E adesso questa bella intervista a dedicata a Chef Rubio ossia l’ex rugbista Gabriele Rubini che da dicembre 2014 appoggia Never Give Up associazione no profit per lo studio e la cura dei disturbi dei comportamenti alimentari. E leggiamo direttamente da Vero. Affronta un avvincente viaggio gastronomico alla scoperta dello street food . Chef Rubio, il cuoco più desiderato dalle telespettatrici italiane, ci racconta le novità della terza edizione di Uniti e Bisunti in onda il martedi dalle 21:10 su DMax.
Quali sono le chicche di questa stagione Chef Rubio?
“Tre puntate sono ambientate all’estero più precisamente in Spagna, Francia e Germania, la narrazione è legata da un filone orizzontale, cosi’ che ciascuna puntata non risulta scissa dalle altre. L’altra grande novità riguarda l’ingresso nel programma di una presenza misteriosa , che mi aleggia intorno, senza palesarsi completamente. Anche per questo la terza edizione di Unti e Bisunti è forse più simile a una serie TV, che non a un programma di cucina”
Chef Rubio quali sono i nemici della cucina ?
“Sicuramente l’ignoranza. , lo studio , e il desiderio di informarsi , di conoscere, rappresentano ottimi alleati per chi vuole fare una bella figura a tavola. Un altro nemico è il tempo. Spesso, però è una scusa. La maggior parte delle volte, chi dice di non avere tempo per cucinare mente sapendo di farlo. Aprire una busta di cibo pronto e e metterla in pentola non richiede poi cosi’ tanto tempo in meno rispetto a quello necessario per realizzare una ricetta migliore e più sana. Magari servono appena cinque minuti in piu’ ma certamente un piatto espresso fa guadagnare a chi lo prepara qualcosa in piu’ in termini di salute, di qualità e di godimento. Non so con precisione che cosa ci sia nei frigoriferi delle famiglie italiane , mi auguro prodotti esani e freschi.”
Chef Rubio al contrario di Molti tuoi colleghi che forti della popolarità guadagna ta in televisione hanno aperto nuovi ristoranti , tu non ne hai uno
“”E’ una scelta che ben risponde al mio spirito gitano. In più sono convinto che per me la strada sia ancora lunga. Voglio crescere e impararare solo in questo modo avrò chiaro che cosa offrire ai miei eventuali clienti e come farlo. Poi, la mia ricerca gastronimica non è ancora finita. Quando avrò meno benzina in corpo avrò meno benzina in corpo, mi fermerò e riceverò gli ospiti. Per il momento preferisco continuare ancora ad andare a trovare le persone in giro per l’Italia.
Intervista a Chef Rubio di Unti e Bistunti tratta dalla rivista VERO.
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