E adesso questo interessante articolo a Nicolò Buongiorno, ovviamente figlio dell’indimenticato e indimenticabile Mike Buongiorno e leggiamo da Vero. Anche in famiglia, così come nel suo lavoro. Mike Bongiorno è stato un grande maestro. Abbiamo incontrato Nicolò Buongiorno, il secondo dei tre figli del celebre conduttore. Nicolò si dedica alla Fondazione Mike Bongiorno e ha scelto di lavorare dietro le quinte come regista, invece di stare sotto i riflettori come il padre. Di recente ha realizzato un documentario sul Cervino andato in onda a Obiettivo Pianeta.
Nicolò Buongiorno come nasce la tua passione per la montagna?
«Quando ero bambino, con la mia famiglia scappavamo dalla città per stare nel nostro rifugio in montagna, sul Cervino. Mio papà la amava molto e probabilmente mi ha trasmesso questa passione. Negli ultimi dieci anni, poi, ci vado più spesso per sciare, per fare alpinismo e altri sport».
Di cosa parla il tuo documentario sul Cervino?
«ll filmato si apre con Mike che racconta il suo grande amore per il Cervino, poi parte una storia che si sviluppa su due piani narrativi. Cervíno, la montagna del mondo è un meraviglioso viaggio attraverso il tempo, a contatto con la saggezza della natura più selvaggia, alla ricerca di una nuova via dentro se stessi. Al centro di questo racconto iniziatico, la spettacolare ascesa vissuta da un giovane uomo sulla via normale italiana del Cervino, aperta da J.A. Carrel nel 1865. A creare un ponte di collegamento tra i documenti e le testimonianze storiche della via alpinistica di 150 anni fa e quella di oggi. alcuni protagonisti d’eccezione che accompagnano l’ascesa del protagonista».
Nicolò Buongiorno A proposito di vette. è iniziato Monte Bianco, reality condotto dalla Balivo: da regista, come vedi l’idea?
«Al di là di alcune polemiche che ci sono state, in cui preferisco non addentrarmi, ritengo sia potenzialmente una bella iniziativa. Conosco personalmente alcuni dei tecnici che hanno lavorato nel cast e li ritengo grandi professionisti. La montagna insegna e mi auguro che passi questo messaggio al grande pubblico. ll fatto che sia un format pensato e prodotto in Italia non può che incontrare il mio apprezzamento».
Perché tuo padre era così innamorato del Cervino?
«Mio papà lo ha vissuto con grande passione: dal mitico spot pubblicitario di una nota grappa alle sue doti di sciatore. Cervinia l”ha anche ricordato con una statua. Un omaggio della città al personaggio che qui è stato molto amato».
Quanto rimane di Mike oggi negli italiani?
«Mike è un personaggio intramontabile che continua a yivere nei ricordi della gente. E stato un innovatore della Tv: è entrato nelle case degli italiani e con chiunque ha saputo comunicare proponendo un modo nuovo e giocoso di fare cultura a tutti i livelli».
Nicolò Buongiorno presto nascerà piazza Allegria a Milano: raccontaci di questo progetto…
«Piazza Allegria per ora è il nome di un progetto di riqualifica di un`area, nel quartiere Gratosoglio, nella parte meridionale di Milano. Qui la Fondazione Mike promuoverà attività ricreative, sociali e di coinvolgimento dei cittadini. La città di Milano ha anche dedicato una via a Mike in zona Porta Nuova: si è voluto ricordare mio padre come uomo che ha portato innovazione. E stato senz’altro un bel riconoscimento».
Nicolò Buongiorno i tuoi figlì come vivono l’immagine di un nonno che è stato così importante?
«Sanno di aver avuto un nonno speciale, ma purtroppo lo ricordano poco perché quando l”hanno conosciuto erano piccoli. Mio papà ha visto Luce ancora in fasce».
Possiamo ritenere Fabio Fazio il successore di Mike?
«Sicuramente Fabio stimava molto mio papà e la cosa era reciproca. Anche la mia famiglia ha grande stima di Fazio: è un grande professionista, dotato della giusta dose di ironia., buon gusto e garbo. Non mi piace definirlo “successore” quanto, invece, un grandissimo professionista».
Nicolò Buongiorno come lo immagini nel nuovo Rìschiatutto?
«Sarà sicuramente all`altezza della situazione e saprà rispolverare al meglio e dare il giusto rilancio a quel grande gioco in cui mio padre ha creduto molto».
Non hai mai pensato a un tuo futuro televisivo? Se sì, quanto potrebbe “pesare”, secondo te, essere il figlio di Mike Bongiorno?
«Conosco bene la televisione, ma adesso preferisco lavorare dietro le quinte: qui riesco ad esprimere molto la mia creatività». «Arriverà una fiction su ili lui»
Nicolò Buongiorno Si è parlato di una fiction dedicata a Mike: ci puoi anticipare qualcosa?
«E da tempo in cantiere e spero davvero che nel 2016 il progetto si sblocchi: tanti incontri, ma concretamente non si è ancora definito molto. Avendo scritto il libro a cui si ispirerà la fiction, posso solo dire che lavorerò alla scrittura della sceneggiatura».
Quali sono le attività in programma della Fondazione Mike Bpngiorno?
«Ultimaniente ci siamo dedicati all`asta benefica. Proprio recentemente i media ne hanno parlato ed è stato un grande successo. Fabio Fazio è stato il battitore d’asta di più di 400 oggetti personali di Mike, il cui ricavato andrà a favore del progetto della Piazza Allegria. La città di Milano è stata molto riconoscente e sia io sia la mia famiglia, come Fondazione, ne siamo davvero fieri. Parallelamente ci stiamo dedicando ai FabLab (Fabrication Laboratories), laboratori in scala ridotta dove si può costruire quasi qualsiasi cosa sfruttando un mix di tecnologie digitali e macchine analogiche».
Insieme a tuo papà Nicolò Buongiorno hai anche scritto un libro a quattro mani: è stata un°occasione per conoscervi meglio? `
«Sicuramente è stato un viaggio bellissimo in cui, assieme a lui, ho rivissuto le grandi tappe della sua vita e dei suoi successi professionali. Mio padre all’inizio non era molto del1°idea, anche perché l’esperienza della scrittura del suo passato per lui rappresentava la fine del suo grande percorso, ma poi siamo riusciti a convincerlo a raccontarsi. Ed è stato davvero fantastico e unico».
Quali sono i preziosi consigli di tuo padre che porti sempre nel cuore?
«Mike Bongiorno ha sempre sostenuto che il dialogo e la vicinanza alla gente fossero gli ingredienti vincenti per lasciare segni importanti. Questo è uno dei tanti suoi preziosi consigli che mi porto sempre dentro e che ancora oggi, per me, è fonte di ispirazione››.
Intervista a Nicolò Buongiorno che parla del padre Mike. Fondazione Mike Buongiorno