Una madrina d’eccezione per un festival che sta crescendo di anno in anno: Myriam Catania, 36 anni, volto amato di numerose serie Tv e film al cinema, ha tagliato il nastro della sesta edizione del Social World Film Festival, dedicata a Massimo Troisi e a Marcello Mastroianni, che si è svolta a Vico Equense, località balneare in provincia di Napoli, dal 23 al 31 luglio.
Direttore creativo di un’agenzia
Al Festival Internazionale del Cinema Sociale, organizzato da Giuseppe Alessio Nuzzo e presentato da Roberta Scardola e Yuri Napoli, l’attrice e doppiatrice italiana, con un abito lungo dallo sfondo rosso e fantasia floreale, è arrivata accompagnata, mano nella mano, dal suo nuovo compagno, Quentin, parigino e direttore creativo di un’agenzia pubblicitaria.
Una passione davvero travolgente: baci, abbracci, sguardi languidi e tanta complicità, una coppia davvero innamorata e felice.
«Far sognare le persone»
Il tema dominante di questa sesta edizione del festival e il sogno. Quanto è importante per te sognare?
«Tantissimo, è fondamentale. Il nostro lavoro consiste proprio nel far sognare le persone e per farlo ci devi mettere una grande passione per poi trasmetterla al pubblico».
Appartieni a una famiglia di artisti: quanto è stata importante nella tua crescita artistica?
«Alla mia famiglia devo tutto, mi ha portato a essere quella che sono adesso sia umanamente, sia culturalmente che artisticamente. Sono stata cresciuta a pane e fantasia. Mio nonno Renato, grande direttore di doppiaggio, mi ha insegnato la recitazione, mia zia Fiamma è una cantante lirica, mia zia Simona è sceneggi atri ce e mi raccontava e scriveva tante storie, mia zia Giuppy è una doppiatrice, mia madre Rossella è una regista. Con la famiglia ho un legame molto forte».
Myriam Catania che cosa pensi del doppiaggio italiano?
«Tutto il bene possibile. Credo che i doppiatori italiani siano dei professionisti nel settore. È vero che col doppiaggio si ripropone qualcosa che è stato già fatto, cercando di mantenere la grande prova detrattore. Guardo spesso e volentieri film in lingua originale per vedere com’è la performance dell’attore, però poi mi diverto a rivederlo doppiato dai miei colleghi e spesso noto delle piccole modifiche: il cambio delia battuta in italiano apporta qualcosa della nostra cultura che in inglese non ci sarebbe. Questo per dire che il doppiaggio italiano ha ancora la sua forza e merita di esistere».
Hai iniziato da piccolissima Myriam Catania a lavorare nel inondo dei doppiatori. Quale film o ruolo ti è rimasto particolarmente impresso?
«Ho iniziato a quattro anni, quando non sapevo ancora leggere e mi suggerivano che cosa dovevo dire. Il ruolo che mi è piaciuto particolarmente è stato quello di Anna Karenina. nell’omonimo film diretto da Joe Wright, in cui ho eseguito il doppiaggio dell’attrice Keira Knightley. In questa occasione mi sono potuta immergere in un ruolo vero, profondo, definito. Ed è uno dei ricordi più belli che ho. in cui ho pianto, ho riso, mi sono emozionata, mi sono innamorata, ho potuto interpretare dei dialoghi meravigliosi. Altro film importante è The Imitation Game grazie al quale ho ricevuto il premio Leggio D’Oro: un ruolo molto bello, anche in questo caso l’attrice era Kcira Knightley. Ricordo con piacere anche Orgoglio e pregiudizio. Con il doppiaggio riesci a fare delle cose che in Italia come attrice non faresti mai».
Myriam Catania sei madrina del Social World Film Festival, quali sono le tue impressioni in merito?
«Sono felicissima di essere in questa questa manifestazione, ringrazio l’organizzazione e il direttore artistico Giuseppe Alessio Nuzzo, un giovane che inette tanta energia ed entusiasmo in tutto quello che fa e che sta facendo crescere in importanza e qualità questa kermesse sul cinema sociale. È stato anche un pretesto per poter visitare uno scenario nuovo per me, la Costiera Sorrentina; sono bastati pochi minuti per capire che è un luogo meraviglioso con dei paesaggi stupendi, dove vale la pena ritornare. Atterrare in questa terra incantevole circondata dal mare mi ha reso felicissima e ne ho approfittato per visitare gli angoli più belli di questo paradiso».
Dove andrai in vacanza?
«Ho scelto l’Oriente quest’anno, visiterò altri lidi, conoscerò altre lingue, altre culture. L’Italia mi piace visitarla fuori stagione, a giugno o a settembre, quando è meno caotica».
Myriam Catania in vacanza andrai da sola o invece sarai in compagnia?
«Andrò in vacanza in compagnia. naturalmente! (sorride)
Quali sono i tuoi prossimi progetti lavorativi in ambito cinematografico?
«Ho finito da poco di girare un film stupendo, il titolo provvisorio è Scoppiati, diretto da mia zia, Simona Izzo, con Max Gazzè, Valentina Cervi e Lucia Mascino. Simona ritorna a parlare di’ famiglia in una maniera molto interessante, in un film in cui ritroviamo sia la commedia che il dramma. Sono molto felice di far parte nuovamente di un progetto di mia zia perché ci ritrovo la nostra famiglia e le nostre situazioni un po’ paradossali. Il film uscirà tra novembre e febbraio, non vedo l’ora. Al momento ho visto solo il trailer e mi sono divertita tantissimo. Credo che il cinema italiano sia in una fase.di crescita e che possa contare su artisti molto forti».
Intervista a Myriam Catania da Vero.