E tornato Amadeus, con grande successo di pubblico, su Raidue al timone di Stasera tutto è possibile. Nel comedy show i concorrenti si sfidano in prove fisiche e giochi adrenalinici, tra prove di ballo, canto, mimo e recitazione: tutto in un’atmosfera non competitiva, spensierata e coinvolgente. E ovviamente famoso per tanti programmi di successo come Reazione a Catena
Il programma, prodotto con Endemol Shine Italy, va in onda dall’Auditorium del Centro di Produzione Rai di Napoli ed è qui che incontriamo il popolare showman.
Stasera tutto è possibile è stata la rivelazione della passata stagione. Un successo inaspettato?
«Proprio così! Nessuno di noi pensava di superare il 10 per cento di share e di andare oltre i 3 milioni di telespettatori. Il programma è nato quasi per scommessa, ma poi ha funzionato. Il format è francese e ci ha colpito subito. Non a nulla della struttura classica. Funziona cosi: un gruppo di amici, personaggi noti, si spogliano del loro ruolo e fanno insieme qualsiasi cosa, una sorta di grande villaggio vacanze, in cui, in un clima di festa, si organizzano giochi e passatempi e questo al pubblico piace».
Amadeus c’è stato un adattamento “italiano”?
«No, durante un viaggio a Parigi avevo visto la trasmissione, mi piace guardare la tv all’estero, così ho studiato con attenzione il conduttore francese e lo schema. Tutto funzionava così bene che ho cercato di riportare quello stile di conduzione. Quando sono venuti i francesi e lo hanno visto si sono complimentati con noi, dicendo che quello italiano era l’adattamento più bello di tutti quelli che avevano visto nei Paesi a cui era stato venduto. Per noi è stata una grande soddisfazione. In questo lavoro bisogna saper rischiare con tutte le conseguenze del caso e con questo programma ci è andata molto bene!».
Amadeus le novità della seconda edizione?
«Ci sono giochi strani: per esempio una sorta di quiz dove i concorrenti, se sbagliano, vengono alzati fino a toccare quasi il soffitto. Poi c’è la Dance Cam che inquadra a caso con un riflettore le persone, sia vip sia del pubblico, che dovranno mettersi a ballare come se stessero in una discoteca creando un clima di festa nello studio. Poi c’è la Kiss Cam, che sceglie, con una luce a forma di cuore, due persone a caso I che dovranno baciarsi sulla bocca. Possono capitare due uomini, due donne o una coppia: se ne vedono delle belle. Il clou del programma è, senza dubbio, La stanza inclinata, un gioco cult, durante il quale i protagonisti del programma devono cercare di restare in equilibrio, sfidando la forza di gravità, in una stanza con il pavimento inclinato di 22,5 gradi. Mentre cercano di non cadere, devono anche improvvisare uno sketch, seguendo le mie istruzioni. La stanza inclinata è stata un’idea geniale ed è diventata quasi il titolo del programma, il suo marchio. Ancora oggi, dopo dieci anni, la gente mi ferma e mi dice scossa, perché la scossa era diventata il marchio de L’Eredità».
La Rete punta molto sul programma. Amadeus qual è il tuo stato d’animo?
«Sereno e tranquillo. Sono felicissimo di condurlo per la seconda volta, farò del mio meglio. Non sono ansioso anche perché scelgo solo i programmi che mi piacciono e mi appassionano. Avverto le emozioni, ma non ho l’ansia da prestazione. Affronto tutto come, un gioco: a casa deve arrivare il divertimento e non la tensione. Poi il segreto del successo di questa trasmissione è l’improvvisazione: gli ospiti sono all’oscuro di tutto. Qui non si vince e non si perde, non c’è competizione, né una giuria, né vincitori e perdenti né un montepremi da vincere, solo divertimento».
Parteciperesti itome concorrente?
«No! Quando vedo tutto quello che succede agli ospiti, mi dico “meno male che conduco”. Sono negato per questo tipo di giochi così spericolati e stravaganti».
Amadeus tua moglie, Giovanna Civitillo, è stata la concorrente della prima puntata. Le hai riservato qualche trattamento di favore?
«No! Anzi lei è convinta che la tratto peggio degli altri. Giovanna è una donna molto spiritosa e sportiva. Ha dimostrato la sua ironia anche con Paolo Bonolis ad Avanti un altro, dove è stata una rivelazione».
Ormai ti daranno la cittadinanza napoletana…
«A Napoli mi trovo bene, si lavora in un clima di serenità e di buon umore. Questa città mi ha sempre portato fortuna: il mio passaggio da Mediaset alla Rai è avvenuto proprio grazie alla mia partecipazione a Furore, che andava in onda dagli studi napoletani; mi vide l’allora direttore di Raidue, Carlo Freccerò, e mi chiamò per condurre Festa di Classe. Anche il mio ritorno alla guida di Reazione a catena, è coinciso con il trasferimento del programma a Napoli, è il terzo anno ormai. Qui trascorro le mie estati».
Prossimi progetti?
«Dopo le sette puntate di Stasera tutto è possibile, tornerò dal 2 dicembre in prima serata il venerdì su Raiuno per 4 appuntamenti di Big Quiz Music Show, un format francese. Due squadre di vip si sfida in giochi musicali. Poi, a gennaio, andrò in vacanza prima di tornare con Reazione a catena».
Intervista ad Amadeus da TOP
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