la gola il punto focale. Per un cantante la gola è tutto, significa la vita, il successo, il suo destino. Il tatuaggio sulla gola di Fedez è opera mia. Fedez me l’aveva presentato un amico, il rapper Space One, che lavora con J-Ax ed ha inciso un sacco di dischi».
Marco Galdo, il tatuatore di Fedez, quarantanni, se non è in Tibet o in Giappone, lavora nel suo studio “Trafficanti d’arte” in via Benedetto Varchi a Milano: stanze ingombre di oggetti esotici, frutto di innumerevoli viaggi in tutto il mondo, cartigli colorati e attestati di merito.
Quando parla, dalla chiostra dei denti d’oro sprizzano lampi e viene subito in mente il terribile “squalo” di 007, l’attore Richard Kiel dei film La spia che mi amava. Dice: «Mi piaceva questo lampo metallico in bocca… I miei denti sono sani. Non avevo la necessità di andare dal dentista per un impianto: è stato come se avessi messo un piercing e ora i miei denti sono d’oro e incapsulati, ma solo per una questione estetica».
Ma come ha conosciuto Fedez? Marco Galdo racconta:
«Space One mi disse: “C’è un fratello e vuole i tuoi tatuaggi”. Fedez voleva un tatuaggio sulla gola, uno dei punti più difficili e delicati, specialmente per un cantante. Con lui facemmo prima molte riunioni e scartammo tutto il già visto e conosciuto. Fedez era incontentabile, ma alla fine tagliai la testa al toro e disegnai apposta per lui, a mano libera, una combinazione originale di tribale modernizzato: un disegno psichedelico in tre dimensioni che gli avrebbe coperto tutta la gola e si sarebbe esteso fino alle clavicole. Gli piacque subito e allora iniziammo a lavorare».
I disegni che i Fedez, J-Ax ed Emis Killa espongono con orgoglio non sono semplici disegni rapportati sulla pelle e quindi tatuati. Ognuno ha un suo proprio stile, e risponde a una diversa scuola di pensiero. Ad esempio, quelli di Fedez realizzati da Galdo sono della scuola Dotwork, che letteralmente significa “lavoro di puntini”. Spiega Marco Galdo:
«Il tatuaggio Dotwork si ispira alla tecnica del pittore impressionista Paul Signac, un maestro del “puntinismo”, e richiede una estrema abilità e precisione. Un tatuaggio complesso e particolare come quello voluto da Fedez richiede un lavoro lungo e delicato, che mi ha impegnato tre mesi buoni».
Spiega ancora Marco Galdo in merito al tatuaggio di Fedez sulla Gola
«In definitiva, il tatuaggio è come un piccolo intervento chirurgico. Chi si sottopone a un tatuaggio deve rispettare delle pause di riposo assoluto, permettendo così alla pelle di riprendersi dallo stress. Fedez è stato paziente: il tatuaggio della gola è molto doloroso ma lui l’ha sopportato bene»
Prima di convincerlo a lavorare perlui, Galdo pensava che Fedez
«fosse uno scorbutico musone. Così avevo letto su alcuni giornali. Invece niente di tutto questo. Ne ebbi la prova quando, al termine del nostro primo incontro, poiché si era fatto tardi lo invitai a cena a casa mia Accettò con entusiasmo, che non perse nemmeno quando, strada facendo, gli spiegai che avrebbe avuto un ruolo fondamentale nella nostra cenetta improvvisata: avrebbe dato una mano in cucina a mia moglie. Infatti avevamo deciso di fare il fritto e a lui toccò pulire i fiori d zucca, riempirli per passarli in padelli e friggerli. Devo dire che gli riuscirono particolamrnete bene».
Intervista Marco Gualdo che svela il segreto dei tatuaggi di Fedez da Visto