In attesa di tornare a Ballando con le stelle al fianco di Milly Cariucci sabato 18 febbraio su Raiuno, Paolo Belli sta per debuttare come attore nella commedia Pur di fare musica. Lo spettacolo, in cartellone al Teatro Greco di Roma dalFl al 5 febbraio, è un divertente e movimentato racconto in musica del pianeta delle sette note e dei ?uoi originali abitanti. Proprio come Paolo, che è cresciuto a pane e musica e che ha sempre la testa… tra le note!
«Ha fatto la doccia con il sax»
Com’è nato questo progetto teatrale Paolo Belli ?
«È una commedia musicale scritta con Alberto Di Risio, che mi ha convinto a lanciarmi in questa avventura. Non smetterò mai di ringraziarlo: fare teatro è un vero sballo! Vedere la gente che danza e canta a un metro da te, che ride e si emoziona per le battute è una sensazione straordinaria, difficile da descrivere. È ufficiale: il morbo del teatro mi ha colpito!».
Che cosa porti in scena con Pur di fare musical Paolo Belli
«È uno spettacolo in cui, con i miei amici musicisti, racconto al pubblico ciò che gravita intorno all’universo della musica! Dai provini, ai genitori, compresi i miei, che ti dicono “ok la musica, ma di lavoro che fai?”. Poi, racconto i miei trentanni di carriera. E una commedia corale che, tra gag e battute, mostra tutte le stranezze che capitano a chi fa il mio mestiere».
Nel tuo percorso professionale hai incontrato personaggi eclettici, artisti geniali e particolari?
«Sì, ho avuto la fortuna di conoscerne diversi. C’era un musicista, ad esempio, che dopo il concerto si faceva la doccia come tutti. Con la differenza che lui si teneva il suo sassofono al collo, quasi fosse un’appendice del suo corpo dalla quale non poteva separarsi… Quando lo ha raccontato pensavo scherzassi”
O ancora: un altro collega, un giorno, durante una tournée sembrava scomparso. Lo abbiamo trovato dopo ore in una discarica. Si era rifugiato lì per suonare in tranquillità, senza essere disturbato e senza disturbare».
Anche tu avrai le tue stranezze…
«Capita spesso che mi estranei dalla conversazione mentre sono a cena con mia moglie e con gli amici.
Succede perché magari mi è venuta l’ispirazione per un nuovo brano. Allora disegno sul tovagliolo il pentagramma e mi appunto le note. Capita persino mentre faccio l’amore con mia moglie: a un certo punto, lei capisce che ho la testa altrove e mi chiede a che cosa sto pensando. L’ispirazione non avvisa quando arriva, spesso ti fa visita nei momenti meno indicati (ride). Insomma. non è facile dividere la vita con un musicista. Io ho avuto la fortuna sfacciata di incontrare una donna straordinaria che mi sopporta da anni».
«La tradisco con la bicicletta»
Oltre alla musica c’è anche un’altra passione con cui spesso la tradisci Paolo Belli …
«Sì, la tradisco ogni giorno con la bicicletta! Pedalare mi dà la carica, mentre sono in sella tra l’altro trovo spesso l’ispirazione. Un tempo, mia moglie era gelosissima della bicicletta. Ora ha fatto di necessità virtù: viene anche lei in bici con me».
Prendendo a prestito il titolo del tuo spettacolo teatrale, che cosa hai fatto tu… pur di fare musica?
«Per due mesi di fila, confesso che sono rimasto sveglio due giorni (e due notti) di fila la settimana».
Come mai Paolo Belli?
«Ero stato contattato da un famoso locale di Roma per dei concerti. Io, però, vivevo a Carpi e lavoravo in un negozio di strumenti musicali. Finito il mio turno, partivo il giovedì pomeriggio per Roma. Terminato il concerto, all’una di notte, mi rimettevo in macchina e tornavo a casa. Il giorno successivo lavoravo in negozio, poi guidavo di nuovo fino a Roma per un altro concerto. E così via. Dormivo a Roma solo la notte tra sabato e domenica. E andata così per due mesi, A ripensarci ora mi chiedo come sia stato possibile. Solo l’amore per questo mestiere poteva riuscire a darmi una forza così straordinaria»
Intervista a Paolo Belli tratta da Vero.
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