Articolo su Leonardo DiCaprio. E’ diventato un idolo grazie a Titanic, uscito al cinema nel 1997. Da allora la stella di Leonardo DiCaprio ha continuato a brillare, visto che oggi può vantare una carriera invidiabile. Però finora, DiCaprio che ha dato prova della propira versatilità in film come Gangs of New York, The Aviator, J. Edgar e Django Unchained non ha mai vinto un Oscar. Ci riuscirà con Revenant Redivivo il film che ha presentato qualche giorno fa in Italia in cui interpreta un cacciatore di pelli che sopravvive nonostante venga abbandonato da tutti? Lo scopriremo il 28 febbraio quando andrà in scena la notte degli Oscar.
Leonardo DiCaprio ti aspettavi che Revenant -Redivivo venisse candidato a dodici premi Oscar?
“Naturalmente siamo stati tutti felici quando abbiamo saputo di questo grande riscontro da parte dell’Academy nei confronti di Revenant . Avere recitato in questo film per me ha rappresentato un vero e proprio viaggio , visto che abbiamo dedicato quasi un anno della nostra vita alla sua realizzazione. Detto questo, certo non abbiamo mai realizzato Revenant per vincere l’Oscar, lo abbiamo fatto per il pubblico che andrà a vederlo e per fare capire che vale la pena rischiare per realizzare un film di questo genere. Tornando agli Oscar, mentre recitavo non pensavo ai premi che avrei potuto vincere, ho semplicemente fatto il mio meglio. Adesso il giudizio è nelle mani dell’Academy”
Leonardo DiCaprio che cosa ti ha lasciato Hugh Glass?
“Con questo film mi sono avvicinato alla vera storia del personaggio , una storia di sopravvivenza incentrata sul rapporto tra l’uomo e la natura, sulla capacità dell’uomo di dominarlo. Avvicinandomi a questa storia, mi sono reso conto dell’avidità di certi uomini, che rubano dall’ambiente con un unico scopo: sfruttarlo e ricavarne il più possibile in termini di risrose, anche se così facendo si danneggiano le popolazioni”
La macchina da presa in Revenant Leonardo DiCaprio ha un ruolo più dominante rispetto agli altri film da te interpretati….
“Il sangue che macchia l’obbiettivo il mio respiro che lo appanna consento allo spettatore di entrare a stretto contatto con ciò che accade nel film, permettendogli di percepire fino in fondo ciò che i protagonisti stanno vivendo in quel momento. Grazie al regista Alejandro Gonzalez Inarritu il pubblico in sala vive un’esperienza molto profonda”
Articolo tratto da Vero.
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