Caro Chicco te lo dico senza giri di parole. Dopo aver ricevuto la lettera di tua madre in cui si rifiutava di fare la nonna baby-sitter una volta alla settimana per farci stare da soli, non mi aspettavo proprio che tu mi scrivessi ancora. O meglio, speravo che quanto meno mi difendessi. Invece mi hai insensibilmente messo alla gogna sostenendo che io ho fatto deprimere tua madre, mia suocera, perché, per avermi detto di no (ma lo ha detto anche a te, sai!), soffre di sensi di colpa e rimorsi. Bene, la tua lettera è la goccia che fa traboccare il vaso e mi fa mettere in discussione il nostro rapporto. Mi hai accusata di essere una dittatrice di comandare su tutto e su tutti, di essere una moglie apprensiva, ansiosa… una cattiva moglie …. Forse il tuo amore nei miei confronti è cambiato, forse la tua intolleranza nasconde una insofferenza di cui non mi hai mai parlato. Se è così, è il momento di affrontare a muso duro questo tuo stato d’animo in cui non ti riconosco. Forse abbiamo bisogno di staccarci un po’ e di prendere un periodo di pausa per capire dove siamo finiti.
Oltretutto ricordiamo che Tina e Chicco condividono tre figli, va beh…vediamo come finirà