E adesso non possiamo dedicare un articolo alla nostra Sophia Loren ossia l’attrice più brava del mondo. E’ l’italiana più famosa del mondo. Ho avuto l’onore e la fortuna di conoscerla e collaborare con lei mnolte volte grazie alla grande amicizia che mi leaga a sua sorella Maria Scicolone. tutte le volte che che la vedo mi tremano le gambe , non è facile trovrsela davanti e non pensare di avere davanti la storia del cinema mondiale. Mi ricordo ancora la prima volta che la mvidi mi trovavo nell’hotel più lussuoso di Milano e improvvisamente, mentre aspettavo l’acensore si apre la porta e arriva lei. Un’apparizione abito nero di pizzo con scollatura profonda , regale, fiera, una vera diva. Il primo incontro professionale invece avvenne per una nota marca di gioielleria. Dovevo farle provare un collier di filibrana morbida d’oro tempestato da piu’ di 200 croci di oro bianco, rosso e giallo con incastonati diamanti e brillanti. Le mani mi tremavano a spostare i tanto famosi capelli per adagiare il collier, ma dopo che lo indossò Sophia si toccò il collo con una mano e senza grardarsi allo specchio mi disse in napoletano
“M’par nu camsant”
e scoppiammo in una grande risata. Amo i suoi vestiti creati in esclusiva per lei da Giorgio Armani, abiti sfarzosi, ricchi di ricami e strass che lascia scoperto, molto spesso , il famosissimo dècollète. Pedro Almodovar mi ha confessato che per le protagoniste dei suoi film si ispira sempre a lei, sia per il trucco e le acconciature sia per le tanto famose vestagliette dei suoi film. Per esempio nel fiml Volver ha trasformato la bellissima e bravissima Penelope Cruz nella giostraia del film Bocaccio 70 dove Sophia Loren era diretta da Vittorio de Sica. Una volta le ho chiesto quale fosse il suo film più amato e mi ha confessato che quando rivede la ciociara ancora si commuove e le vengono i brividi. E’ una mamma affettuosa e una nonna molto presente. I suoi segreti di bellezza sono 30 minuti di camminata veloce tutti i giorni , piccoli pasti della deita mediterranea e 4 noci al giorno.
Di Giovanni Ciacci ricordo di Sophia Loren.
