Conduttore radiofonico, attore di teatro e Tv, “voce” inconfondibile di programmi cult come Candid Camera e Smack Down, appassionato sportivo ma, soprattutto, grande sperimentatore di forme d’arte e comunicazione, Giacomo “Ciccio” Valenti ci spiega come è nato il suo ultimo progetto musicale: il singolo Allora vado lì, visibile su Youtube, già tormentone dell’estate.
Ciccio Valenti, con Allora vado lì, da conduttore radiofonico passi… dall’altra parte della barricata. Di che si tratta?
«Allora vado lì è una canzone nata in collaborazione con la band de Gli Imbroglioni, nata per raccontare in maniera ironica la smania tutta italica di voler fare vacanze “epiche”, spesso solo per potersene vantare sui social con gli amici e che poi, spesso, di epico hanno solo il… flop. Perché diciamo la verità: tra code in autostrada, caldo, bagagli, voli, suocere e passeggini, a volte forse la scelta più saggia sarebbe quella di starsene a casa sul divano con il condizionatore acceso».
Ti è mai capitato di vivere una vacanza “flop” Ciccio Valenti?
«Certo, ne ricordo una nell’entroterra lucchese. Per stare tranquilli avevamo scelto un agriturismo disperso nella campagna. Peccato che quello fosse il periodo dell’aratura dei campi, così per 8 ore al giorno avevamo il rumore dei trattori a farci compagnia!».
Nel video della canzone ti vediamo alle prese con degli arzilli vecchietti con cui giochi a carte, a bocce e balli.
Nel singolo Altera vado M. realizzato con t! gruppo underground milanese de Gli imbroglioni. Cimo ironizza sui luoghi cormi degli italiani &t vacala M*’, in una scena saggio importante: le vacanze dovrebbero essere un momento per riscoprire i veri valori della vita, come quello di stare assieme in famiglia, con gli amici o, perché no, anche passare del tempo con gli anziani negli ospizi. In questo modo si scoprirebbe che per divertirsi non serve andare all’altro capo del mondo e spendere cifre folli per una settimana di mare».
Quest’anno come passerai le vacanze?
«11 problema per me non si pone. Sarò impegnato fino a settembre con A tutto tondo, in onda ogni pomeriggio su Rai Radio 1, programma dedicato ai protagonisti dello sport».
Il tuo campione del cuore Ciccio Valenti?
«Il mio idolo è Alberto Tomba. Quando tra gli anni ’80 e ’90 è “esploso” vincendo anche tre ori olimpici io, che all’epoca avevo circa 20 anni, ho pensato che davvero forse era tutto possibile. Dopo essere stato un idolo per milioni di italiani è sparito. Ho cercato di averlo ospite in trasmissione, ma ha rifiutato perché non vuole apparire, non gli piace la sua voce… ed è un peccato, perché è un personaggio strepitoso».
Lo sport ha sempre fatto parte della tua vita privata e professionale.
«Sono interista nel Dna: il fratello di mia nonna ha giocato nell’Inter e anch’io, a 19 anni, ho fatto un provino anche se poi ho scelto il basket. Per lavoro, poi, ho commentato i campioni del Wrestling con Smàck Down. Quando mi chiesero di farlo mi spaventai pensando, forse a causa della mia mole, che dovessi combattere!».
Nella tua carriera hai sperimentato molte forme di spettacolo: teatro, radio, fiction…
«Sono innamorato dei mezzi di comunicazione. Ora mi sono appassionato ai social, la Rete è uno strumento fantastico e democratico, dove ciò che paga è la schiettezza e l’originalità».
In realtà hai anche una laurea in Giurisprudenza..
«Che mi è servita come un corso di cucito (ride). Mi sarebbe piaciuto fare l’avvocato, ma la mia passione per il teatro ha avuto la meglio».
Prossimi progetti?
«Ho finito le ripresegli Mare di grano, che uscirà in inverno, in cui ho recitato con Ornella Muti. Inoltre ho scritto la sceneggiatura di un film di cui inizieranno presto le riprese».
Intervista Ciccio Valenti tratta da Vero.