E adesso questa bella intervista a Francesco Facchinetti, che gli viene chiesto come sta Leone?
“Sta bene mangia , dorme , ride e io lo accompagno in ogni passo, tranne nella pappa, quella è compito della mamma”
Francesco Facchinetti come l’ha cambiata la paternità?
“Adesso dormo quattro ore a notte e cerco di fare tutto nei limiti: prima di avere un figlio correvo in moto come un pazzo, ora non lo faccio più . Prima andavo dove capitava ora ci penso due volte”
E adalla prima paternità cosa è cambiato
“Assolutamente niente, credevo anche io di arrivare già preparato all’evento visto che era la seconda volta invece mi sono emozionato e ho rischiato di svenire , proprio come quando è nata Mia”
Francesco Facchinetti e il prossimo imegno a The Voice 3?
“La verità è che io amo il lavoro, sono una stakanovista, lavorare è nel mio Dna. Ho iniziato in discoteca con quattro amici a 15 ani, qunado mio padre non voleva regalarmi il motorino. Con i soldi ricavati in due anni, abbiamo comprato un monolocale. Da allora ho capito che ogni cosa va conquistatae , quando incontro gente come me che fa del lavoro una passione, non posso fare a meno di stringere una collaborazione. E’ quello che è successo con Davide Erba, l’imprenditore a capo della Stonex: insieme abbiamo deciso di creare una community di giovani amanti della tecnologia. Il più meritevole potrà farsi strada all’interno dell’azienda. Insomma è una sorta di Xfactor hi-tech”
Secondo lei Francesco Facchinetti il premier Renzi sta facendo abbastanza per i giovani?
“Credo che il problema della politica sia il fatto di avere tante grane da risolvere e la questione giovani lavoro è la priorità”
E quindi scende in campo lei come per il progetto di una città per i giovani
“L’idea di creare una città dei giovani a Consonno , il paesino abbandonato in provincia di Lecco, è nata poco tempo fa, mi piacrrebbe creare un posto dove i ragazzi possano confrontarsi e realizzare i propri progetti. Ma sopratutto imparare un mestire in Italia c’e’ ancora l’idea della scuola di Serie A e B chi vuole studiare va al liceo, chi non ha voglia frequenta un istituto tecnico. Io vorrei vedere, invece , più scuole tecniche, istituti dove i ragazzi possano imparare un mestiere e affacciarsi sul mercato del lavoro pronti per essere assunti. Artigianato , cibo, moda, design, sono queste le carte d’eccellenza dell’Italia. Su queste abbiamo ancora tanto da dire e su queste ci giochiamo il futuro.”
Intervista a Francesco Facchinetti da Visto.