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Nicole Grimaudo da Non è la Rai a attrice per Ferzan Òzpetek

Elegante, autentica e piena di talento. Ne ha fatta di strada Nicole Grimaudo da quando, nel 1994, si trasferiva da Caltagirone a Roma per entrare a far parte del programma pomeridiano “cult” di Italia 1 Non è la Rai, diventando sin da subito molto popolare. Dopo aver partecipato a diversi film importanti, come ad esempio Baarìa (Giuseppe Tornatore), Mine Vaganti, Un giorno perfetto (entrambi di Ferzan Òzpetek ) e a serie televisive di grande successo tra cui Un posto tranquillo, R.l.S. -Delitti imperfetti e Non è mai troppo tardi, l’attrice si gode il successo di Liberi di scegliere, il film per la Tv andato in onda di recente su Raiuno che l’ha vista protagonista insieme con Alessandro Preziosi e Carmine Buschini. Nel Tv movie, incentrato sulla difficile lotta di un magistrato che vuole strappare i ragazzi alla ’ndrangheta, Nicole ha interpretato il ruolo di Enza, donna e mamma coraggiosa del Sud. In questa intervista, ci racconta l’esperienza sul set (e non solo).

«Così diventi una persona migliore»

Nicole Grimaudo , prendendo spunto dal titolo del Tv movie andato in onda su Raiuno, quanto conta per te la libertà di scelta?

«E uno dei valori più importanti e cerco di spiegarlo già a mio figlio, anche se è ancora piccolo (Pietro ha cinque anni, ndr). Se si desidera una cosa in cui si crede fermamente bisogna sempre essere liberi di esprimersi, di scegliere. Bisogna lottare sempre, con le unghie e con i denti per ottenerla. Siamo le scelte che facciamo. Penso che le decisioni prese in maniera consapevole ti rendano una persona migliore».

«Affrontano il male come leonesse»

Com’è stato Nicole Grimaudo  interpretare Enza, il tuo personaggio in Liberi di sceglierei

«Ho amato sin da subito il mio personaggio, madre di tre ragazzi e moglie di un boss ormai da anni latitante. Per diversi aspetti. Enza è una persona molto forte, con un coraggio tipico delle donne del Sud. Vive un conflitto enorme legato a un amore viscerale verso i suoi figli. Il percorso che affronta durante il film è molto intenso: capisce, infatti, che la figura del magistrato che irrompe nella sua vita potrebbe cambiare radicalmente l’esistenza dei suoi figli. Se in un primo momento lo considera il suo più grande nemico, perché non c’è dolore più grande per una madre di essere allontanata dai propri figli, in seguito, suo malgrado e con il cuore a pezzi, si rende conto che è la scelta migliore. Lei rimane in Calabria, perché il primogenito è in carcere e il marito è latitante, ma negli occhi dei suoi figli vede quella speranza e quella voglia di non ereditare questo male, il desiderio di poter scegliere. Credo che il vero amore di una madre, alla fine, viva proprio in questo senso di altruismo immenso».

Enza è un personaggio femminile molto forte: a tuo parere quali sentimenti ha mosso nelle telespettatrici Nicole Grimaudo  che vivono situazioni simili?

* «Spero speranza e fiducia, soprattutto nelle istituzioni. Lo Stato può diventare  una seconda famiglia:come quelle del magistrato | (nel Tv movie a interpretare | il giudice Marco Lo Bianco e Alessandro Preziosi, ndr), dei suoi collaboratori e degli j assistenti sociali sono preziose, perché lavorano quotidianamente con costanza. Mi auguro che anche le 1 nuove generazioni, vedendo questa storia, abbiano provato un senso di speranza e di fiducia in chi ci governa. I giovani hanno la possibilità di far rinascere ogni cosa».

 

Cambiando argomento, che tipo di mamma sei e come riesci a conciliare la vita professionale con quella privata?

«Mio figlio ha cinque anni e vivo le problematiche legate alla sua età. Dietro a ogni film che comincio a girare c’è sempre un’organizzazione continua grazie anche al supporto di mia madre, del mio compagno e della tata. Quando il bambino era ancora molto piccolo ho rifiutato tanti : lavori per stargli accanto. Adesso che è un po’ più grande mi prendo la libertà di scegliere dei film che mi portano anche lontano da Roma».

Per concludere, che sensazioni hai provato quando, per esigenze di copione, hai vestito i panni di una donna che vive un tormento interiore così difficile?

Risponde alla domanda Nicole Grimaudo

«Da madre che non vive fi la situazione narrata nel Tv | movie è stato molto difficile, i Da donna siciliana, che ha sentito queste storie sin da | piccola o a cui è capitato anche di incontrare certe figure, è stato interessante: | mi ha portato a guardare indietro, a ripescare nei miei ricordi del passato. Amo raccontare le donne del Sud perché hanno una marcia in più e tanto coraggio da vendere: sanno portare avanti da sole una famiglia senza paura e affrontare anche i mali peggiori come delle leonesse».

Articolo tratto da Vero.

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