E adesso questa bella intervista a Riccardo Scamarcio che abbiamo tratto da Vero. Attore e produttore al Social Word Film Festival, Riccardo Scamarcio ha ricevuto il Golden Spike Award dal sindaco Benedetto Migliaccio e ha apposto la firma per il Wall of Fame monumento del cinema. A Vico Equense , location della kermesse cinematografica è arrivata con Valeria Golino, madrina della rassegna e sua futura sposa.
Sei considerato un sex symbol ma la bellezza è un vantaggio o un limite?
“Fin da giovane volevo fare l’attore e ho lavorato per raggiungere questo obiettivo. La bellezza è importante per sedurre, nella vita quotidiana può essere anche limitante , se qualcuno mi ha apprezzato piu’ per il mio presunto fascino che per le mie capacità d’attore mi importa poco”
Il tema del Festival è l’amicizia. Che valore ha per te?
“L’amicizia è il valore più importante da preservare e coltivare , è quel sentimento bellissimo che ci accompagna per tutta l’esistenza, l’amore, la feclitià e altri valori sono passeggeri, l’amicizia ci sarà sempre.”
Riccardo Scamarcio oltre che attore, sei anche produttore, che cosa state producendo?
“Il film per amore vostro, per la regia di Giuseppe Gaudino, con Valeria Golino, Massimiliano Gallo, Adriano Giannini , Rosaria de Cicco, interamente girato a Napoli. Dovrebbe uscire il prossimo autunno”
Riccardo Scamarcio che differenze ci sono tra recitazione e produzione?
“Sono due mondi completamente diversi. L’attore è sola la punta dell’enorme organizzazione che c’e’ dietro la realizzazione di un film e come tale sul set ha un impegno limitato. Il produttore invece si trova ogni giorno ad affrontare tanti sacricifici e a risolvere problemi di ogni tipo. inoltre un produttore proprio per l’impegno e la passione che servono si dedica a lavori in cui crede davvero, io , almeno non riuscirei a produrre un film in cui non mi rispecchio totalmente”
Riccardo Scamarcio e il tema molto sentito dell’immigrazione
“La realizzazione di quel film è stata un’esperienza importante, sono state felice di lavorare con un maestro come Cosa Gavras, tra le comparse c’erano veri migranti, durante le riprese siamo stati in contatto con persone che nella vita reale vivevano o avevano vissuto esperienze di immigrazione o di clandestinità. Con molti di loro è nato un rapporto che va oltre il set. Conosco, da pugliese, il dranmma dei migranti ero ragazzo quando a inizio anni 90 sbarcavano a Bari e nel Salento le carrette del mare con i fuggitivi albanesi.”
Riccardo Scamarcio riprendendo il titolo del film qual è il tuo Eden
“Dal punto di vista professionale non lao cerco, mi piacciono il sacrificio e la fatica. Dal punto di vista personale il mio paradiso è la vita rurale, avevere una casa in campagna, una donna, coltivare un pezzo di terra, accudire qualche animale, mangiare in modo sano, fare l’amore, condurre una vita semplice”
Riccardo Scamarcio che consigli daresti ai giovani che vogliono fare gli attori
“Il mio consiglio è quello di prepararsi seriamente, frequentare scuole di recitazione e cominciare dal teatro, una palestra impegnativa e formativa. Io ho cominciato cosi’, l’esperienza teatrale mi è stata molto utile. In tv vediamo spesso talent show che portano alla ribalta attori o artisti alle prime armi o senza l minima esperienza, ma il successo servo a poco se dietro non c’è tanta gavetta. Non è un buon inizio, si diventa merce, I talent hanno l’handicap di farti esporre subito senza protezione.”