Carlotta Natoli, dopo aver contribuito al successo di tante serie amatissime dal pubblico, tra cui Tutti pazzi per amore e Braccialetti rossi, in cui interpretava l’umanissima dottoressa Lisandri, si carica sulle spalle il difficile compito di essere la primadonna della nuova fiction di Canale 5 I misteri di Laura, che nelle prime due puntate ha totalizzato circa quattro milioni di spettatori.
«Sono una detective della porta accanto»
dice. Nella nuova serie del martedì sera a Gianmarco Tognazzi e Daniele Pecci Carlotta Natoli ha il compito di risolvere misteri e delitti. Senza perdere il sorriso che la contraddistingue.
“La responsabilità avere la serie sulle spalle la sento, e se durante le riprese non sono impazzita lo devo proprio ai miei colleghi».
Carlotta Natoli la serie è stata girata a Praga: come si è organizzata con suo figlio Teo?
“È stata la prima volta che ho passato così tanto tempo lontana dalla mia famiglia. Teo ha dieci anni, e prima di lasciarlo per quattro mesi c’è stata una grande preparazione. Ma diciamo che alla fine ce la siamo cavata».
La sua Laura, che nella serie è stata sposata con Gianmarco Tognazzi viene tradita. Lei come reagirebbe di fronte ad una situazione del genere?
«Il mio compagno Thomas Trabacchi, che fa anche lui l’attore, lo sa bene: se mi dovesse tradire, io non devo saperlo assolutamente. E soprattutto dovrebbe farlo all’estero, perché viviamo in un ambiente dove ci conosciamo tutti. E se venissi a saperlo, soprattutto se si trattasse di una persona che io conosco, sono sicura che non la prendessi bene. Ma proprio per niente».
Carlotta Natoli In questo sembra assomigliare poco a Laura, il personaggio che interpreta nella fiction.
«Laura ha un atteggiamento quasi maschile, che la porta a rimuovere i problemi. Io invece, come tante donne, sono abituata a sviscerare tutte le emozioni legate ai miei sentimenti. Laura non ha voglia di dire come si sente, di spiegare agli altri dove hanno sbagliato con lei. Io sono l’esatto opposto: analizzo, voglio spiegazioni. Forse ora meno che in passato: invecchiando, arrivando a superare i quaranta anni certi lati del carattere non si possono cambiare, ma smussare sì. Che tipo di mamma sono, poi, bisognerebbe chiederlo a mio figlio. Io mi sento una mamma non apprensiva e giocosa. Chissà se Teo è d’accordo. Non dimentico però il mio ruolo di genitore che, inevitabilmente, detta le regole: “Mettiti la felpa, lavati i denti”, Spesso mi vengo a noia, ma credo che sia normale».
Anche diventare madre Carlotta Natali l’ha cambiata. E con suo figlio, nel privato, come si comporta?
È severa” «Sicuramente la maternità cambia una donna Ma un nuovo tipo di atteggiamento verso la vita, in cui non ci si sta sempre a interrogare su tutto, arriva solo con la maturità anagrafica. In quest’ottica rientra poi anche il rapporto con i figli anche con loro bisognerebbe imparare “
Quando le hanno offerto il ruolo del commissario Laura M0retti, ha accettato subito?
«Non me l’hanno offerto ho fatto due provini, molto lunghi tra l’altro Quando mi hanno detto che avremmo girato nella Repubblica Ceca sono rimasta senza ma sono stata molto contenta per come s andate le cose. Essere protagonista di’ una serie televisiva è una cosa rara: per quanto mi riguarda p stata una bellissima esperienza».
Se non fosse stata nel della fiction Carlotta Natoli da telespettatrice l’avrebbe guardata?
«Penso proprio di sì,. Sono molto affezionata a quel personaggio perché in lei c’è molto di me, dalla capacità di gestire famiglia e l all’essere sempre in movimento. Non sapere staccare è una caratteristica del mio carattere che ho da sempre. la storia di Laura la vita professionale e quella familiare si sovrappongono capita spesso anche a me». ”
e se suo padre non fosse stato l’ attore Piero Natoli lei sarebbe comunque diventata attrice?
«Io ero una predestinata. Il mio complesso di Edipo è tanto grande che non si può nemmeno classificare>›.