Per il terzo anno consecutivo Monica Leofreddi è al timone di Torto o ragione ? Il verdetto finale, il programma in onda dal lunedì al venerdì, alle 15.15, su Raiuno. Dopo gli ottimi risultati della scorsa stagione, la conduttrice è stata riconfermata alla guida del legai show più amato d’Italia. La incontriamo al Centro di Produzione Rai di Napoli, dove va in onda la trasmissione realizzata in collaborazione con Endemol Shine Italy.
Una squadra vincente
Quali sono I le novità di questa nuova edizione Monica Leofreddi?
«Fedeli al motto squadra vincente non si cam-I bia, lo schema e la struttura del programma sono rimaste invariati. Ogni giorno affrontiamo un caso giudiziario di natura civile. Nuove avvincenti saranno le storie che tratteremo e che tanto appassionano gli spettatori da casa. Le dinamiche restano le solite: due contendenti sono sostenuti dai due avvocati del programma, Maria Chiara Cudillo e Lorenzo Radogna. Di volta in volta gli esperti si dividono la difesa e l’accusa e si fronteggiano in uno studio che simula un’aula di tribunale, davanti al giudice, Manuela Maccaroni, e a una giuria popolare, composta da 13 persone in rappresentanza del pubblico. Ogni caso poi viene commentato e analizzato, attraverso un talk con ospiti vip. Dopo aver ascoltato la voce dei
protagonisti, degli avvocati e di due testimoni a sorpresa, il giudice espone la legge e come sarebbe applicata sul caso del giorno. Il verdetto finale viene emesso solo ed esclusivamente dalla giuria popolare che si baserà, non soltanto sulla legge, ma anche sulle regole del cuore e del buon senso. L’unico cambiamento riguarda l’orario, quest’anno andiamo in onda alle 15,15 e terminiamo alle 16,25, torniamo alla durata classica di 65 minuti. Facciamo da spartiacque tra la prima e la seconda parte de La Vita in Diretta».
Il programma non è cambiato Monica Leofreddi . E tu?
«Io tantissimo! E la mia terza edizione anche se la trasmissione è in onda da nove anni. Mi sento più sicura, ho acquisito il ritmo di una trasmissione che per me rappresentava una novità assoluta. Nella mia carriera non avevo mai preso il timone di un programma con un format già avviato. Io ero abituata alle dirette di attualità, cultura e spettacolo. Non nego che all’inizio per me è stato faticoso, ma ora ci sto prendendo gusto e sto imparando tanto sul diritto civile. La società è in continua evoluzione in tutto e anche la legge si è adattata a questi cambiamenti con nuove normative che cerchiamo di spiegare in modo semplice ai telespettori».
Monica Leoffreddi quali sono i casi che ti colpiscono di più?
«Tutti quelli di discriminazioni, di pregiudizi e di vite trascorse ai margini della società. Mi sto rendendo conto di quanto sia complicato riammettere nella società persone che hanno avuto delle serie difficoltà. Mi appassionano anche i casi sui diritti dell’infanzia e sul bullismo. Penso che attraverso il nostro programma si possano dare dei messaggi positivi. Si litiga maggiormente per tradimento, beghe condominiali e questioni di eredità. Mi divertono i casi leggeri, coloriti e quasi grotteschi, quelli che strappano un sorriso. E anche quello fa bene. Siamo un Paese di litigiosi e stiamo diventando come gli Americani, che fanno causa per qualsiasi cosa».
Qual è il segreto del successo di questo programma?
«Il team affiatato, un clima di lavoro sereno e il rispetto dei ruoli. Sembrerà strano, ma quello del conduttore è un ruolo marginale. Il lavoro più impegnativo è quello della redazione e degli autori che devono rendere fruibili le storie».
Racconti spesso in tv episodi personali, dal matrimonio alla maternità, dallo stalking al melanoma. Perché?
«Mi sembra giusto condividere con le persone che ti seguono da anni i propri problemi. Dal 1982 con il mio pubblico ho un rapporto quotidiano. Da allora sono cresciuta in tutti i sensi: ho un marito e due figli. Dato che entro nelle case di tantissime persone è bello farmi conoscere per quello che sono. Così ho ritenuto opportuno parlare della mia esperienza di vittima di stalking e del melanoma che mi ha colpito l’anno scorso e che per fortuna è stato preso in tempo».
Da madre e moglie lavoratrice, Monica Leofreddi come ti sei organizzata?
«Come fanno tutte le mamme acrobate! Per Riccardo, 7 anni, e Beatrice, 4, mi aiutano mia mamma, una collaboratrice domestica e mio marito (Gianluca Delli Ficorelli, ndr)».
Articolo dedicato a Monica Leofreddi tratto da TOP
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