Prima ancora di andare in onda la miniserie Rodolfo Valentino la leggenda in televisione su canale cinque che sarà il 16 e 17 aprile, fa già parlare . Per perito di una scena di nudo integrale Fra Asia Argento e Gabriel Garko, attore nel ruolo Valentino. Un nuodo che Mediaset ha deciso di elimonare per non scandalizzare troppo i suoi telespettatori.
“Quel nudo avveniva in un momento simbolico importante della storia, quello in cui Rodolfo Gugliemi si spoglia senza vesti per un essere un nuovo uomo, il grande amore Rudy Valentino.”
Basterà quindi solo la fama immortale di Rodolfo Valentino e la popolarità di Garko a garantire ottimi ascolti a questa fiction. La vicenda umana del giovane emigrante pugliese , diventato un divo del cinema adorato adorato dalle donne e poi morto prematuramente a 31 anni per una peritonite è infatti una storia che ha del leggendario, , un progetto per cui Gabriel Garko dovpo avere prestato il volto a una serie di cattivi da manuale, ultimo Nito Vladi teneva in mi modo particolare.
“Interpretare Rudy Valentino era il mio sogno, per portare sullo schermo, questo personaggio non ho esitato a girare in contemporanea con la terza serie del Peccato e la vegogna e ho studiato fino a nove ore al giorno per imparare a ballare. Interpretare nello stesso perioto Nitto Valdi e Valentino non è stato facile, certe volte non sapevo piu’ se sparare o ballare”
A aiutarlo a dare il meglio si sè sul set è stata anche l’amica Asia Argento
“Una donna e un’attrice che mi fa impazzire”
che interpreta la seconda moglie di Rudy la ballerina russa Natacha Rambova . E con lei ha giraqto anche scene d’amore molto calde.
Un mito, quello di Valentino, che Garko sente vicino, perchè la vita del ragazzo di Castellaneta deventato il re di Hollywood presenta una serie di Analogie con quella del bellissimo attore cresciuto a settimo torinese, a cominciare dalla bellezza, per finire con lo straordinario ascendente verso il pubblico femminile
“Io sex symbol come Rodofolfo Valentino?Beh non esageriamo , lui era un divo io quanto sento dei colleghi che parlano di se stessi in terza persona mi metto a ridere”
Stralcio tratto da Visto.