E adesso quest’articolo dedicato a Biagio Izzo che ha vinto si può fare di Carlo Conti su Rai uno e leggiamo direttamente dal vero. Ha colorato di allegria e ironia ogni sua esibizione conquistando il gradimento più alto del podio di si può fare! Biagio Izzo vincitore del Celebrity talent di Raiuno condotto da Carlo Conti si racconta tra soddisfazioni professionali e le gioie che sono quattro figli sono in grado di regalarti
Biagio Izzo sei reduce dal trionfo di si può fare, quali sono state le armi che ci hanno permesso di vincere
“ero uno dei più anziani e a differenza di molti miei compagni d’avventura non potevo contare neppure sulla prestanza fisica per affrontare determinate. Probabilmente è stato premiato lo spirito goliardico con cui ho affrontato le mie esibizioni. Mi sono divertito molto e mi ha gratificato l’idea di aver strappato qualche risata. Non mi aspettavo di arrivare primo e la vittoria così come il mio intero percorso si può fare mi ha regalato forti emozioni. Carlo Conti e stato un caposquadra strepitoso capace di instaurare un clima di allegria collaborazione tra tutti i concorrenti e non è facile quando c’è un gruppo così variegato di artisti”
Biagio Izzo i suoi figli si hanno seguito in televisione?
“I miei due figli più piccoli Raffaele Martina facevano le ore piccole davanti al televisore per vedere Papa. È proprio al loro che voglio dedicare la mia vittoria. Mi hanno raccontato che al momento della proclamazione del vincitore si sono messi a saltare e a fare le capriole sul divano per la felicità. Quando sono tornata a casa mi hanno detto che sono il loro campione facendomi quasi commuovere “
Biagio Izzo che tipo di padre sei
“il mio è un mestiere che mi porta spesso lontano da casa e dai miei affetti. Sempre in giro da un set all’altro da una tournée teatrale alla successiva. Come molti miei colleghi, mi sento spesso incolpa proprio per il fatto che non posso condividere la quotidianità con i miei cari. Allora, quando sono a casa cerco di recuperare il tempo perso e con i miei figli vissuto fin troppo permissivo bisognerebbe trovare il giusto equilibrio. Sarà perché sto invecchiando ma sento che sto vivendo in maniera più intensa le emozioni da genitore. Mi sento più padre oggi rispetto a qualche anno fa quando era più giovane ho avuto le mie prime due figli Alessia e Valeria che ora hanno ventotto il ventitré anni. Anche nei loro confronti mi sento più padre oggi che un tempo all’epoca quando erano piccole lavoravo come un matto per costruirvi una carriera. Volevo garantire loro un futuro migliore. Però anche durante le settimane in cui era impegnato con si può fare facevo continuamente pendolare tra Roma e Napoli pur di stare vicino ai figli insomma, mi reputo un buon padre, vorrei solo avere più tempo da trascorrere con i miei ragazzi”
Biagio Izzo qualcuno di loro ha ereditato il talento artistico del padre
” tutti porta miseria. La primogenita è laureata in regia e produzione crisi e sta facendo l’assistente. La seconda vuole diventare attrice e presto reciterà in uno spettacolo diretto proprio dalla sorella. Martina vuole fare la ballerina ed è già parecchio talentosa a soli dieci anni mentre il piccolino di casa che ha sette anni., A un irresistibile simpatia da scugnizzo napoletano. Ama la musica e l’altro giorno ha fatto il saggio di flauto. Sono rimasto a bocca aperta di fronte alla sua bravura. Non a caso il suo insegnante viene chiesto il permesso di averlo con sé in uno spettacolo che farà a teatro”
Biagio Izzo qual è il difetto che tua moglie ti rimprovera più spesso
“si lamenta proprio per il fatto che il più delle volte sono lontano da casa. Ma mia moglie è una donna speciale, dalla grandissima intelligenza e mi comprende”
ora a quali altri progetti professionali si dedicherà
“A breve partirà la mia tournée estiva con serate in giro per tutta Italia. Autore invece tornerò a recitare nello spettacolo teatrale di Vincenzo Salemme , l’amico del cuore. Con Vincenzo la risata è assicurata, ma è questo uscio ci sarà spazio anche per alcune riflessioni di una certa importanza. Nel millenovecentonovantotto ho avuto l’onore la responsabilità di recitare nel primo film da regista di Vincenzo Salemme, che si intitolava anch’esso l’amico del cuore e non smetterò mai di ringraziarlo”