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Sandra Milo fra il lavoro e l’età che avanza

Da da sempre una carica di energia pura che trasmette con il suo inconfondibile sorriso e con la sua dolcezza. Dopo varie esperienze artistiche e televisive, oggi ritorna a teatro e sul grande schermo. Stiamo parlando di Sandra Milo, che abbiamo incontrato a Firenze in occasione della presentazione di Una fidanzata per papà, commedia teatrale scritta e diretta da Piero Moriconi con Stefano Antonucci, Angela Melillo e Savino Zaba.

Sandra Milo hai alle spalle una lunga carriera, ma non smetti mai di stupire. Che cosa vuol dire per te mettersi sempre in gioco?

«E una sfida continua che mi mette costantemente alla prova: non mi adagio mai. Voglio sorprendere e sorprendermi. essere sempre diversa. Per me nella vita bisogna avere sempre tanto entusiasmo: senza l’entusiasmo le cose perdono la metà del valore. E a me non piace vivere a metà».

Nel film Prima di lunedì in-trepreti per la prima volta un ruolo comico. Un bilancio di questa esperienza?

«So che sta avendo successo, quindi direi che… mi è andata bene!».

Sei anche tornata a teatro. «Nella commedia Una fidanzata per papà, una parte brillante e divertente che affronta anche tematiche più toste come la solitudine, l’egoismo e il rifiuto, interpreto Clara, un personaggio positivo, gentile e disponibile verso gli altri. Trovo che sia bellissimo recitare con un gruppo di giovani, con cui posso misurarmi».

In che modo ti relazioni con questi giovani attori?

«Da loro imparo molto, mi insegnano a provare forti emozioni: al loro fianco riassaporo quella tipica insicurezza che hanno i giovani, il timore e la paura di non piacere. Mi affascina tutto quello che non offre certezza, perché ti sprona a metterti alla prova per dare sempre di più».

E tu, da professionista, che cosa insegni a questi colleghi che hanno qualche anno meno di te?

«Do sempre un consiglio se me lo chiedono, senza impormi mai. Non voglio passare per quella che ha ¥ esperienza, con il rischio di sembrare una maestrina».

«Parlo con la gente al supermercato))

Preferisci fare Tv, cinema o teatro?

«Il teatro mi completa di più, posso dire lo stesso per il cinema. Comunque amo anche la Tv, sono spesso ospite in diversi programmi. Al super-mercato incontro persone che mi fermano dicendo di avermi vista: parlo con loro e li ascolto sempre volentieri».

Chi è Sandra Milo fuori dal suo lavoro?

«Sono sempre la stessa, sia quando lavoro sia quando sono a casa. La mattina, quando mi sveglio, è rarissimo che non sorrida. Mi guardo allo specchio e mi saluto ricordandomi che ci sono ancora. Sono sempre contenta, magari durante la giornata qualche dispiacere mi rattrista, ma anche in quel caso tendo a cogliere l’aspetto migliore delle cose e della vita».

Questa tua positività che cosa ti insegna?

«Anche nelle cose più disperate e terribili dovremmo cercare una luce, seppur piccola. Dovremmo attaccarci a quella e tirarla fuori per proseguire e andare avanti con una maggiore carica».

Sei mamma e nonna…

«1 miei figli (Deborah Ergas, Ciro De Lollis, Azzurra De Lollis, ndr) sono il capolavoro della mia vita. La mia prima missione è quella di madre, poi sono donna e in ultimo attrice. Oggi, però, mi sento ancora prima nonna del mio bellissimo nipotino che ha un anno e mezzo e si chiama Flavio. È così simpatico, allegro, intelligente. È un bambino che ama la vita e piange pochissimo. Andiamo d’accordissimo e ridiamo un sacco: è la mia gioia».

Sei mai stata una mamma ingombrante?

«Sicuramente sì, anche senza volerlo. In casa sono al servizio completo dei miei figli, ma penso che loro abbiano un po’ subito la mia l’immagine pubblica».

C’è qualcosa che oggi vorresti ancora sperimentare?

«I sogni sono tanti, senza non si può vivere. Mi piacciono tanto, indipendentemente dal fatto di riuscire a realizzarli. Mi dico sempre di stare tranquilla perché il meglio deve ancora venire. Aspetto: sono sicura che arriverà!».

Sandra Milo che rapporto hai con gli anni che passano?

«La vita è così bella! Quando mi dicono che sono vecchia non mi offendo. Dire “vecchia” a una persona è una definizione: non è né una malattia né un’infamia. È uno stato dell’essere umano che ti fa capire che hai vissuto appieno una vita».

Sandra Milo In amore hai più dato o ricevuto?

«Ho dato tantissimo, perché mi fa piacere dare, ma ho anche ricevuto tanto».

«Mi alzo presto per curare le piante»

Hai qualche rimpianto?

«No: né rimpianti né rimorsi! Non c’è tempo! Se si sono fatte delle scelte in un determinato momento vuol dire che non si poteva fare diversamente».

Sandra Milo come occupi il tuo tempo libero?

«Quello mi manca! Mi alzo sempre prestissimo per dedicarmi alle piante, al giardino e alla casa. D’estate alle cinque sono già in piedi, quando tutti dormono e c’è silenzio. Lo trovo un momento stimolante. Il risveglio è bellissimo: significa ricominciare un’altra giornata».

C’è qualcosa che non manca mai in casa di Sandra?

«Il cibo. Sono sempre in attesa deH’arrivo dei figli che vanno, vengono e hanno fame. Sono una brava cuoca ma mi piace anche mangiare e si vede (ride). Faccio sempre cose nuove e mi invento. Il mio problema è ricordarmi le ricette, perché le cambio quasi sempre. Il piatto che preferiscono gli amici è il pollo alla cacciatora: tutti me lo chiedono perché lo preparo in modo speciale!».

Prima di entrare in scena hai qualche particolare rito scaramantico?

«Dovrei essere più emozionata, invece non ho paura di sbagliare, perché alla fine tutti sbagliano! Non mi hanno mai fischiato e magari un giorno succederà. Anche quello fa parte della vjta, del lavoro. Di solito sono io che calmo gli altri: l’incontro con la gente mi dà una grande energia. Alla fine l’entusiasmo supera anchee le paure».

Sandro Milo parteciperesti di nuovo a un talent show?

«Al momento non ce n’è uno che mi entusiasmi particolarmente. Sono già stata nel cast de L’Isola dei famosi’, l’edizione alla quale ho partecipato (la settima, ndr) era condotta da Simona Ventura e le sono grata per avermi scelta. È stata un’esperienza straordinaria, mi ha arricchito dal punto di vista morale e spirituale».

Intervista a Sandra Milo tratta da Vero.

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