L’ amore è tutto ed è l’unica cosa che so dell’amore».
Prende in prestito le parole di Michela Marzano, la sua filosofa e scrittrice preferita, per tratteggiare le sfumature di un sentimento difficile da descrivere e che lei stessa sta imparando a conoscere da quando ha incontrato Mirko Gancitano. Guenda Goria, figlia di Amedeo e di Maria Teresa Ruta, è cambiata. Sarà per quella luce negli occhi, ma di fatto davanti a noi sembra di vedere una “nuova Guenda”, più consapevole, più donna e non solo perché ha incontrato l’amore, ma forse perché grazie a questo sentimento sta imparando a conoscersi meglio. Pianista e attrice, classe 1988, Guenda vive un momento davvero molto felice. Da quando, un anno fa a Sharm El Sheik, ha conosciuto Mirko, trentenne
siciliano, regista e videomaker di professione, per lei è sempre primavera.
Guenda Goria racconta l’incontro come ha conosciuto Mirko Gancitano
«È stato un incontro molto casuale, in un momento in cui l’amore e una relazione non erano nei miei piani»,
dice la bionda musicista.
Eppure, quando i due hanno iniziato a conoscersi, hanno scoperto di avere tante cose in comune, a partire dalla travolgente passione per i viaggi. Insieme hanno iniziato anche a raccontare sui social i loro giri in Italia e all’estero. Trovare la metà della mela non è impresa semplice, ma chi ci riesce non può che sentirsi appagato.
«Mirko è un uomo molto romantico e lo esprime ogni giorno con piccole attenzioni e grande affettuosità. Da quando ci siamo dati il primo bacio, meno di un anno fa, non ci siamo più lasciati»,
dice trasognata Guenda.
Premuroso, attento, amante dei viaggi come te. Cos’altro ti piace di Mirko e quali sono gli aspetti che vi legano?
«Siamo diversi ma complementari: ci completiamo e ci sosteniamo. Mirko è un uomo che non entra in competizione con le donne, non tenta di sminuirle: è l’aspetto che mi piace di più di lui. Lui, al contrario di altre persone incontrate in passato, mi valorizza molto. E io faccio lo stesso in coppia, mi do con generosità. E lui apprezza molto il mio sostegno. Non è solo il mio fidanzato, è anche mio amico e fa il tifo per me».
E quali sono invece, le differenze che non vi dividono ma vi rendono così complementari viene chiesto a Guenda Goria?
«Siamo molto diversi apparentemente: Mirko è del Sud, io del Nord. Lui viene da una famiglia in stile Mulino Bianco, con un’affettività molto sana. Io invece vengo da un famiglia meravigliosa,
ma più complicata per via della separazione dei miei, cosa che ha creato in me dei meccanismi di difesa in più rispetto a lui. Ci accomunano la purezza di fondo e la generosità d’animo. Oltre ai viaggi, amiamo il cinema, la cultura. Io sono attrice, lui è regista: ci confrontiamo anche sul lavoro, quindi il nostro è un incastro perfetto».
«Rispondo citando Tolstoi»
Ma tu credi davvero nella famiglia del Mulino Bianco? Secondo te esiste nella realtà? Racconta Guenda parlando di Mirko Gancitano
«Ti rispondo con le parole di Tolstoj: “Tutte le famiglie felici sono uguali, ogni famiglia infelice è infelice a modo suo”. Sono convinta che dietro la “famiglia del Mulino Bianco*’
Non tutti ci riescono ma costruire e tenere in piedi un nucleo famigliare sano e felice è frutto non solo di fortuna ma soprattutto di capacità affettiva. Cioè rinunciare al proprio io in nome di un noi».
Ma che avete combinato tu e Mirko a totale ai Caraibi? Giravano foto di voi nel bel mezzo di una cerimonia nuziale in spiaggia. Ci racconti?
