“La prima cosa che voglio dire è che ringrazio il mio magistrato di sorveglianza di Milano. La sua limitazione è stata una tutela nei miei confronti perché non sarei stato pronto”. Così Fabrizio Corona durante la prima puntata del terzo ciclo del ‘Costanzo Show’, registrata negli studi De Paolis a Roma, rispondendo alle domande dei giornalisti sul silenzio stampa di oltre 1.200 giorni sulle sue vicende giudiziarie. “Non posso essere invidiabile – ha anche spiegato – perché non ho la libertà”.
ASSUNZIONE DI RESPONSABILITA’. “La responsabilità è assolutamente tutta mia. Io mi pento”, ha detto Corona. “In quei sei mesi – ha ricordato riferendosi al periodo precedente all’arresto – ho commesso tantissime cavolate ma di qui ad essere un criminale ce ne vuole”.
TOSSICODIPENDENZA. “E’ normale quando hai quei ritmi di vita come i miei prima dell’arresto. Ammetterlo è stato difficilissimo. Ma poi capisci che se tiri fuori le debolezze, questo ti aiuta a riscattarsi. Ho avuto la fortuna di avere un assistente sociale che mi ha fatto diventare una persona migliore”. Lo ha ammesso Corona, rispondendo alle domande dei giornalisti che gli hanno chiesto se faceva uso di stupefacenti. L’ex re dei paparazzi, dal volto tumefatto ma vestito elegantemente con giacca e cravatta blu, ha parlato del suo “percorso di riabilitazione e di cura terapeutica” che l’ha reso una persona diversa alla ricerca di un modo per ricostruirsi. “Ho imparato a difendermi dae stesso e a credere nelle istituzioni”, ha aggiunto. “Se sei un tossicodipendente”, ha commentato ancora riferendosi alla sua condanna, “ho un residuo di pena di 5 anni, sono in affidamento e questo è avvenuto senza regalarmi niente, perché lo prevede la legge”.
PADRE CHE AMA IL FIGLIO. “Chi voglio essere? Voglio essere un semplice padre che riesce a dare il giusto amore al figlio”. Così Fabrizio Corona durante la prima puntata del terzo ciclo del ‘Costanzo Show’.
Fonte yahoo.it
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