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Valerio Scanu parla dell’avventura sanremese

E adesso un articolo su Valerio Scanu che abbiamo tratto dalla rivista Vero di questa settimana.

Sanremo – Febbraio a sua prima volta a Sanremo è stata sei anni fa. Nei 2010 Valerio Scanu, dopo il successo ad Amici dove si è classificato al secondo posto. è approdato sul palco dei Teatro Ariston trionfando con il brano Per tutte le volte che.. Quest`anno il cantautore sardo è in gara con Finalmente piove. testo intenso ed emozionante scritto da Fabrizio Moro. Abbiamo incontrato Valerio, che ci ha raccontato come sta trascorrendo la sua frenetica settimana ci ha confidato chi sono gli inseparabili .,

amici che lo hanno seguito nella Città dei Fiori, e che rappresentano il modo migliore per combattere la tensione della kermesse. Tenace e con un grande seguito di fan, Scanu, ancora una volta, ha deciso di autoprodurre il suo nuovo album, che esce proprio in questi giorni.

Valerio Scanu con quale stato d’animo affronti la tua avventura sanremese?

«Rispetto alla mia partecipazione nel 2010, quest`anno sono tornato all`Ariston con una consapevolezza diversa. Sento una maggiore responsabilità, data anche dall’importanza della canzone che porto in gara».

Come definiresti il brano che proponi?

«Non ho voluto anticipare nulla sul brano sino a quando non l`ho cantato. Credo che la canzone possa parlare per me. Ho preferito non condizionare nessuno. Anche il mio nuovo album si intitola come il brano che porto in gara, Finalmente piove, ed esce il 12 febbraio. Contiene ovviamente il brano di Sanremo e altre undici canzoni inedite, otto scritte da me. In più c’è la cover Io vivrò (senza te) di Lucio Battisti e Mogol. lnterpreto questa canzone a Sanremo durante la serata riservata ai classici della canzone italiana. E un disco che parla di amore, quello vero, quello che dura nel tempo, affronta mille peripezie ma alla fine ha sempre un risvolto positivo».

Valerio Scanu che cosa ti spaventa di più del “carrozzone sanremese”?

«Non c’è una cosa in particolare che mi spaventa… Spero solo di essere all’altezza del brano, voglio arrivare alla gente e raccontare, attraverso la mia voce, le stesse emozioni che Finalmente piove ha regalato al mio cuore la prima volta che l”ho ascoltata››.

Valerio Scanu se ripensi alla tua passata partecipazione e apri il baule dei tuoi ricordi sanremesi, qual è stato il momento più emozionante vissuto in quell’occasione? E quale, invece, è stato quello più difficile?

«Sicuramente il più emozionante la vittoria e l’abbraccio del maestro Peppe Vessicchio, il momento più difficile l’eliminazione (il suo brano Per tutte le volte che… fu dapprima eliminato, poi riammesso grazie al televoto e trionfò nella serata finale, ndr)››.

Da allora in che cosa e come sei cambiato?

«Sono cresciuto e, inevitabilmente, sono cambiato. Sono più maturo, più consapevole e sicuramente più responsabile. Sono a Sanremo con un brano importante e da indipendente››.

Ci descrivi con qualche aggettivo Antonella Clerici, padrona di casa del Festival 2010, e Carlo Conti, conduttore e direttore artistico di questa edizione?

«Antonella Clerici è una donna solare, sempre sorridente, ma che non conosco personalmente. Con Carlo ho lavorato due anni e intensamente, perché Tale e Quale Show è un programma veramente difficile da affrontare, per cui sicuramente ho imparato a conoscerlo e riesco a decifrarlo anche solo da uno sguardo. Carlo è un ottimo professionista, una grande persona».

Tra i tuoi colleghi Big c`è qualcuno che stimi o “temi” in modo particolare?

«Non temo nessuno, se però dovessi fare un nome, anzi due, degli artisti che stimo di più, direi Patty Pravo e gli Stadio: entrambi incarnano la storia della musica italiana››.

 

 

Valerio Scanu tua nonna, che sappiamo essere la tua più convinta fan, quali raccomandazioni e quali auguri ti ha fatto prima che tu partissi per la Città dei Fiori?

«Mia nonna segue tutto in silenzio e anche a distanza, ma fa sentire la sua presenza. Lei c°è sempre››.

In questi giorni di Festival chi accudisce i tuoi amatissimi cagnolini?

«Patty, Miranda, Bisonte e Cassandra sono venuti con me a Sanremo perché sono parte integrante e fondamentale della mia vita. E alla sera, dopo le giornate belle e impegnative che si vivono all`Ariston, mi aiutano a rilassarmi. Hanno contribuito a tutto quello che mi è successo, ci sono sempre stati nei momenti belli e brutti, ed è giusto che siano con me in questa nuova grande avventura».

 

da Vero

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