La Paralimpiade! Ma chi me lo doveva dire!». Scherza Giusy Versace mentre sottolinea con enfasi la parola che indica i “Giochi olimpici per atleti con disabilità fìsiche”, di cui sarà protagonista in Brasile! La vincitrice di Ballando con le stelle (edizione 2014) e conduttrice (con Alessandro Antinelli) della Domenica Sportiva su Raidue, si prepara come velocista biamputata alla sua esibizione più importante a Rio de Janeiro, in Brasile (le Paralimpiadi sono in programma dal 7 al 18 settembre).
Questa è la prima convocazione alle Paraolimpiadi per te. Giusy Versace come hai reagito?
«Corro già da sei anni e sono stata molto vicina alle Paralimpiadi in occasione di Londra 2014. Qualche settimana prima di partire, però, la Federazione mi lasciò a casa come riserva. La presi male e avevo anche pensato di ritirarmi. Ma ciò che guida la vita è la passione, e con lei non si possono fare programmi. Rio è un appuntamento importante per il quale lavoro da tanti anni. E adesso sono qua, emozionata. E tocca fare anche bella figura».
Dalla tv a Rio!Giusy Versace ma come fai a fare così tante cose?
«Me lo chiedo anche io e se lo chiede pure mia madre. A volte mi stupisco da sola della quantità di cose che faccio. Seguo molto l’istinto e faccio le cose che mi danno energia. Ballando è stata una sfida che ho vinto, con mia grande sorpresa. Per me era già un miracolo aver superato la prima puntata. In realtà anche la seconda, dopo che mi è volata la gamba in diretta. Lì non pensavo proprio di arrivare fino alla. fine. E ora Rio è il coronamento di un sogno: perché una Olimpiade è una Olimpiade. Ho fatto i Mondiali, e agli Europei di giugno ho portato a casa due medaglie importanti, l’argento sui 200 metri e il bronzo sui 400 metri, ma i “giochi a 5 cerchi” sono tutt’altra emozione».
Giusy Versace perché hai deciso di fare sport?
«Ho cominciato a correre per ripicca. Volevo dare uno schiaffo morale a tutti quelli che diceva no che sarei caduta. Non ho mai pensato di correre per fare le gare, semplicemente per provare. Poi ci ho preso gusto. Ho iniziato a vincere e ad allenarmi in maniera C’è un gesto scaramantico che fai quando scendi in pista?
«No. Ma ho molta fede e recito sempre il Rosario. Prima di gareggiare faccio il segno della croce e prego di arrivare al traguardo».
Che cosa ti fa paura Giusy Versace e che cosa ti dà adrenalina?
«Questo me lo devi chiedere quando torno dalle Paralimpiadi. In realtà non ho ancora del tutto realizzato che ci andrò. Forse è per questo che non ho, ancora, né paura né adrenalina. Per il momento sono molto concentrata sugli allenamenti giornalieri. Pensandoci, forse ho paura di perdere la concentrazione, però voglio godermi l’esperienza
C’è un posto che ti dà energia Giusy Versace?
«Il mare. Ma quest’anno lo vedrò solo su Internet nonostante sia in Brasile. Proprio io che sono “terronissima” e che torno a Reggio Calabria tutte le volte che posso, per sentirne il profumo. Invece a Milano, dove vivo, non c’è il mare… però c’è la chiesa. E banale, ma quando ho bisogno di ritrovare la carica vado là e mi metto ai piedi della Madonna a pregare. Per me rappresenta la figura della mamma e, dato che la mia è lontana, mi affido sempre a lei. Parlo da sola, prego, penso. Ed esco da lì carica»
Che cosa dobbiamo Giusy Versace aspettarci prossimamente?
«Non lo so ancora, sono una fonte inesauribile di sorprese, anche per me stessa. Non sono una che sta ferma. Non mi piace annoiarmi. Sono come uno chef che ha tante pentole sul fuoco che bollono. In fondo, come dice il titolo del mio libro (edito da Mondadori, ndr), Con la testa e con il cuore si va ovunque»
Articolo tratto da TOP