Ha l’aria seréna e soddisfatta, Antonella Clerici. Quella di chi si sta godendo, finalmente, un po’ di sana tranquillità. Da pochi mesi, infatti, dopo burrascosi “alti e bassi” con il compagno Eddy Martens, padre di sua figlia Maelle, ha ritrovato l’amore tra le braccia del petroliere genovese Vittorio Garrone. Look total black, capelli biondi mossi raccolti in una morbida coda, dal vivo la padrona di casa de La prova del cuoco (Raiuno) appare più magra di come risulta in televisione. Sempre solare, sorridente e autoironica, ma meno “caciarona” ed esuberante, anche nell’abbigliamento, di quanto non sia ai fornelli.
Spiega lei stessa:
«Nella vita mi vesto sempre di nero, anche perché snellisce! Ma credo che in Tv, soprattutto quando si parla di cibo, sia positivo indossare colori allegri. Ho sempre amato il rosa. Quando lo sfoggiavo, venivo guardata in modo strano. Ora, invece, va di moda» «E poi bisogna essere un po’ circensi, per dare ai telespettatori l’idea del sogno. Io ho spesso indossato abiti ‘’folli”. Ogni tanto, Lucio (Presta, il suo manager, marito di Paola Perego, ndr) mi bacchetta. Mi vorrebbe più sobria. Però, per me, paillettes e luccichii portano buonumore!».
Vero l’ha incontrata durante la presentazione della nuova campagna di comunicazione dell’insegna della grande distribuzione MD, che l’ha scelta come testimonial per esaltare la filosofia della “buona spesa” a prezzi ragionevoli.
Come mai hai accettato di collaborare?
«Mi piace chi decide di andare controcorrente, lo lo sono sempre stata in tutta la mia vita, cercando di differenziarmi, facendo cose diverse. Come il cavalier Patrizio Podini, presidente di MD: 23 anni fa ha deciso di lanciare una rete di negozi discount nel Meridione. Lui, che è di Bolzano! All’epoca, devono essere stati in molti a dargli del matto».
«Ho un mio ristorante»
È successo anche a te Antonella Clerici?
«Sì, agli inizi della mia carriera mi sono occupata di basket, il mio primo amore. 11
mio primo marito (Pino Motta, sono stati sposati dal 1989 al 1991, ndr), era un giocatore di pallacanestro. Dopo ho avuto un altro marito (il disco-grafico Sergio Cossa, a cui è stata legata in seconde nozze dal 2000 al 2003, ndr). E poi… poi basta! All’epoca di donne che trattavano l’informazione sportiva quasi non ce n’era-no. E così è stato quando ho cominciato a fare la cucina in Tv, 18 anni fa: “Ma sei pazza? Non funzionerà…”. Adesso, davanti alle telecamere si cucina a tutte le ore, se potessero farebbero le uova pure al Tg! E io, donna del Nord, un anno e mezzo fa ho aperto il mio ristorante in Campania: Casa Clerici, nel centro commerciale di Marcianise, a Caserta».
Gli spot promozionali’si concludono con lo slogan “Se lo dice la Clerici, credici”. Ti sei presa una bella responsabilità…
«Chi mi conosce anche soltanto televisivamente sa che sono una persona affidabile. Sono una che dice sempre quello che pensa, a volte fin troppo. È molto difficile farmi dire cose in cui non credo. Oltretutto, più divento grande e peggio è: prima mi trattenevo maggiormente. Lo si è visto anche qualche giorno fa quando, in onda in diretta mentre era in corso una situazione drammatica (il Centro Italia e la valanga che ha sommerso l’hotel di Rigopiano, in provincia di Pescara, ndr), non ho potuto fare a meno di esprimere pubblicamente il mio disagio».
Come sei entrata nel mondo MD?
«Quando è arrivata la loro proposta, ho colto al volo l’opportunità. Credo che sarà un’unione duratura, io sono un tipo molto fedele. Sembra strano, visto che ho avuto due mariti! Ma in effetti, se guardiamo al mio matrimonio con la Rai. va avanti da trent’anni (salvo una breve parentesi in Mediaset, nella stagione 1999/2000, ndr). Se fossi stata un giocatore, non avrei cambiato squadra. Sarei diventata come Francesco Totti per la Roma».
Sei abituata a fare la spesa anche nei discount Antonella Clerici?
«Da vent’anni sta con me una signora bravissima: si occupa lei della casa e del resto. ma io seguo tutto. Le dico cosa comprare e cosa no e, al sabato, quando ho più tempo, provvedo personalmente. Sto attenta alle etichette e alle date di scadenza. Anche se ormai per leggerle bene devo mettermi gli occhiali. Dipende dove mi trovo, ma. se capita, compro pure al discount: ormai offre una valida qualità. E se sono in giro, acquisto qualche prodotto tipico».
Pure focaccia e pesto ligure? Il tuo fidanzato, Vittorio Garrone, è di Genova…
«Mamma che buona la focaccia! Ora, poi. lo è ancora di più (sorride)… Sì. amo pure il pesto».
Che cosa non manca mai nel tuo carrello Antonella Clerici?
«Cibi semplici e freschi: ricotta, bresaola, polenta, pane, pasta sfoglia. Il taleggio, uno dei miei formaggi preferiti. Quando sono a stecchetto non lo compro, altrimenti sono capace di farlo fuori in un paio di giorni! La mia bambina è una buona forchetta, come me: quando vede un cibo che l’attira, le s’illuminano gli occhi! Cerco di insegnarle a consumare, però, anche tanta frutta. Per la verdura faccio più fatica, ma sono tranquilla: la mangia regolarmente alla mensa scolastica».
Cucini con tua figlia?
«Sì, nel weekend. Maelle frequenta una scuola francese e, in settimana, rientra a casa alle quattro di pomeriggio. Ci dedichiamo, perciò, ad altro. Il sabato e la domenica, invece, prepariamo torte salate e ciambelloni. Mi rilasso a tavola con mia figlia e con il mio compagno. Mi piacciono i buongustai: io, in generale, non posso pranzare o cenare bene con persone che scartano il grasso dal prosciutto».
Oltre all’impegno quotidiano con La prova deI cuoco, dal 17 febbraio sei attesa a Standing ovation, nuovo talent show di Raiuno. In giuria ci saranno Ambra Angiolini, Nek e Romina Power. Qualche anticipazione?
«Di questo progetto non parlo ancora…».
Tu hai mai ricevuto una “standing ovation’” Antonella Clerici?
«Sì, quando sono rientrata in Tv dopo la gravidanza (nel settembre 2010, ndr). Sono stata accolta da tutto il pubblico dello studio in piedi ad applaudirmi. Un grande calore. Molto emozionante».
Nello stesso anno sei stata la prima donna a condurre da sola Sanremo. Avevi paura?
«Sapevo sarebbe stata dura. Appena sono salita su quel palco, mi sono trovata molto bene. E stato un successo insperato: quando non te lo aspetti, è ancora più bello».
da Vero