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Veronica Maya mamma premurosa e lavoratrice si racconta

Protagonista della Glamour Week sanremese e volto storico di Casa Sanremo, anche quest’anno Veronica Maya è sbarcata nella Città dei fiori. La conduttrice dà i voti ai look di Sanremo 2019 e ci racconta il suo emozionante debutto sul grande schermo. Mamma premurosa e attenta di Riccardo Filippo, Tancredi Francesco e Katia Eleonora, ci svela gli insegnamenti che cerca di trasmettere ai suoi tre figli.

«Allattavo Katia dietro le Quinte»

In questi giorni, come da molti anni ormai, sei una delle protagoniste di Casa Sanremo Vitality’s: location che ospita una serie di interessanti manifestazioni legate al Festival.

«Sono affezionatissima a questa manifestazione che mi ha visto partecipare in molteplici ruoli. Sono stata madrina di Casa Sanremo e ho posato di fronte a uno stuolo di fotografi degno del Festival di Cannes. Poi ho condotto un programma di cucina; questa volta, invece, grazie alla profonda stima che mi lega al patron Vincenzo Russofilie e a Daniela Serra, mi occupo di moda».

Spiegaci meglio…

«Sono protagonista di abiti firmati da griffe molto importanti. Davvero una campionessa di stile!».

Per chi fa il tuo mestiere la conduzione del Festival di Sanremo è indiscutibilmente il traguardo più ambito. Tu hai mai sognato di calcare il palco del Teatro Ariston?

«Rispetto ai miei sogni di bambina devo ammettere di aver ot-tenuto molto di più. Mi sento fortunata. Traguardo dopo  traguardo ho alzato ~ sempre più l’asticella dei miei sogni. Per quanto riguarda Sanremo, dicevo, fino a qualche tempo fa, di essere troppo giovane per vestire i panni di conduttrice e troppo matura per calarmi in quelli di valletta. Oggi, con l’esperienza di quindici anni di televisione, direi che non mi spaventerebbe condurre questa importante kermesse. Quello che è più difficile, secondo me, è saper gestire quel carico così pesante di pressione che si riversa sui suoi protagonisti. Certo che sarebbe bello farlo, però… A chi devo bussare (ride)»

Veronica Maya a quali altri progetti professionali ti stai dedicando in questo periodo?

 

«Ho appena finito di girare un film che s’intitola Pass Partii-Operazione Doppiozero. Una commedia divertente che mi vede recitare tra gli altri al fianco di Maurizio Mattioli e Giacomo Rizzo. In passato ho fatto tanto teatro, questo, invece, è il mio debutto sul grande schermo. La storia è ambientata nel Cilento, il mio è un ruolo particolarmente romantico».

«Un’esperienza entusiasmante»

Com’è andata questa tua prima volta su un set cinematografico Veronica Maya?

«È stata un’esperienza che mi ha divertito ed entusiasmato. Mi hanno detto che ho un modo di recitare molto autentico e credibile. Il mio passato da ballerina mi ha aiutato nei movimenti, mentre i tanti anni trascorsi in televisione mi hanno facilitato nella memorizzazione del copione».

I tuoi bimbi che cosa ti dicono quando ti vedono sul piccolo schermo Veronica Maya?

«Riccardo, il mio primogenito, dice sempre che gli piace vedermi cucinare in televisione. Katia, quando mi ha visto in studio alle prese con un tango durante gli speciali dello Zecchino d’Oro, alla fine del ballo è corsa da me. Si è attaccata al mio ginocchio e ha detto a tutti: “Mamma è mia!”».

I tuoi bimbi mostrano già una certa predisposizione per il mondo artistico, come la mamma, oppure da grandi potrebbero orientarsi verso la professione medica come il papà?

«È presto per dirlo, quello che mi auguro è che individuino la loro passione e lottino per trasformarla in un mestiere. Riccardo è un grande sportivo. Tancredi, invece, è affascinato dal mio lavoro e spesso mi accompagna durante alcuni impegni professionali. Katia è una femminuccia vivace e ama ballare».

Ogni giorno la cronaca ci riporta notizie di adolescenti protagonisti di atti di bulli-smo. Tu cerchi già di lavorare sull’educazione dei tuoi figli affinché siano poi adolescenti responsabili e rispettosi?

«Lo faccio ogni giorno. Insegno loro il rispetto per gli altri: dai loro compagni di scuola, a chi è più anziano. Lo faccio non solo a parole, ma con l’esempio. I bambini assorbono ed emulano i comportamenti delle persone che sono loro accanto. Noi genitori abbiamo una grossa responsabilità da questo punto di vista: verso noi stessi, i nostri figli e la società, lo amo educare i miei figli a praticare e a diffondere la gentilezza».

Tratto da Vero

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