Originale, energico eclettico, dopo X Factor Mika si rimette in gioco portando gli italiani-casa sua! Stasera Casa Mika in onda a partire dal 15 novembre su Raidue, in prii serata, è uno show-evento cui il padrone di casa di grandi ospiti italiani e internazionali.
Con quale spirito hai accettato Mika questa nuova sfida televisiva?
«Dopo la mia avventura a Factor, durata tre anni mol belli, ho capito che quel pe corso era terminato. Il tre per me è un numero magico, avevo voglia di cose nuove. I album? Un libro? Poi sono arrivate delle proposte, tra cui quella di uno show tutto mio. Ho sentito quella giusta già che mi ha convinto ad accettare di rischiare. Ho sentii che avrei potuto abbassare mie difese portando tanto me in un contesto televisivo popolare».
«Ho iniziato a fare musica a 11 anni»
Cosa hai voluto creare Mika?
«Un intrattenimento eh ha il sapore vintage della televisione anni Cinquanta Sessanta. Ho creato la mi; casa, dove ho la possibilità d esprimermi senza paura, coi improvvisazioni, assurdità < provocazioni. Ho voluto offrire l’idea che la Tv può tra smettere buone sensazioni i partire dalla pancia».
Ci sei riuscito Mika?
«A volte, quando si presentano delle opportunità, è importante seguirle con il cuore. Se non le segui subito, non è detto che tornino. Volevo divertirmi, ma non pensavo che il divertimento fosse così impegnativo. Stiamo lavorando come dei matti, ma la squadra è forte e tutta unita. Sento una grande concentrazione di energie positive».
Che cosa hai provato quando sei entrato per la prima volta nello studio di Stasera Casa Mika?
«È stata un’emozione straordinaria: lo show che avevo a lungo sognato era diventato realtà».
In questo clima di grande lavoro, come trovi il tempo per rilassarti un po’?
«Mettendomi al pianoforte, dove posso scrivere e allontanarmi da tutto il trambusto».
E vero che tua mamma ti aiuta a scrivere il programma?
«Sì, mi aiuta nello scegliere gli argomenti importanti. Lei ha un occhio attento e sa distinguere tra argomenti più superficiali e di peso».
Che cosa c’è alla base di questo progetto Mika?
«Il desiderio di aprire la mia casa e condividere il mio sguardo sul mondo con l’Italia. Io mi sento a casa quando sto lavorando su un progetto; posso essere in qualsiasi parte del mondo e mi sento a casa. Quindi, quella del programma, non è una casa in senso stretto, piuttosto un luogo fantastico».
E che cosa succederà in questa “casa fantastica”?
«Il mio sarà un house-party surreale, dove gli ospiti entrano ed escono in modo sorprendente. Ci saranno gli ospiti che ho invitato personalmente e il pubblico: ci saranno anche gli ospiti che non possono venire. Una delle prime persone che avevo invitato era Dario Fo, con cui avevo collaborato. Oggi non c’è più, ma sarà con me, nella mia casa».
Come hai “agganciato” gli ospiti?
«Li ho scelti personalmente, uno a uno. Molti si sono fidati di me. si sono sentiti subito a loro agio. Lo spirito è stato quello di invitare non tanto dei personaggi, ma delle persone».
Hanno accettato tutti o qualcuno ha detto no?
«Quasi tutti sono stati al gioco, tranne qualcuno che ha pensato fossi matto!».
Di che cosa vai fiero?
«Ho sempre fatto quello che volevo: ho iniziato a fare musica a undici anni perché era un modo per esprimermi e costruire qualcosa. E ancora oggi sono sempre me stesso. E lo sarò anche nel mio show».
Qual è il tuo rapporto con la televisione?
«Prima di fare X Factor avevo paura della Tv. Mi avevano offerto diversi show, anche in Francia, ma avevo sempre rifiutato. Quando è arrivata la proposta di XFactor, all’inizio pensavo stessero scherzando, poi ho accettato. Rapidamente ho imparato la lingua e mi sono messo in gioco senza paura. Lo stesso vale per The Voice, la versione francese. Sono state entrambe occasioni che mi hanno insegnato a essere me stesso anche in Tv».
Intervista a Mika tratta da Vero
Approfondisci su the Voice su Wikipedia
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