Non è “solo” un bravissimo attore, Piefrancesco Favino. Durante le cinque serate del Festival di Sanremo, l’interprete di grandi film per il cinema (da L’ultimo bacio a Romanzo criminale, passando per Le cronache dì Narnia, Miracolo a Sant’Anna e Suburra) e in televisione (due su tutti: le fiction Gino Bartali e II generale Della Rovere) ha conquistato il pubblico della kennesse canora per le sue qualità da conduttore, in molti, infatti, hanno sottolineato che il successo di questo Festival firmato da Claudio Baglioni sia legato anche alPalchimia che Favino è riuscito a creare sul palco del Teatro Ariston con la ‘‘collega” Michelle Hunzi-ker. Vero ha incontrato l’attore romano, attualmente sul grande schermo con il film A casa tutti bene, nel corso della settimana sanremese. Ecco le sue emozioni.
Piefrancesco Favino , in molti ti hanno indicato come uno dei grandi protagonisti del recente Festival di Sanremo. Che cosa provi?
«Più che un grande protagonista, credo di essere stato un co-protagonista. La spiegazione è semplice: il nostro è stato un lavoro corale, di squadra. Sono stato molto contento per il risultato finale, ricorderò sempre con grande gioia non solo la settimana in cui siamo andati in onda, ma anche i giorni che l’hanno preceduta».
Qualcuno, notando le tue doti da showman, ti ha paragonato a Fiorello. Che effetto ti ha fatto ricevere questo complimento?
«Ritengo sia impossibile fare un confronto del genere. Fiorello è il Maradona dello show, non mi sognerei mai di farmi paragonare a un artista poliedrico come lui e per di più del suo calibro. Per questo Festival ho fatto parte di una squadra di tre moschettieri, composta da me, da Mtchelle Hunziker e da Claudio Baglioni. Ho avuto l’opportunità di assecondare la mia voglia di sfidare me stesso e allo stesso tempo di prendermi un po’ in giro. Con il senno di poi, credo di esserci riuscito».
Ha riscosso grande successo il tuo ballo con Michelle Hunziker sulle note di Despacito, in cui hai mostrato doti da ballerino. Michelle ci ha scherzato sopra, dicendo che suo marito Tomaso Trussardi l’ha chiamata per chiederle conto di quel ballo.
Anche la tua Anna Ferzetti ha avuto da ridire?
«Anche la mia signora ha detto la sua. Mi ha svegliato dicendomi: “Che sia l’ultima volta però” (ride) ! Scherzi a parte, è stato davvero molto divertente».
«Scommettevo sui vincitori»
Ti piace ballare?
«Sì, non mi dispiace affatto danzare. Ogni tanto mi diverto a “esibirmi” con la mia signora. Naturalmente riesco a farlo quando gli impegni professionali me lo consentono, magari mi capita di approfittarne durante le faccende domestiche».
. Nel corso degli anni sono stati tanti i brani in gara che ho amato, anche se ho le idee chiare su quale sia la canzone che maggiormente mi è rimasta nel cuore…».
Qual è?
«Un grande classico dei Matia Bazar, ovvero Vacanze romane (partecipò al Festival nel 1983, classificandosi al quarto posto e aggiudicandosi il Premio della Critica, ndr)».
E tra quelle di Claudio Baglioni ce n’è una che ti piace in particolare?
«Certo, Mille giorni di te e di me».
«Il sostegno della mia famiglia»
Le tue figlie Lea e Greta come hanno commentato il tuo impegno sanremese?
«Mi hanno seguito ma non sono rimaste incollate allo schermo, perché sono piccine (Greta ha 12 anni e Lea 5, ndr). Ovviamente, nei giorni del Festival, nonostante i tantissimi impegni, ho potuto contare in ogni momento sulla vicinanza della mia famiglia».
«Un progetto con le musiche di Sting»
Ora che Sanremo è finito, su quali altri progetti ti concentrerai?
«Ora sono impegnato con la promozione del nuovo film di Gabriele Muccino, A casa tutti bene. Mi auguro che ottenga il giusto riscontro al botteghino. Poi sarò impegnato con il progetto di Giudizio Universale – Michelangelo and The secrets of The Sistine Chapel, con le musiche firmate da Sting. Debutterà a metà marzo»