La scelta dell’abito da sposa racconta un’emozione. E Maria Monsè, che il prossimo 17 febbraio convolerà a nozze con l’imprenditore Salvatore Paravia, ha scelto di condividerla con noi. La coppia, in realtà, è già sposata civilmente dal 2006 ma, approfittando del mesimo compleanno dello sposo, che si celebrerà proprio quel giorno, ha scelto di benedire la propria unione con il rito religioso.
“40 anni sono un bel traguardo»
Maria Monsè hai disegnato personalmente il tuo vestito?
«Sì, insieme a mia figlia Perla Maria. Lei è molto entusiasta e a volte discutiamo sul progetto, confrontandoci su diversi aspetti. Partecipa attivamente e mi dà tanti consigli. Riesce talmente a imporsi che alla fine ascolto le sue dritte».
Che consigli ti ha dato?
«Ad esempio, io avrei voluto un abito molto aderente con il velo lunghissimo, ma Perla Maria mi ha bacchettata dicendo che così non sarei stata abbastanza romantica. Su sua indicazione, ho quindi realizzato una gonna molto ampia con lo strascico. Il tessuto sarà impreziosito da Swarovski e lo stesso dettaglio sarà riportato sulle scarpe di raso con plateau e tacco 12».
Il corpetto come sarà?
«Ci saranno delle applicazioni particolari di cui sono molto soddisfatta e uno scollo sexy ma non volgare. Abbiamo scelto un pizzo che sembra antico e nel complesso posso dire che è un mix perfetto di eleganza, romanticismo e sensualità».
Ti sei ispirata a qualche abito in particolare Maria Monsè?
«No, se non da alcune fotografie che mi hanno intrigata e che ho trovato in alcuni album di famiglia».
Hai previsto un cambio d’abito durante la giornata?
«Si, per il ricevimento indosserò un abito color crema».
Il tuo abito da sposa è stato realizzato su misura, che differenza hai riscontrato rispetto a uno già pronto?
«Sicuramente l’impatto emotivo è stato grande e c’è un senso di appartenenza maggiore. Questo è nato insieme a me, da un disegno, e per questo lo sento molto mio».
Cosa hai provato la prima volta che ti sei vista allo specchio con l’abito Maria Monsè?
«Mi sono emozionata, ma più di me si è emozionata mia figlia. Vedere nei suoi occhi una gioia così forte e intensa è stato un regalo bellissimo, lo porteremo sempre nel nostro cuore. E speciale sposarsi con dei figli, ancor di più se hai una figlia femmina cosi partecipe nei preparativi. E davvero spettacolare e, al confronto, l’emozione che ho provato il giorno del nostro primo matrimonio è quasi nulla».
Allora hai fatto bene ad aspettare tanto per coronare questo tuo sogno!
«Si! In realtà gli anni passavano e quasi mi dispiaceva di non aver ancora realizzato questo desiderio che avevo sin da bambina. Poi finalmente il momento è arrivato e sembra quasi fatto apposta: Perla Maria ha l’età giusta e si sta godendo ogni cosa».
Che ruolo avrà Perla Maria quel giorno?
«Sarà la damigella insieme alla sua amichetta del cuore che si chiama Ludovica. Non sta più nella pelle. Noi ci sposeremo di venerdì pomeriggio, ma Perla al mattino non vuole assentarsi da scuola. Lei è così: studiosa, diligente, attenta alle cose importanti».
Hai disegnato anche gli abiti delle damigelle Maria Monsè?
«Si, insieme a Perla. Sono molto belli, con tanti veli, roselline e un fiocco sulla schiena. Anche gli abiti delle damigelle rispetteranno il dress code degl i invitati. Per il momento non vi anticipo nulla, ma vi posso dire che sarà un dettaglio molto particolare e del tutto inedito!».
Quel è stato il momento più emozionante vissuto finora?
«Quando ho indossato il velo per la prima volta e mia figlia mi ha scattato una foto da dietro, riprendendo il lungo strascico».
Tuo marito ha già visto l’abito?
«No, alle prove eravamo solo io e Perla. Con noi c’era la mia sarta di fiducia in Sicilia e poi, una volta rientrata a Roma, la signora Concetta della sartoria Orlo e non solo dove abbiamo fatto gli ultimi ritocchi. Finora siamo state brave a tenerglielo nascosto, ma quel giorno non so come faremo visto che viviamo insieme e non vogliamo separarci. Magari lo spediremo dall’altra parte della casa!».
In realtà ti ha già visto in abito da sposa quando, nel giorno del tuo 40esimo compleanno, ti sei presentata al party vestita di bianco. Come mai questa scelta?
«I 40 anni sono un traguardo importante, soprattutto per una donna. Fu Perla Maria, in quell’occasione, a consigliarmi di vestirmi da sposa. Lei era un po’ preoccupata perché il numero 40 le sembrava un numero grande’, così per smorzare mi disse: “Mamma, visto che ancora non ti sei sposata, mettitelo ora l’abito da sposa!”. Ecco, è stato un modo divertente per giocare con lei e rendere speciale quel giorno. Mia figlia ancora mi ringiovanisce con le amiche: l’ho sentita dire ad un’amichetta che ho solo 35 anni!».
Sei una stilista e, visto che ormai ti sei fatta le ossa disegnando il tuo abito, non è che prossimamente realizzerai anche una collezioni di abiti da sposa e da cerimònia?
«Certo! È un progetto già in cantiere, ho fatto dei bozzetti e ci sto lavorando. E, ovviamente. avrò sempre al mio fianco la mia assistente speciale: Perla!
Intervista e foto a Maria Monsè tratte da Vero.
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