Dopo aver vinto Amici di Maria De Filippi, nove anni fa, ha collezionato un successo dopo l’altro. Alla vigilia dell’uscita del suo nuovo album, intitolato Tieniti forte, Marco Carta si racconta a Vero, cogliendo l’occasione per ringraziare pubblicamente la sua famiglia che, nel corso degli anni,
10 ha aiutato a rimanere con i piedi ben saldi per terra.
«Oggi sarei una persona diversa»
Marco, sei tornato sulla scena discografica con il singolo Il meglio sta arrivando.
«Sentivo l’esigenza di proporre un suono tutto nuovo, più ricco e capace di rispecchiarmi. Nel mio nuovo album Tieniti forte, che uscirà il 26 maggio, ci saranno brani freschi, che spero piacciano al pubblico tanto quanto piacciono a me. 11 primo singolo, Il meglio sta arrivando, uscito negli ultimi giorni, è un brano su cui io e il mio team abbiamo subito voluto puntare, perché lo consideriamo una bomba. Tengo molto a questo disco, al quale ho lavorato molto negli ultimi mesi, dicendo la mia sul suono e sugli arrangiamenti. Quello che più mi rende orgoglioso è che questa opportunità mi sia stata data perché, dopo quasi dieci anni di carriera, mi si considera un professionista».
Il meglio sta arrivando è un titolo che trasmette positività. Marco Carta Perché lo hai scelto?
«Non è facile vivere in Italia in questo momento. Sono tanti i cervelli in fuga, conosco tanta gente che dopo aver fatto numerosi sacrifici e aver conseguito una laurea si ritrova senza lavoro perché il nostro Paese non ne offre. C’è parecchia negatività in giro e io spero, come cantante, attraverso la mia musica, di trascinare il pubblico verso un po’ di sana positività, che aiuta e incoraggia. D’altra parte, dopo aver toccato il fondo si può solo risalire».
Negli anni hai conseguito numerosi successi, tra cui una vittoria ad Amici, al Festival di Sanremo e diversi Dischi d’Oro e di Platino per le copie vendute dai tuoi album e singoli. Oggi come guardi ai tuoi esordi?
«Quando mi rivedo nei video di Amici provo un profondo senso di tenerezza. Mi capita quasi di voler intervenire, con la consapevolezza e la maturità che ho oggi, per aiutare quel Marco che non riusciva a tenere nulla per sé. Non sto dicendo che oggi non sono sincero come allora, ma con il passare del tempo mi sono reso conto di quanto sia inutile polemizzare su cose che non cambieranno. Oggi sono un uomo più equilibrato, più maturo».
A chi senti di dover dire grazie Marco Carta?
«Se non fossi stato così legato alla mia famiglia d’origine, oggi sarei sicuramente un uomo diverso. I miei cari non mi hanno mai dato ragione per partito preso, anzi, in tante occasioni mi hanno contraddetto e hanno fatto bene. Non smetterò mai di ringraziare ì miei parenti per avermi permesso di rimanere con i piedi per terra, ancorati a una realtà in un periodo in cui probabilmente non riuscivo neppure a vederla. Sono fiero di essere stato cresciuto in una famiglia fatta di persone semplici e con una umanità gigantesca. Il Marco che sono oggi è il risultalo di tutti quei valori che la mia famiglia è stata in grado di trasmettermi».
«Sogno un duetto con Malikai
Tornando alla musica: il duetto dei tuoi sogni?
«Un’interprete che mi piace moltissimo è Malika Ayane. Apprezzo tanto anche Annalisa, la considero una bravissima cantante. In Italia, dal punto di vista musicale, abbiamo tantissimi bravi artisti con cui spero prima o poi, di collaborare. È sempre stimolante duettare con cantanti verso cui si prova una profonda ammirazione».
Progetti futuri?
«Dal 26 maggio, giorno in cui uscirà il mio album Tieniti forte, comincerò a girare l’Italia grazie agli in-store che mi permetteranno di incontrare il mio pubblico. Inoltre, i fan potranno ascoltarmi dal vivo in qualche concerto legato alle radio. Il tour vero e proprio, invece, comincerà in autunno».
Intervista a Marco Carta tratta da Vero.
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