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Gabriella Pession e Richard Flood parlano del figlio Giulio

Da quando nella sua vita   ci sono il marito Richard  Flood e il figlio Giulio  ha toccato con mano la  felicità. Gabriella Pession, tra  i protagonisti della fiction La  porta rossa su Raidue, si racconta a Vero tra sogni legati I alla vita privata e anticipazioni sui suoi progetti.

Com’è cambiata la tua I vita da quando sei diventata moglie e mamma?

«È stata letteralmente stravolta, naturalmente in senso I positivo. Richard mi ha aperto il suo mondo e sono fiera  di condividere il cammino  della mia vita accanto a lui. È I davvero un uomo meraviglioso. speciale. L’arrivo di Giulio, invece, ha dato un senso ha tutto, cambiando le prospettive che mi accompagnavano  da sempre.

Gabriella Pession  Tuo marito Richard Flood vive in Irlanda, tu in Italia. Come vi  siete organizzati per la vita  quotidiana?

 «Io, Richard e Giulio viaggiamo di continuo, tutti e tre I insieme. Ci dividiamo tra Dublino, Roma e Milano. In questo modo abbiamo raggiunto i un nostro equilibrio: in base I al lavoro capita di trascorrere I un certo periodo in Italia, oppure, per gli stessi motivi, in Irlanda».

Tuo figlio Giulio ha due anni e otto mesi. Come sei riuscita a conciliare i tuoi impegni legati alle riprese della fiction La porta rossa, che stiamo vedendo su Raidue, con gli impegni di mamma?

«Ho portato mio figlio con me sul set. Siamo stati bene, perché Trieste, la città in cui abbiamo girato La porta rossa, è davvero bella. Spero di tornarci, un giorno non molto lontano, sia per motivi di lavoro che per trascorrere un po’ di tempo con la mia famiglia».

Gabriella Pession Parlaci di questa fiction, molto apprezzata dal pubblico…

«Interpreto Anna, un giovane magistrato a cui viene ucciso il marito, il commissario Leonardo Cagliostro, che è interpretato da Lino Guanciale. Non appena ho letto il copione, ho subito apprezzato che questa perdita venisse raccontata in modo sì drammatico, ma allo stesso tempo intimo. Anna, infatti, non aveva mai capito chi fosse veramente suo marito e dopo la sua morte affronterà come una discesa agli inferi, durante la quale scoprirà per la prima volta molte cose della persona che aveva al suo | fianco. Insomma, avrà l’occasione di fare un percorso di riflessione, perché in vita non si erano detti tutto. In questa fiction si parla di qualcosa che non è palpabile, ma è come se fosse concreto e lo sarà per sempre in un aldilà dopo la morte».

Recitare in questa fiction ti ha appassionato molto Gabriella Pession,

 

«Sì, e per questo spero di continuare a lavorare con Rai Fiction. Quando mi hanno proposto la serie ho “divorato” la sceneggiatura. perché ogni personaggio è stato scritto in modo tridimensionale e ha uno scopo ben preciso: ha perso qualcosa e deve ricostruire un percorso. Abbiamo lavorato senza sovrastrutture, girando alle 6 del mattino, ma eravamo contenti perché l’abbiamo fatto con il cuore. Sì, questa fiction mi ha appassionato anche perché io credo che esista qualcosa nell’aldilà…».

all sistema non ci sarà più»

Qual è il tuo rapporto con la fede?

«Sei mesi fa ho scelto di sposarmi in chiesa perché sono cattolica. Prego e vado nei luoghi di culto per vivere intensamente i momenti di raccoglimento».

Come ti sei trovata a recitare Gabriella Pession al fianco di Lino Guanciale?

«Lino Guanciale è un attore di grande talento, per nulla egocentrico e sempre disposto a mettere al servizio degli altri la propria esperienza. Come persona, poi, è fantastico. Che altro aggiungere: lo adoro!».

Qualcuno vi ha già paragonati a Patrick Swayze e Demi Moore, indimenticati protagonisti del film Ghost – Il fantasma…

«Partiamo da un presupposto: tutti noi ci auguriamo che la nostra fiction possa ottenere anche solo parte del successo di Ghost, però va detto che mentre quel film ha un tono più melò. La porta rossa è più realistica».

 

 

Articolo e foto tratte da Vero

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