Ottobre on ha mai amato fare vita mondana. Al contrario, quando è lontano dai riflettori, preferisce lasciarsi circondate dall’amore delle donne della sua vita: la moglie Angelica e le figlie Caterina, Olivia Amelia. Ettore Bassi, che nella fiction E arrivata la felicità in onda il giovedì in prima serata su Raiuno interpreta il personaggio di Gianluca, si racconta al nostro settimanale Vero.
Ettore Bassi come nasce la tuo partecipazione alla fiction E arrivata la felicità?
«La produzione ha voluto coinvolgermi in questo progetto. Dopo che i produttori mi hanno raccontato la trama e mi hanno anticipato alcune curiosità sul personaggio che avrei dovuto interpretare. ho deciso di accettare. Era la prima volta che mi veniva offerto un ruolo tanto particolare…››.
Descrivici il tuo personaggio…
«ll mio Gianluca non è un defunto, non è un fantasma e non è un angelo. Allo stesso tempo, però, Gianluca è tutte e tre le cose. Insomma, è un’entità non ben definita. Questo personaggio mi ha colpito molto sin dall`inizio, perché si inserisce all’interno della trama portando tanto amore. Gianluca, infatti, nonostante non sia più in vita, continua a interessarsi a colei che un tempo era sua moglie, ovvero Angelica, che nella fiction viene interpretata da Claudia Pandolfi. Gianluca tiene ancora tanto ad Angelìca e nel corso delle prossime puntate della serie non mancherà di preoccuparsi per lei. Proprio per l’atipicità di questo personaggio. mi sono divertito a trovare la chiave giusta per interpretarlo e risultare convincente».
Ettore Bassi qual è la prima cosa che hai pensato quando hai saputo che si trattava di un personaggio tanto particolare?
«All`inizio mi chiedevo come avrei potuto portare in scena un personaggio del genere in maniera credibile, divertente e “leggera”. Comunque, questi dubbi sono svaniti nel momento in cui sono riuscito a entrare meglio nella parte, leggendo la sceneggiatura».
Ettore Bassi, Gianluca, il tuo personaggio, è un grande consigliere. Tu, invece, tendi a dare consigli o preferisci riceverli?
«Con il passare del tempo e con la maggiore esperienza che credo di avere acquisito, dare consigli alle persone che ne hanno bisogno per me diventa una cosa naturale. A ogni modo anche a me capita, qualche volta, di avere bisogno di consigli».
Pensi di avere qualcosa in comune con Gianluca?
«ll senso paterno».
Che cosa ti hanno detto le tue figlie quando hai rivelato loro che in E arrivata la felicità avresti interpretato un defunto?
«Non appena ho detto loro quale sarebbe stato il mio prossimo personaggio, si sono divertite soltanto all’idea di vedermi in quel ruolo. E an- che adesso continuano a essere molto curiose di seguirmi in televisione nei panni di un uomo che è passato a miglior vita».
Ettore Bassi qual è stata la reazione di tua moglie, invece?
«Potete immaginare la sua faccia quando le ho detto che avrei interpretato “il marito mono di Angelica”. Infatti anche mia moglie, come il personaggio di Claudia Pandolfi, si chiama Angelica. Alla fine si è fatta una bella risata scaramantica (ride, ndr)››.
All’inizio della tua carriera venivì apprezzato soprattutto per la tua bellezza. Poi, sei riuscito a dimostrare di essere anche bravo. E stato complicato?
«Intanto. ne approfitto per ringraziare tutte le persone che in questi anni hanno creduto in me. Detto questo, devo ammettere che non è stato difficile dimostrare che, oltre a essere bello, sono anche un bravo attore. Per intenderci, non è che mi dispiacesse essere giudicato un bell`uomo: non la vivevo certo come una preoccupazione. Con il trascorrere del tempo, ho semplicemente portato avanti quello che sentivo e quello che volevo fare della mia vita. Fortunatamente, lungo il mio percorso professionale, ho avuto numerose opportunità per dimostrare quello che sapevo fare. E anche in futuro continuerò a lavorare con lo stesso entusiasmo finche’ mi si presentino nuove opportunità».
Ettore Bassi Un’ultima curiosità: come sei nella vita di tutti i giorni, quando non sei impegnato con il tuo lavoro?
«Sono un uomo molto riservato. I grandi eventi mondani non fanno proprio per me, di conseguenza cerco di parteciparvi solamente quando si tratta di dare qualcosa al pubblico che mi segue da tantissimo tempo. Preferisco restarmene a casa, circondato dalla mia famiglia. composta da mia moglie e dalle nostre figlie. Insomma, credo di essere una persona normalissima».
Ettore