Oggi, a settantatre anni e con una lunga e dorata carriera alle spalle, quando fermano Barbara Bouchet per strada lo fanno soprattutto per complimentarsi di suo figlio, Alessandro Borghese. Ma anche lei continua a riscuotere successi: in questi giorni è nelle sale con la commedia Metti la nonna in freezer, con Miriam Leone e Fabio De Luigi.
Barbara, che effetto ti ha fatto interpretare una nonna?
« All’inizio, quando mi hanno proposto questo ruolo, ero molto sorpresa visto che, subito dopo l’inizio del film, la nonna muore. Poi, però, ho capito che quel ruolo, seppur piccolo, sarebbe stato centrale e ricorrente nel corso * del film. Detto questo, rivedendomi al cinema, mi sono fatta una grande risata. Ho trovato divertente interpretare la classica nonnina che si riposa nel suo lettone e che poi viene congelata da sua nipote, Miriam Leone, che vuol nascondere al fisco la sua morte per continuare a beneficiare della sua ricca pensione».
Come ti sei trovata con Miriam Leone?
« M i sono trovata bene con tutti, anche con |J Miriam, # naturalmente, perché è brava».
Molti la considerano la tua , erede…
«Non so se è la mia erede artistica, perché questa è la sua prima commedia, almeno credo. Io, invece, di commedie all’italiana ne ho fatte davvero tante. Il fatto è che oggi non si fanno più tanti film come allora. Comunque non posso che augurare a Miriam di diventare la mia erede, visto che nel corso degli anni ho costruito una bella carriera».
Ti piacerebbe lavorare più assiduamente?
«Moltissimo. Mi auguro che questo ritomo al cinema possa rappresentare il primo gradino di una lunga scala. Spero che qualche regista, vedendomi in Metti la nonna in freezer, possa prendermi in considerazione per altri progetti. Vorrei poter interpretare ruoli di donne della mia età, come avviene all’estero, penso a colleghe come Helen Mirren, Charlotte Rampling, Catherine Deneuve o Jane Fonda. Ci sono tante persone della mia età che desiderano vedere storie che abbiano come protagonisti i loro coetanei».
Vedo che, con il passare degli anni, non hai perso l’entusiasmo Barbara Bouchet …
«Ho un bellissimo rapporto con lamia età… semplicemente perché tendo a dimenticare quanti anni ho! Quando nella vita si hanno la salute e il benessere, bisognerebbe vivere con entusiasmo. Io, per esempio, da qualche anno sono tornata in teatro. Adesso sto girando l’Italia con la commedia Quattro donne e una canaglia. Direi che grazie al lavoro riesco a mantenermi giovane».
Sei sempre stata un’icona del fitness fai date…«Ancora adesso, anche quando sono in tournée, ogni mattina prima di mettere i piedi giù dal letto faccio i miei esercizi di stretching. Sono fondamentali per iniziare bene la giornata».
Nella vita reale, che tipo di nonna sei?
«Sicuramente ima nonna sprint. Purtroppo le mie due nipotine, Arizona e Alexandra. di sei e due anni, vivono a Milano con mio figlio Alessandro e con la loro mamma (Wilma Oliverio, ndr). Quindi ci vediamo quando sono da quelle parti e per le feste».
A proposito di tuo figlio Alessandro Borghese: all’inizio della sua carriera era stato etichettato come “il figlio di Barbara Bouchet”… E ora?
«Adesso la gente mi chiama “la mamma di Alessandro Borghese”! lnsomma, è come se avessi ceduto lo scettro. All’inizio, lo ammetto, ne ero sorpresa. Poi, però, la fierezza per il successo di mio figlio ha superato qualsiasi altra cosa. Ogni giorno mi capita di incontrare qualcuno che mi fa ì complimenti per Alessandro. E io, puntualmente, a fine giornata lo chiamo per riportargli tutto quello che i suoi fan mi dicono».
Cosa cucina Barbara Bouchet di speciale per te tuo figlio?
«Ogni volta mi ripete: “è inutile che io sprechi il mio talento per prepararti un piatto elaborato perché tanto poi tu ne mangi soltanto una piccola parte”. Quindi, puntualmente, mi prepara un piatto di Wurstel con i crauti, perché almeno sa che quelli li mangio tutti (ride, ndr)».
Articolo tratto da Vero
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