«È stata una cerimonia intima: noi due da soli e due testimoni. Tutto è nato dal desiderio di celebrare l’amore. Eravamo in riva al mare e ci siamo scambiati le promesse di matrimonio in spagnolo. Dopo la cerimonia abbiamo preso il largo su un catamarano tutti vestiti di bianco, con gli abiti bagnati e il vento tra i capelli. È stato un “assaggio di nozze” bellissimo ed emozionante».
Come mai la scelta del “si” in spagnolo?
«Una specie di tradizione che accomuna me e mia madre: scambiare promesse d’amore con le usanze e nella lingua del luogo che ci accoglie. Io ho detto a Mirko “prometto” e lui l’ha detto a me. Visto che io e Mirko siamo grandi viaggiatori e non turisti, ci piace abbracciare le tradizioni e le lingue dei luoghi che ci ospitano. E poi l’amore è senza confini».
Quello ai Caraibi è stato “un assaggio di nozze” in attesa di una cerimonia più importante.( Guenda Goria ela scena hot con Vincent Cassel ) ha sempre sognato l’abito bianco?
«No, il matrimonio non è mai stato nei miei sogni, ma da quando ho incontrato Mirko lo è diventato».«Mi vedono più serena e tranquilla»
Tua mamma e tuo padre cosa pensano di Mirko, che rapporto hanno con lui?
«Sono felici per me. Mi vedono più serena e tranquilla e gli vogliono molto bene. Mio padre ormai, chiama sempre Mirko per sapere come sto. Si informa attraverso di lui. Mamma anche ci va d’accordo: è un ragazzo cosi simpatico e affettuoso, che crede nella famiglia e ha sempre avuto il desiderio di crearsi un nucleo tutto suo. Mirko è una presenza che porta valore alla mia vita e a quella di chi mi sta intorno».
Il futuro matrimonio fra Guenda Goria e Mirko Gancitano
Farete una cerimonia in Italia con tutte le persone a voi care. L’amore c’è, ma cosa non deve mancare al tuo matrimonio?
«Un abito bianco pazzesco e i fiori: tante calle. Pensiamo a due cerimonie: una al Nord, forse al castello Ruta a Luino. E un’altra al Sud che unisca tutte le persone da Roma in giù».
«lo, davanti alla telecamera»
Parlando invece delFambi-to lavoro* sei inviata di Top – Tutto quanto fa tendenza, il magazine dedicato alla moda, al costume, alle tendenze e all’eccellenza del Made in Italy in onda su Raiuno. Come sta andando questa esperienza televisiva?
«Molto bene: io sono davanti alla telecamera, Mirko dietro. Insieme raccontiamo l’Italia che è meravigliosa. E un percorso iniziato insieme sui social l’estate scorsa e adesso ha trovato uno sbocco in Tv».
Quali sono i nuovi progetti professionali che vuoi realizzare?
«Sono due: un bel ruolo in una fiction e poi un progetto di composizione musicale: mi piacerebbe fare un disco».
Se ti chiedo di pensare al momento più gioioso e a quello più spiacevole che hai vissuto negli ultimi anni. Cosa ti viene in mente?
«Quello più difficile è stato lo strascico che mi sono portata dietro dopo l’uscita dal GF Vip l’anno scorso.
Ho accusato molto sentire la cattiveria di alcuni coinquilini nei confronti di mia madre e verso di me, ma anche leggere le loro interviste al vetriolo, una volta usciti dalla Casa. Hanno gettato fango su di noi e sinceramente non lo meritavamo. Parlando dei momenti di gioia, a parte quelli con Mirko, con la mia famiglia e i ricordi legati ai miei nonni, ce ne sono stati tanti. Quello che mi ha riempito il cuore di felicità immensa è stato il debutto in teatro col mio spettacolo La pianista perfetta. Se mi guardo indietro vedo tante gioie. Devo ammettere che mi sento una ragazza molto fortunata, anche per aver trovato Famore. Del resto, la felicità è tale soltanto se condivisa».
Intervista tratta da Vero