E adesso vi parliamo di Maria Teresa Ruta che si è sposata con il produttore Roberto Zappulla con il quale era fidanzata dal 2006.
Maria Teresa Ruta perchè ha preso questa decisione solamente adesso?
“Roberto e io ci siamo prefissati come obbiettivo di girare il mondo il più possibile nei prossimi 5 o 6 anni e quando mi si è presentata l’occasione di un viaggio in Etiopia mi è anche sembrato un modo perfetto per iniziare questa avventura”
Maria Teresa Ruta in che senso questo viaggio è stata un’occasione?
“Ho partecipato un anno fa casualmente a un concorso on line, conosci l’africa e ancora più casualmente l’ho vinto! Quando mi è stato chiesto quale fosse la destinazione che avrei voluto visitare ho risposto la più estrema possibile e sono stata accontentanta. Non solo Etiopia , ma anche l’Etiopia più isolata. Il Dallol in Dancalia , uino dei luioghi più inospitali della terra al confine con l’Eritrea a 160 metri sotto il livello del mare. Per poi spingerci fino alla catena vulcanica dell’Erta Ale nell’Afar un itinerario durissimo, all’estremo della fatica. Abbiamo percorso 18 km a piedi nella pianura del sale, dormito per terra, scalato un vulcano sempre in eruzione. Il tutto sempre accompagnati da un polizziotto e da una guida con kalashnikov. E ancora l’oasi Giulietti qui mio nonno, giovane pilota dell’aereonautica, si era salvato quando avevano abbattuto il suo aereo e fin qui sono voluta arrivare ricordando i suoi racconti”
Maria Teresa Ruta e sulla cerimonia dettagli in più?
“Mi ero portata dall’Italia all’insaputa di Roberto una gonna lunga , bianca e romantica e top in pelle nera, moderno e aggressivo , immaginando già tra me e me un’occasione speciale. Per lui avevo scelto un completo nascosto in valigia. Anche se poi ha indossato una giacca comprata in un negozietto di Addis Abeba”
E le collane e l’abito rosso?
“Le collane me le hanno prestate le ragazze , AshaNati e Ambua . Quei batonei che vedete sono in realtà il letto dei nonni, i più anziani del luogo, che ci hanno ceduto il talamo nuziale per la prima notte di nozze. L’abito rosso è invece una stoffa tradizionale Afar a cui avevanmo fatto , io le le ragazze un taglio all’atezza del collo. L’ho comprato in un mercatino primo di avventurarmi nel deserto”
Maria Teresa Ruta è il primo si
“Il nostro sarà un matrimonio diffuso vogliamo sposarci alle Maldive, vogliamo sposarci in Calbria e anche a Venezia, e poi ovviamente anche il mio castello di Luino. E ritornare ancora in Etiopia a visistare la Valle dellOmo e a percorrere la rotta storica. In quell’occasione ci piacerebbe anche fare tutta la procedura legale e registrare il nostro matrimonio legalmente ad Addis Abeba. L’Etiopia è davvero nel nostro cuore per sempre.
”
Intervista a Maria Teresa Ruta tratta da Visto.