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Dubbi e Malcostume dietro l’Incidente di Belen Rodriguez e Stefano de Martino o abile strategia?

Noi lo abbiamo detto subito e non ci ritiriamo certo la mano, che questo incidente di Stefano de Martino e Emma Marrone o presunto tale fa acqua un po’ da tutte le parti…A partire dall’ambulanza chiamata in codice Rosso, ai due tutti bendati che escono dall’ospedale, senza apparenti conseguenze se non nelle fasciature, al fatto che da domani ritorneranno a prepararsi per il ballo, senza considerare che se i fans di Emma Marrone vedevano ancora una volta ballare Stefano ed Emma c’era veramente il caso che succedesse l’incidente diplomatico…Ma c’e’ molto di piu’ anche al popolare sito Dagospia i conti non tornano affatto , infatti sul sito troviamo la seguente Email che pone tantissimi dubbi , noi rimaniamo un po’ della nostra , ma cmq sia andata, lasciateci veramente dire che tristezza che sono Belen Rodriguez e Stefano de Martino, nella speranza che non torneranno piu’ a ballare ad Amici, perchè sinceramente la presenza di Belen Rodriguez a noi rimane sempre piu’ incomprensibile…

Caro Roberto,
da medico che da anni lavora in un Pronto Soccorso di un ospedale romano mi preme farti le seguenti considerazioni sull’incidente con la moto che ha coinvolto lo scorso venerdì la soubrette Belen Rodriguez e il suo nuovo fidanzato, il ballerino Stefano De Martino. Le considerazioni sono essenzialmente sulla gestione clinica dei due malati che a mio avviso presenta delle anomalie.

I due nel pomeriggio di venerdì hanno un incidente con la moto da cui sono sobbalzati verso l’esterno con conseguente caduta a terra. Essendo l’incidente verificatosi sulla via Tiburtina, oltre il raccordo anulare, vengono portati da una ambulanza del 118 al DEA di 1° livello di riferimento rappresentato dall’Ospedale di Tivoli, cittadina nei dintorni di Roma.

I due, anche sulla base del loro aspetto e delle loro condizioni cliniche apparenti documentate dai filmati dei media, sono a quel punto sicuramente classificati come codici verdi (i pazienti non hanno sicuramente lesioni che coinvolgono organi e funzioni vitali ma necessitano di cure).

L’ospedale di Tivoli dispone di tutte le specializzazioni fondamentali in un ospedale con DEA (Medicina, Chirurgia, Radiodiagnostica, Ostetricia e Ginecologia e Rianimazione) ma non dispone di un reparto di chirurgia plastica. La soubrette ha riportato delle ferite lacero-contuse non in un segmento nobile come il viso ma in segmenti sicuramente meno importanti da un punto di vista medico come le gambe e le braccio.

A questo punto, a mio avviso senza un apparente valida giustificazione, i due feriti in codice verde vengono urgentemente trasferiti con una ambulanza al DEA dell’Ospedale Sandro Pertini, nosocomio che dispone di un reparto di Chirurgica Plastica. Peraltro dopo i tagli effettuati nel comparto della Sanità nella Regione Lazio per il ripianamento del debito pregresso, i chirurghi plastici sono solo reperibili durante la notte (dopo le 20 di sera) e non sono in guardia attiva.

Io credo che non sia giustificato trasferire una soubrette da un nosocomio ad un altro solo per garantirle una migliore sutura chirurgica, in tempi in cui si cerca di risparmiare anche sull’acquisto delle garze dentro un ospedale e in cui per trasferire da un nosocomio all’altro un paziente in codice rosso o giallo possono a volte essere necessari anche alcuni giorni.

Credo che sia i diretti interessati che soprattutto coloro che gestiscono l’Emergenza Sanitaria nella Regione Lazio debbano necessariamente dare delle spiegazioni alla cittadinanza, agli utenti del Sistema Sanitario Nazionale e ai contribuenti.
Con questo ti saluto,

Un medico del SSN della Regione Lazio

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