Davanti agli occhi hanno ancora le decine di migliaia di persone che li acclamano durante i loro concerti negli Stati Uniti, Ma Gianluca Ginoble, Ignazio Boschetto e Piero Barone – il primo baritono, gli altri due tenori – meglio conosciuti come II Volo, sognano di avere lo stesso successo anche con il loro nuovo tour nel nostro Paese. Vincitori del Festival di Sanremo nel 2015 con il brano Grande a-more, i tre ragazzi sono di nuovo in pista.
«Siamo appena ripartiti con lo spettacolo Notte magica – A tribute to thè three tenors, per ricordare i maestri del canto lirico José Carreras, Placido Domingo e Luciano Pavarotti: nello show proponiamo melodie del repertorio napoletano alternandole a brani di grandi musicisti e ad arie d’opera. Ne è venuto fuori anche un film che sarà proiettato il 15 giugno nelle sale di tutta Italia e nei cinema di mezzo mondo»,
dice a Nuovo Ignazio.
«Siamo gli idoli di tante ragazze»
Insieme da quando, nel 2009, hanno partecipato al talent di Antonella Clerici Ti lascio una canzone, in America quelli de II Volo conquistano il pubblico che ama l’Italia. E il loro fascino latino fa impazzire le giovani fan.
«Le vediamo spesso dopo i concerti per firmare autografi»,
dicono i tre ragazzi a Nuovo.
Però, a proposito di donne, sappiamo che per dare il meglio sul palco un tenore (a differenza di un baritono) deve assolutamente astenersi dai rapporti sessuali prima. A noi capita di fare le “cavolate tipiche della nostra età! di salire sul palco.
È vero?
«Assolutamente sì, è una regola scientifica. Per cantare con la tecnica tenorile si usano molto i muscoli addominali. Se si hanno rapporti sessuali prima, si potrebbe perdere la tonicità. Insomma, fare il tenore in questo senso è una bella rottura di scatole. Però finito il concerto i muscoli possono lavorare: e questo lo possiamo assicurare!».
«Sì, abbiamo in programma la registrazione di un disco pop e, alla fine dell’anno, ci chiuderemo in studio per lavorare. Non sarà semplice scegliere le canzoni: noi puntiamo sempre al massimo».
Avete chiesto pezzi inediti a qualche collega?
«Sì, Ermal Meta ci ha già inviato alcuni brani, ma tra le firme ci piacerebbe anche avere Tiziano Ferro. Chissà…».
Ignazio, sappiamo che ti piacerebbe seguire un progetto da solo: tu e i colleghi avete pensato di dividervi?
«Dividerci adesso sarebbe una follia: abbiamo ancora tantissimo da dare al nostro pubblico, ma lavorare a qualche progetto singolarmente potrebbe persino portare prestigio al gruppo. Piero sta studiando lirica e sogna di diventare un grande tenore, ma anche io e Gianluca potremmo seguire il suo esempio e registrare qualcosa di nostro. Non ci dispiacerebbe».
Articolo tratto da Nuovo.