E ora un articolo dedicato al comico Giorgio Montanini che traiamo direttamente da Vero e che fa affermazioni abbastanza interessanti e anche un pò pepate diciamolo pure, su alcuni suoi colleghi. E leggiamo da vero. Non c’e traccia di aggressività immotivata , infatti nelle parole di Giorgio Montanini insolito caso di stand up comedian all’italiana tornano in pista con Nemico pubblico, domenica alle 23:40 su Rai tre. Quando l’attore marchigiano noto anche per i suoi monologhi a Ballarò si esprime sulla sua comicità italiana, si limita a fare constatazioni, con un tono talmente sereno e certo che vien voglia di credergli o almeno di andare a fare la prova, come lui suggerisce come nel caso di un intoccabile come Ezio Greggio per esempio
“Non mi ha mai fatto ridere. In America c’è un tizio che si chiama David Letterman , vi invito ad andare a guardare come inizia i suoi monologhi. Basta questo per capire l’abissale differenza con l’inizio di Striscia la Notizia”
Giorgio Montanini tu facevi ridere i tuoi compagni fin da piccolo oppure hai scoperto questa vocazione più tardi?
“Per dire il vero avrei voluto diventare un attore classico. Ho fatto anche teatro con Franco Branciaroli, ma poi mi sono resto conto che questo ambiente era del tutto impermeabile a me . C’erano troppo e variabili impazzite tipo il cast fatto dall’amico dell’amico in cui alla fine si prendeva solo l’amico Mi sono stufato e ho cambiato settore. Anche perchè ho scoperto che mi piaceva molto fare ridere gli altri. Ho studiato tantissimo i modelli americani, ho fatto molta vera gavetta di quella da 300 euro a serata o di quando ti chiamano all’ultimo minuto per sostituire qualcuno che è malato e sono molto fiero di avere portato in italiaina un tipo di comicità che qui assolutamente non c’erà. Il mio unico modello italiano è Corrado Guzzanti che considero un povero e proprio genio.
E Maurizio Crozza?
“E’ uno showman e un imitatore formidabile , ma come comico è ammiccante, non mi fa sentire le contraddizioni reali di questo Paese, la sua non è satira. “
Daniele Luttazzi invece?
“Sono stato un suo grande fan, ma dopo è emersa la storiaccia dei plagi nei confronti di una serie di comici americani, è come se tutto d’un tratto avessi scoperto che mia madre andava a letto con l’idraulico. Ora non voglio neppure considerarlo un collega”
Invece Checco Zalone?
“Se è per questo io rido anche con Jerry Calà . non voglio passare da Jihadista nei confronti della comicità nazional popolare. Solo che di fronte a certe battute mi chiedo, “perchè sto ridendo?” e capisco che è la mia parte di pancia ci può stare, per carità però non il tipo di effetto a cui miro quando faccio i miei monologhi”
Giorgio Montanini ti capita di avere paura prima di esibirti durante un tuo spettacolo?
“Paura no, tensione si, però parliamo di una tensione bella, adrenalinica, che mi fa pensare, adesso vado sul palco e spacco tutto”
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