinto che il legame con i propri genitori sia unico. Nella mia vita non c’è stato un momento delle mie giornate durante le quali non abbia.pensato ai miei genitori. Ho le loro foto in camera da letto. Li porto sempre con me».
Ha rimpianti pensando a loro?
«Il mio dolore è che mio padre, quando è morto, non ha potuto vedere che ce l’ho fatta. All’epoca ero ancora un semplice collaboratore a Paese sera. Mia madre, invece, qualcosa ha visto. Quando ho fatto la prima puntata di Buon pomeriggio, la chiamai, e lei mi disse: “Ho sentito la trasmissione. Ma poi domani che dici?”»
E se non avesse fatto il giornalista Maurizio Costanzo?
«Non avrei fatto nessun altro mestiere. Ho avuto una grande fortuna a fare quello che volevo fare. È stata una vocazione».
La grande novità dell’ultima stagione è stata il “trono gay” a Uomini e donne. Chi ha avuto l’idea?
«L’idea è stata di Maria, ma io ho molto insistito affinché lo facesse. Perché lo ritenevo importante soprattutto dopo la legge sulle unioni civili. La discriminazione è impensabile, e l’ho sempre pensato: ho fatto tantissime puntate del Costanzo show su questo tema. Il mondo cammina e va avanti. Cambia».
A proposito di Maria: guarda molta televisione a casa insieme a lei?
«Non la vediamo insieme, perché quando lei torna io la sto già vedendo in poltrona. Ogni tanto Maria mi consiglia dei film americani e li guardo. Spesso accade di sabato, che è il giorno in cui lavoro meno. Altrimenti amo i film italiani»
La sua è una famiglia allargata.
«Io ho sempre creduto nella famiglia. I miei figli, Saverio e Camilla, che ho avuto dalla mia prima moglie, Flaminia Morandi, li vedo ogni giovedì a pranzo in ufficio da me. Con mio figlio più piccolo Gabriele, che ha 26 anni e che io e Maria abbiamo adottato, ceno ogni sera. Credo tantissimo nel valore del pranzare o cenare insieme. Lo faccio anche con i miei nipoti. E questo elogio della famiglia ve lo fa uno che si è sposato quattro volte, anche se sono ormai 25 anni che sto con Maria».
Ormai si può dire che è un matrimonio che funziona. Qual è il vostro segreto?
«Forse funziona perché tra me e Maria c’è un vera amicizia e un reciproco aiuto, quando ce n’è necessità. Vi dico la verità: con lei non ho mai litigato».
Perché è molto paziente, o perché c’è un grande feeling?
«La durata è la prova del nove del nostro rapporto».
Non ha mai pensato a fare un programma televisivo insieme a Maria?
«Come Sandra e Raimondo? Loro erano molto bravi. Ce l’hanno proposto, ma io non lo farei».
Nel suo salotto Tv sono nate tantissime coppie. Tra queste, anche Belen Rodriguez e Stefano De Martino.
«Loro due sono venuti spesso da me. Ho fatto il tifo per Stefano, che credo sia un bravo ragazzo, durante l’ultima intervista che ho fatto a Belen qualche mese fa. Lei appena ha visto passare le immagini del suo matrimonio, ha voluto fermarle. Credo che sia una ferita aperta».
Chi le manca del mondo dello spettacolo?
«Alberto Sordi e Vittorio Gassman. Ricordo che insieme a loro trascorrevo tante ore. L’ultima volta che Sordi uscì, prima di ammalarsi, fu per venire a casa mia».
Intervista a Maurizio Costanzo tratta da Visto.