Il leader dei Carboidrati e quindi Pasquale Sculco un ragazzo dalla faccia pulita incorniciata dai ricci sicuri e sempre col sorriso sulle labbra. Ma che si risente se qualcuno lo interrompe mentre parla. Alla chitarra c’è il cugino Pietro Sculco più riservato e più amante della natura, alla batteria Giuseppe giardino, Michele Carluccio suona invece la tastiera mentre alla fisarmonica c’è Federico Vaccaro mentre il basso e suonato da Antonio Sesa. Mentre il nome dei carboidrati proviene dal fatto che vogliono fare capire che danno energia al corpo. Dice Pasquale Sculco alla rivista visto
“facciamo musica folk anche se poi il folk è un po’ diverso. Quello che vogliamo è iniziare un progetto cantautorale mischiando con ritmi che nostre. Entrare ad amici per noi è stato un momento bellissimo. Ci siamo scontrati con i Simons del gruppo livelli e abbiamo vinto noi. Si vede che siamo veloci anche noi.
Al serale però inevitabilmente la sfida dei Carboidrati sarà contro i Dear Jack gruppo della provincia di Viterbo spesso accusata di essere poco unita. La forza dei carboidrati invece sta proprio nell’amicizia sono sei amici e non solo un gruppo. Si conoscono fin da piccoli e hanno affrontato tutti insieme le sfide che la vita gli ha riservato.
“Ad amici ho avuto parecchi momenti no, soprattutto a livello personale ma fare parte di un gruppo mi ha dato grande forza, siamo diventati un gruppo quando avevamo tredici anni, ma eravamo già amici la prima. Non riesca ad immaginare la mia carriera senza di loro. Penso che l’arte sia qualcosa di grande trovo ispirazione non solo nei grandi artisti ma anche guardando un quadro o un monumento. La cosa principale che vorremmo tenere grazie ad amici e continuare a fare divertire chi ci segue.
Tratta da visto