Della sua terra di origine, la Sicilia, conserva il carattere deciso e passionale. Inviato per la carta stampata e cronista in Tv, Carmelo Abbate conduce II Labirinto – Storie di ordinaria ingiustizia, in onda il giovedì in seconda serata su Rete 4. Un programma dedicato ai casi di nera più eclatanti in cui il colpevole si è rivelato alla fine vittima innocente.
Carmelo Abbate possiamo definire Il Labirinto uno spin off di Quarto Grado?
«No, non credo ci sia niente di simile nel panorama generalista. E un i programma tra le persone e per le persone: l’obiettivo è raccontare cosa succede a coloro che vengono investiti dalla macchina giudiziaria. E possibile ricominciare a vivere, dopo che le telecamere se ne sono andate? Vogliamo dare uno sguardo profondo, umano, intimo e sincero, ma anche vero
e crudo. Per questo ci mettiamo nei panni delle vittime del clamore mediatico».
Come mai il tuo programma Carmelo Abbate non ha uno studio Tv?
«Abbiamo scelto un’impostazione alternativa. Al centro c’è il protagonista con la sua vita. Andiamo a casa sua, nel suo ambiente. La scenografia, l’ambientazione e la fotografia valorizzano i dettagli familiari e sentimentali».
Perché hai pensato a un format dalla parte di chi viene ingiustamente ritenuto colpevole?
«Perché sono un garantista. Nei miei anni di collaborazione a Quarto Grado ho imparato a esercitare la prudenza. Nel dubbio, bisogna essere sempre e comunque dalla parte del presunto cattivo, di chi finisce nell’occhio del ciclone. I dati ufficiali, purtroppo, parlano da soli: ogni anno in Italia 7 mila persone vengono | arrestate, per poi risultare innocenti. Senza bandiere ideo-| logiche, né politiche, è il caso m di fare qualche riflessione».
Non ti senti un po’ contro corrente Carmelo Abbate?
«Certo. Ecco perché II Labirinto è un progetto originale: va contro la logica dei programmi che funzionano oggi. Prova a mostrare le cose dalla parte della vittima, che poi è il presunto carnefice. Il programma tratta i casi di chi alla fine si è riscattato, dimostrando a caro prezzo di essere innocente
Intervista a Carmelo Abbate tratto da Vero TV